Capitolo 15

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"ehm ehm" disse James a dei ragazzini del primo anno seduti nel divano davanti al camino
"si James?" chiesero loro tutti eccitati che il capitano della squadra, ma soprattutto che James Potter si rivolgesse loro
"scusate, ma questo è il mio divano preferito vi dispiacerebbe?" disse lui sorridendo
"oh si certo certo James scusa"
" no e di cosa..." disse suadente i ragazzi si alzarono e gli lasciarono il posto
James si sdraiò sul divano della sala comune quando entrò Sirius
"ehi Sirius" lo richiamò il suo amico
"ehi James" disse lui un pò freddo
"scusa" disse eludendo il suo sguardo e grattandosi la testa imbarazzato
"James ultimamente continui a fare casini e a scusarti stai diventando peggio di me" disse con tono di rimprovero ma canzonandosi alla fine
James sorrise debolmente "Felpato?"
"e Ramoso?"
"mi ama" disse sorridendo
"l'ho sempre saputo" disse compiaciuto Sirius
"però non vuole che stiamo insieme"
"già"
"non vuole "effusioni" davanti agli altri"
"gia"
"e questo è difficile"
"già"
"puoi dire qualcos'altro?" lo riprese l'amico
"pensi di riuscire a sopportarlo?" disse Sirius d'un tratto serio
"ha detto che mi ama... per adesso va bene così" disse semplicemente, con quel sorriso che si faceva sempre più largo
"James ricordati che lei non sa che tu lo sai, e se non te l'ha detto vuol dire che c'è un motivo...James ti prego non fare cazzate" lo pregò sconsolato Sirius scandendo bene l'ultima parte
"non posso prometterti niente, mi conosco troppo bene"
"purtroppo ... ah fratello"
"dimmi"
"sono contento per te... e ti prego fattelo bastare" si abbracciarono, per cancellare tutte le idiozie che si erano detti durante la giornata
"tieni" disse passandogli due rotoli di pergamena
"e questi sono?" chiese James, che ancora non era riuscito a far sparire quel sorriso dalla faccia
"pozioni, è una settimana che dobbiamo consegnarli, almeno è così che mi ha detto Remus" spiegò Sirius,come se la cosa non fosse vera
"dannazione l'avevo dimenticato" disse mimando di sbattere la testa al muro
Lily che entrò in sala comune in quel momento e gli disse scoppiando a ridere " ti prego più forte"
"ehi, non vorrai mica mi compaia una cicatrice sulla fronte?" disse lui melodrammatico indicandosi la faccia
"non sia mai" disse infilando la sciarpa
"dove vai?" chiese James
"ho da fare"
"che hai da fare?" la incalzò allora
"devo andare da Hagrid" disse lei distrattamente
"Sirius finiamo dopo"
"James dobbiamo finirlo per domani" lo pregò
"ora devo accompagnare Lily"
"ma non ce n'è bisogno," disse la diretta interessata
"lo so, mi fa piacere, so che sei molto più brava di me a difenderti ma non mi va tu vada da sola, perciò andiamo"disse a cantilena
Lily sorrise senza farsi vedere e si fece accompagnare.
Lily non si era fatta mai trattare da nessuno così, era così forte e sicura di se da non aver mai neanche dato l'impressione di avere bisogno di queste attenzioni... ma riceverle da James era lusinghiero.
James era dannatamente bravo con le ragazze... le faceva capitolare con facilità, ma tutto era pensato, studiato... le attenzioni che aveva con Lily erano qualcosa di innato, come se lui stesso ne avesse bisogno, non le viveva come tasselli per farla sua ma come qualcosa che doveva fare perché lei era Lily, e Lily era parte di sé.


Sirius slacciò la cravatta che aveva dimenticato di portare, e James continuava a guardare il libro di pozioni cercando conforto, poi si guardarono e cominciarono a studiare
"cosa avete combinato?" disse furente Remus, entrando in sala comune seguito da Peter, ai due amici, che facevano finta di finire il tema di pozioni
"niente" disse James nascondendo la pergamena dove stavano appuntando i piani malandrineschi per la prossima luna piena invece di studiare
"per favore non giocate con i miei nervi, ci ha convocato Silente, avete sicuramente combinato qualcosa"disse, riacquistando piano la sua proverbiale calma
"Silente...Silente?" ripetè James
"hai presente? barba lunga, spiccato senso sell'umorismo, amore per i dolci..." disse Remus sarcastico
"e per dirci cosa?" chiese Sirius
"non lo so, nel biglietto c'era solo scritto di presentarci da lui alle nove e di dire ananas candito"
"ho paura" disse Peter piano
"non fare l'idiota Peter" lo rimbeccò Sirius e James accompagnò la frase dell'amico con uno scappellotto al povero Codaliscia


I quattro ragazzi stavano percorrendo il corridoio del secondo piano, che li avrebbe portati davanti al gargoyle per l'ufficio di Silente, ma furono fermati da una voce gracchiante carica d'odio.
"dove state andando piccoli farabutti" li intimò Gazza, seguito dal suo fedelissimo gatto
"poi ti chiedi perché sei il bersaglio dei nostri scherzi" disse James con tono altero
"piccoli insolenti" si imbestialì il custode
"stiamo solamente andando da Silente... non stiamo infrangendo nessuna regola" disse Remus per calmare gli animi
"tu sei davvero sicuro che saresti riuscito a beccarci? Sarebbe stato l'apice nella tua carriera" disse Sirius con lo stesso tono di James, di chi è fin troppo sicuro di se
"piantatela ragazzi, Gazza grazie della scorta ma siamo arrivati" disse Remus, fecero scattare il Gargoyle e salirono per le scale a chiocciola, bussarono piano e sentirono Silente invitarli ad entrare.
"oh! Ragazzi miei vi prego entrate, entrate, spero di non avervi strappato a ben migliori passatempi" disse cortese come al solito
"no professore è sempre un piacere" disse James sinceramente
"sedetevi prego" disse e fece comparire quattro comode poltroncine di velluto dove i Malandrini presero posto
"vi starete chiedendo come mai vi ho chiamato,ahimè non è per complimentarvi con voi per un'altra delle vostre bravate, che lasciatemelo dire sono sempre geniali" il suo tono si fece più grave mentre proseguiva "come sapete Voldemort sta estendendo i suoi domini, e purtroppo sta raccogliendo seguaci anche nella scuola"
"oh signor Minus non sussulti, la paura per il nome non fa che aumentare la paura per la cosa stessa" Silente notò, con una punta di orgoglio, che gli altri tre ragazzi non avevano battuto ciglio a sentir nominare il signore oscuro.
Sirius e James si guardarono complici, sapevano chi erano i mangiamorte all'interno della scuola
"purtroppo le mie fonti mi dicono che suo fratello si sta avvicinando alle schiere dei mangia morte, signor Black" disse addolorato Silente
Sirius trasalì, questo lo spaventava più che sentire pronunciare il nome di Voldemort
"lo immaginavo" disse amareggiato, ma il suo viso non faceva trasparire nessun altra emozione, aveva messo la maschera, quella che lo faceva sembrare freddo e senza emozioni, quella che i Black gli avevano lasciato in eredità... ma gli occhi di Sirius erano vivi, lo tradivano sempre, e James che lo sapeva leggere vedeva paura e dolore
"se lei potesse in qualche modo distoglierlo" lo pregò Silente
"vorrei professore, e ci ho anche provato ad inizio anno, ma non mi vuole ascoltare, purtroppo è rimasto troppo tempo con nostra madre" pronunciò la parola madre con disprezzo
"sono sicura che se trovasse in te una guida riuscirebbe a non dare ascolto a tua madre, anche se credo che per lei sia comunque più importante suo figlio che le teorie sulla purezza del sangue"
"professore lei vede del buono davvero dove non ce n'è, Wablunga è stato quello che di più lontano c'è da una madre, soprattutto con me e ha istruito bene mio fratello, Regulus non potrebbe vedere mai in me una guida, sono tutto quello che è stato educato ad schivare, ma le assicuro che gli parlerò"
James lo guardava quasi avido, erano rare le volte che Sirius parlava della sua famiglia
"grazie, anche una sola persona tolta dalle file di Voldemort è una vittoria"
"professore mi scusi come l'ha fatto a sapere?" chiese Sirius
"vogliate scusarmi ma non credo di poter fare i nomi delle mie fonti"
"certo mi scusi" rispose quasi imbarazzato
"io, noi... vorremmo fare qualcosa di più per poter combattere Voldemort" disse James all'improvviso
"siete ancora degli studenti, credo sia consigliabile che prima finiate la vostra carriera scolastica" disse gentilmente Silente
"professore, noi vorremmo davvero essere utili" incalzò Sirius
"noi non siamo come Voldemort che assoda ragazzi per lasciarli morire" spiegò il professore
"ma noi siamo sicuri che lei non ci manderebbe nella mischia, non senza gli strumenti" continuò Remus
"siete davvero interessati?"
annuirono convinti, Peter un po' meno
"c'è una società segreta, l'ordine della Fenice, con me a capo, che cerca di contrastare il potere di Voldemort, naturalmente non con i suoi stessi metodi, e io sarei più che contendo se una volta finita la scuola voi ne vogliate fare parte"
"si, ma anche prima" disse James sicuro
"settimana prossima facciamo una riunione, perché altri ragazzi vogliono partecipare alla lotta contro Voldemort, vediamoci lunedì prossimo alla stessa ora" acconsentì Silente
"grazie professore"
"naturalmente la società è segreta, non vorrei se ne parlasse con leggerezza"
"certo" dissero loro in tono grave
"ma se c'è qualcuno di cui ci fidiamo, e che può esserne interessato possiamo fargliene parola?" chiese James all'improvviso
Sirius si tirò uno schiaffo in faccia
"felpato non mi sto riferendo solo a Lily" disse James sulla difensiva, Silente scoppiò a ridere
"volevo dirglielo anche a Frank e Alice" si giustificò James
"oh il signor Paciock già lo sa, e mi ha chiesto di farvi partecipare anche la sua adorabile ragazza, così come lo sa la signorina McKinnon, ma sono sicuro che la signorina Evans e anche la signorina Mcdonald sono degne della nostra fiducia" i ragazzi capirono che quello era un congedo, salutarono Silente, erano elettrizzati di poter fare qualcosa contro Voldemort
"ragazzi io chiamo Regulus... meglio che gli parli ora, magari a quest'ora non devo fare fuori troppi serpeverde" voleva essere una battuta per mascherare il suo stato d'animo, ma non riuscì
"lo chiami con l'elfo? Chiese James
Sirius fece una smorfia al solo pensiero di dover rivedere il suo elfo di famiglia "purtroppo"
"vengo con te" disse James
"no, James, vado da solo" disse fermo Sirius
"io sono il tuo secondo" disse James
"lo so, ma Regulus incolpa te del mio essere un grifondoro, povero piccolo idiota, come se lui non ricordasse che io sono sempre voluto essere diverso da tutti loro" disse Sirius disgustato
"potrebbero accompagnarlo altri serpeverde" disse duro James
"lo accompagniamo noi" si intromise Remus
"no ragazzi non ce n'è bisogno, non mi farà del male... non glielo permetterei" disse con un ghigno
"Allora facciamo così, James torna in sala comune e io e Peter andiamo alle cucine, tanto non abbiamo cenato, vedetevi li vicino, cos' se dovesse succerede qualcosa saremo pronti e abbastanza vicini" disse Remus, Sirius e Peter annuirono
"non mi piace non esserci, tu non mi racconterai niente, e dovrò implorarti per intere giornate per cavarti anche solo una parola... fai sempre così quando si tratta della tua famiglia" disse James cocciuto
"James ti prego..." disse Remus, sapeva che non bisognava aspettarsi troppo da Sirius quando c'era di mezzo la sua famiglia
"vabbè io vado, state attenti" concluse infine sconsolato James


Lily stava tanto ripetizione a dei ragazzini del secondo anno, James gli arrivò alle spalle e fece segno ai bambini di non dire niente "non azzardarti a spaventarmi o ti affatturo"
"per merlino, sei una strega! Come hai fatto?" chiese James finalmente sorridente
"ormai percepisco la tua vicinanza...sai per auto difesa" lo prese in giro lei
"cattiva! su marmocchi sparite" disse James arrogante e quelli, scomparirono all'istante... neanche si fossero smaterializzati
"ehii" lo riprese Lily
"ma dai li fanno sempre più piccoli" constatò James "non che tu sia venuta su grande"
"partiamo dal presupposto che tu sia troppo grande e io sono un prefetto non posso tollerare queste cose, e comunque li stavo aiutando"
"e io ho sonno"
"e quindi?"
"preferisco addormentarmi con te" disse lui lascivo "non ti guardare in giro non mi ha sentito nessuno" la riprese lui e lei smise
"scusa" sussurrò lei prendendo la mano che lui le porgeva
"ti concedo una tregua"
"tu concedi una tregua a me?
"dai Evans andiamo, aspettiamo di arrivare su prima di litigare"
James si distese sul letto, in realtà non aveva sonno, ancora era presto, voleva solo stare da solo con Lily
"dov'eri?" chiese lei, si sedette sul suo letto incrociando le gambe e guardandolo negli occhi
"da Silente"
"mega punizione?"
"no, voleva parlarci..."
"di cosa?"
"di Regulus che sta entrando in un brutto giro"
"povero Sirius"
"già... ora stava andando a parlarci, non ha voluto che andassi, dice che io sono un argomento delicato con Regulus, perché da la colpa a me, quindi sono andati Remus e Peter ad accompagnarlo, odio non poter essere con lui"
" forse così lo ascolterà di più"
"ho i miei dubbi, ho paura che Sirius possa scattare, sai com'è è un po' irruento... ma è una cosa che vuole sbrigare da solo... e poi ci ha detto un'altra cosa"
"cosa?"
"una cosa che riguarda anche te"
"e dimmi"
"non credo che lo farò" a James cominciava a piacere quel gioco, adorava farle perdere le staffe
"si che lo farai"
"non credo"
"dimmelo" "no" "dimmelo" "no" "l'hai voluto tu" Lily cominciò a fargli il solletico, si mise a cavalcioni su di lui, lui ribaltò la posizione e ora Lily era ora bloccata tra il letto e il corpo di James, presto si resero conto della situazione, ma James non si scostò, si puntellò sui gomiti e le scostò i capelli che gli erano caduti sul viso, Lily aveva paura potesse scoppiargli il cuore, James si avvicinò piano, quasi a chiedere il permesso, ma Lily all'ultimo glielo negò "scusa" disse James e si tirò su diede una mano a Lily che si sporse e gli diede un bacio sulla guancia "grazie di non forzare la mano" poi si sedettero di nuovo come prima, cercando di non notare il rossore che colorva le guancie dell'altro
"comunque è una cosa seria, hai sentito parlare dell'ordine della fenice?"
"la società segreta di Silente..."
"si... io e i ragazzi abbiamo chiesto a Silente se potevamo farne parte e lui ha detto che ne avremmo potuto parlare settimana prossima perché fanno una riunione, a quanto pare volevano assoldare Frank e Marlene" raccontò lui rapito
"Alice mi aveva detto che Frank voleva entrarne a fare parte, e lei era tanto preoccupata ma che ci voleva entrare pure lei..."
"Silente ha detto di dirlo anche a Mary...tu che ne dici?"
"certo che vengo" disse lei sicura
"per la riunione?"
"non solo per la riunione, voglio combattere"
"no!" disse lui, senza pensarci quasi
" come no?" chiese stizzita
"è pericoloso"
"è pericoloso anche non combattere, sono una nata babbana"
"non posso pensarti lì in prima fila a combattere Voldemort" disse lui angosciato
"credi che io no ne abbia le capacità?" ecco che l'orgoglio non la faceva raggionare
"ma davvero pensi che io abbia un opinione bassa di te? Sei una delle streghe più brave e potenti che io conosca... sono io ad aver paura, paura che possa succederti qualcosa mentre combatti" quasi gli si spezzò la voce
"ma potrebbe succedere a chiunque"
"sto male a pensare ognuno dei miei amici che combatte, ma prova a dirlo a Sirius di non farlo, mi ucciderebbe prima di Voldemort... ok pessina battuta, ma tu, no non riesco proprio a concepirlo" disse lui accarezzandole piano il viso, Lily lo abbracciò e poggiò la testa sul suo petto e James gli baciò la testa, ecco di nuovo farsi avanti le sensazioni di poco prima James pensò che avrebbe dovuto parlare sennò avrebbe tentato di nuovo di baciarla...
"Lily, per me potresti anche dormire nuda... ahia si si lo meritavo" disse massaggiandosi il braccio dove aveva appena ricevuto un pugno
"è colpa tua stupido, mi hai fatto venire senza passare dalla mia stanza" disse lei realizzando di non avere il pigiama
"sei una strega lo puoi appellare" disse lui con fare ovvio
"e io lo dico sempre che sei un idiota dici che non sarebbe sospetto vedere il pigiama vagare per la sala comune?" disse lei facendogli il verso
"hai ragione, tieni il mio pigiama" disse lui tirando fuori il pigiama dal cassetto
"questo è un tendone da circo" disse lei aprendolo
"sei tu che sei uno scricciolo"
"1,60 non è essere uno scricciolo...sei tu che sei sproporzionato"
"essere alti 1,82 non è essere sproporzionati" si difese lui, ma lei lo guardava come se non l'avesse convinta
"ti dispiace se faccio una doccia?" chiese Lily
"posso venire anche io"
"posso affatturarti?" lui alzò le mani in segno di resa
"hai anche un reggiseno e un paio di mutande?" disse scherzando
"sai forse Sirius dovrebbe averli"
"siete dei maiali! dammi due paia di mutande che li trasfiguro" disse lei
"io vado, non ti permettere di sbirciare in alcun modo"
"parola di malandrino"
"è questo che mi spaventa"
"no dai veramente"
"vado"
Dopo che Lily si diresse in bagno entrarono i malandrini, Sirius era livido
"Sirius"
"ne parliamo domani per favore" tagliò corto lui
"vi prego allora parlatemi di qualunque altra cosa" disse James supplicante
"perché?" chiese Remus, ridendo per il suo tono
"c'è Lily nella doccia, e io penso di di... fatemi pensare ad altro"
Sirius scoppiò a ridere "ragazzi stanza delle necessità?" propose Peter "ok" proposero
"fa il bravo Ramoso" lo canzonò Sirius
"non alludete a niente idioti" disse James sofferente
"quella donna ti castrerà" disse Remus
"quella donna l'ha già castrato" rispose Sirius
Lily sotto la doccia si ritrovò a pensare James che le diceva "tu non vuoi essere mia", a James che quella mattina la stringeva,a James che voleva fare l'amore con lei,a James con cui poco prima aveva avuto il contatto più intimo della sua vita,semplicemente Lily si ritrovò a pensare a James e decise di abbassare la temperatura della doccia.
Una volta uscita trasfigurò l'intimo di James nel suo intimo, ma quando prese il pigiama, enorme, decise di non trasfigurarlo... aveva l'odore di James, infillò la maglia e visto che gli arrivava alle ginocchia decise di non mettere i pantaloni, quando uscì senti James deglutire sonoramente e mettersi a pancia in giù sul letto.
"Ho pensato di non trasformarlo, è abbastanza lungo da farmi da camicia da notte" lo sentì di nuovo deglutire, poi chiuse un secondo gli occhi e si mise su seduto
"ti sta molto meglio a te che ha me" disse sorridendogli e cercando di riacquistare padronanza del suo corpo, Lily gli si era seduta di fronte
"è la mia eleganza naturale... certo sti boccini"
"ehi non parlare male del mio pigiama, me l'hanno regalato i malandrini" disse fintamente offeso
"ti hanno regalato un pigiama?" disse Lily trattenendo le lacrime, non se li immaginava proprio i ragazzi a regalarsi questo genere di cose
"noi non ci regaliamo queste cose... solo che ogni volta era una lotta perché ai ragazzi dava fastidio come andavo a dormire e questo è l'unico modo per farmelo mettere"
"perché come dormivi?" chiese lei continuando a ridere
"solo in mutande... e la cosa assurda è che sono capitato con gli unici tre ragazzi che dormono in pigiama... devi sentire Sirius"
"Sirius?" ripeteva Lily incredula
"eh già,lo scapestrato e irruento Sirius ha delle fisime sul comportamento, non è assurdo? è un qualcosa che ha di innato, quella sua eleganza che lo distingue da noi poveri piccoli e semplici ragazzi che non abbiamo l'eleganza dei Black... dovresti sentirlo come strilla "se volessi svegliarmi nel cuore della notte e vedere qualcuno in mutande dormirei con una ragazza" sono assurdi, io che non ho mai dovuto dormire con un pigiama sono costretto da sei anni a farlo per non turbare le loro povere menti"
"non hai mai dormito con il pigiama prima di venie ad Hogwarts?"
"non vedo perché io lo debba dire a te"
"Blinkiiiiiiii" si mise ad urlare Lily sentirono un pop e videro l'elfo materializzarsi nella stanza
"signorina Evans, Padroncino..." disse inchinandosi
"Blinki spero di non averti disturbato"
"no signorina, mai"
"blinki per favore" James non riuscì a finire di parlare perché fu interrotto da Lily
"Blinki come dormiva James a casa prima di venire a Hogwarts?"
"oh beh il padroncino era così carino, sua mamma doveva accarezzargli i capelli sennò lui non dormiva, poi si metteva il dito in bocca e dormiva con il culetto in aria"
"Blinki" lo riprese James
"cosa c'è padroncino? A forse la signorina voleva sapere come era vestito, mi scusi padroncino, sempre nudo... la mia povera padrona doveva aspettare che si addormentasse per rivestirlo"
Lily rideva, doveva tenersi la pancia, più per la faccia di James, era rosso per l'imbarazzo e sulla sua faccia si leggeva l'indecisione se uccidersi o uccidere l'elfo
"ma voi dormite insieme? Oh sono così contento per lei signorino James... finalmente, visto non avrebbe dovuto demordere"
James si era messo le mani per coprirsi la faccia, Lily che ancora rideva un po' rossa in viso, gli prese le mani per spostargliele dalla faccia e farsi guardare
"quanto ti stai divertendo?"
"tanto... davvero tanto" l'elfo li guardava "siete così belli insieme" disse poi
Lily si girò a guardare l'elfo, James l'abbracciò da dietro
"e lei che è bella" disse James e le scoccò un bacio sulla guancia, Lily si fece coccolare
"James hai una macchina fotografica?"
"io no, ma Remus si, Blinki la prenderesti" l'elfo si fiondò ad ubbidire "posso?" chiese l'elfo
James abbracciò Lily più stretta e Lily prima che la macchina fotografica scattasse diede un velocissimo bacio sulla guancia a James, che rimase immortalato nella foto, e nella faccia felice di James... l'elfo posò la foto sul letto e scomparve, James guardò Lily e le scostò i capelli dal viso
"Credo non ci sia niente di meglio" disse James piano
"di cosa parli?" chiese Lily
"Questa maglia ha il mio e il tuo odore, credo non ci sia niente di meglio"
"Perché sei così bravo con le parole? Hai il tono giusto, i termini adatti, è sorprendente, ma quando parli con me non so mai se sei solo bravo o se quello che dici sia vero, io invece sono una frana, anche se voglio dirti una cosa carina suona male
"c'è stato un periodo che non mi importava cosa uscisse dalla tua bocca, anche se erano sempre insulti, l'importante era che tu ti rivolgessi a me...si è vero in genere me la cavo con le parole, ma non con te, con te anche io sbaglio" Lily lo guardava, lui si scompigliò i capelli e si mise a fissarla, aveva gli occhi leggermente arrossati per le lacrime che le erano scappate dal troppo ridere, le guancie ancora rosate per quelle carezze, che James aveva capito le piacevano ma le mettevano a disaggio, era bella, James sorrise e impresse nella sua mente una nuova foto, Lily con quella maglia sformata, seduta sul suo letto, con le gambe scoperte, i capelli scompigliati e l'aria felice, era bella, in ogni accezione del termine. Lily si sporse e prese la foto, James sorrideva un po' stupito, c'era lei che gli scoccava un bacio nella guancia e le si leggeva in faccia quanto fosse serena
"questa va sul mio comodino"
"tu hai già una mia foto sul comodino, questa è mia"
"eh no cara..."
"allora moltiplichiamola, così cambi quella"
"come la cambio? Eri bellissima in quella foto"
"avevo dodici anni, la faccia cicciotta e le trecce"
"e ti assicuro non c'è niente di più bello, e poi è l'unica foto in cui sono riuscito a catturare il colore dei tuoi occhi così come piace a me, quando sei alla luce del sole ed è chiaro, brillante, qualcosa di mai visto..."
"non hai bisogno di questa foto allora, se quella ti piace tanto"
"ma no la metto qui"
"non hai bisogno di una foto qui sul comodino,qui hai me..." disse lei timidamente
"Solo merlino sa quanto vorrei che fosse sempre così e che fosse vero"
"cosa che fosse vero?"
"che io ho te... vorrebbe dire che sei mia" sospirò forte "non dire niente, lo so, non è tempo, dormiamo piccola?"
"certo" Lily diede un'altra occhiata alla foto si posizionò sul petto di James e si addormentò sorridendo
quella mattina Lily aveva la maglia alzata fin la coscia, James si maledì, si mise una mano sugli occhi e la coprì, poi l'abbracciò e respirò a fondo, quello era l'odore migliore del mondo, forse anche più buono di quello della pelle di Lily, loro insieme erano perfetti, James sperò lo capisse anche Lily.
Lily si svegliò con il petto di James sulla schiena, la sua mano, che la cingeva come sempre, faceva capolino dalle coperte che nascondevano la parte bassa del suo corpo, si rigirò in quell'abbraccio, James aveva dormito a petto nudo, e Lily cominciò ad accarezzarlo finchè non lo svegliò
"ehi" disse lui dolcemente e ancora assonnato
"buongiorno dormiglione, ho controllato, i ragazzi non sono tornati"
"sono andati a dormire nella stanza va e vieni"
"ah... un po' mi imbarazza... loro sanno che non facciamo... beh si insomma che dormiamo"
"si credimi lo sanno..." disse lui leggermente sconsolato ma divertito per la timidezza di Lily
"e questo che vorrebbe dire?" disse un po' piccata
"niente, niente, comunque, che ne dici di lasciare qualcosa qui?"
"intendi il pigiama?"
"no, ti presto il mio volentieri, solo metti qualcosa sotto"
"certo che ho qualcosa sotto" disse lei stizzita
"lo so, solo intendo metti un paio di pantaloncini, per la mia sanità mentale"
"ecco come fare sentire una ragazza a disagio, mi rimangio quello che hai detto non sei bravo con le parole"
"dai non ti sarai offesa" disse lui
"assolutamente" disse lei dandogli le spalle
"o mio Dio" James si alzò e si sporse per guardarla in faccia, puntellandosi con il braccio oltre il corpo di Lily ma la vide che sorrideva
"ma come ci caschi"
"come se tu non fossi una con l'arrabbiatura facile"
"tu invece no..."
"no"
"oddio non dirai sul serio... sei permalosissimo"
"non è vero"
"si sei uno dei ragazzi più suscettibili che io conosca"
"ma se mi dicevi le peggiori cose e io non ho mai battuto ciglio"
"ma se ti rodeva" lo canzonò lei che si era appoggiata con la schiena al letto per poterlo guardare in faccia
"si vabbè vabbè, come vuoi sono succettibile, e permaloso"
"e arrogante"
"e arrogante"faceva eco lui, si faceva forza sulle braccia per non pesargli addosso
"e stupido, e immaturo, e soffri tremendamente il solletico"
"io? Ma se appena ti toccano scatti" disse lui schenendola
"tu ti inventi le cose" si difese lei, James si abbassò, e con la punta del naso gli tracciò il profilo del collo
"visto? Soffri il solletico" disse lui sentendola prima irrigidirsi e poi rabbrividire
"si, hai ragione" a lei convenne fare finta che la sensazione che aveva provato fosse dovuta al solletico
"andiamo su, sennò facciamo tardi" disse Lily fiondandosi in bagno, James ringraziò che c'erano le coperte a dividere la parte bassa dei loro corpi, o meglio del suo.

Scesero insieme a colazione, dopo che Lily passò a cambiarsi e a mettere la divisa
"ehi Evans" gli disse un ragazzo di corvonero sedendosi vicino a lei
"si?" chiese lei, mentre continuava a ridere della battuta di Alice, James smise di parlare con Remus e si mise in ascolto
"sai ti ho vista con Bill a Hogsmeade,ma mi ha detto che non state insieme... ti andrebbe di uscire con me?" chiese guardandola negli occhi, Lily pensò che quella dovesse essere la sua tattica e quasi si mise a ridere
"ehm... no scusa mi dispiace..." disse
"ah stai con James ora" chiese lui
"no non sto con James" rispose subito lei
"Ma se siete sempre insieme"
"Siamo solo amici"
"A me puoi dirlo" disse con fare accattivante
"Già io e te siamo così in confidenza" lo prese in giro lei
"cos'è Potter si vergogna di dire che ha messo la testa apposto?" disse lui ostinato
"Io e Potter non stiamo insieme. Fine della storia, ora sparisci" il ragazzo fece come gli era stato ordinato e Lily abbassando gli occhi incrociò lo sguardo di James
"ho esagerato?" chiese, aveva paura di vederlo sparire come l'ultima volta
"Non più del solito" disse lui, non riuscì a nascondere un tono piuttosto freddo
"Che c'è?" chiese lei che lo notò
"Lily io vado ho la lezione" ma le sorrise, Lily si sporse per ricevere il solito bacio ma lui le disse piano
"so che mi affattureresti se ti salutassi come faccio di solito,ma voi vedo che ti avvicini, sei tutta strana sai?" disse lui scuotendo la testa disorientato
"Si lo so" disse lei, vergognandosi quasi, in quel preciso momento avrebbe voluto solo essere di nuovo in camera per coccolarsi come al solito, e per ricevere quei baci che poi lei stessa gli negava in pubblico
"Mi ucciderai così lo sai vero"
"In fondo in fondo è questo il mio piano"
"Vado scema"
Lily lo guardò andare via, e sorrise, James era bello, quella mattina più del solito, e pensò al suo odore, pensò a come si sposasse bene col suo...

Neanche la Morte - James&Lily | #wattys2017 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora