L'origine di tutto

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Flashback

Pov. Harrison Wells
Portai Stefan a casa e lo sistemai nel letto, sperando che si sarebbe svegliato il giorno dopo.
Il mattino seguente lo trovai sorprendentemente al lavoro come sempre,mi avvicinai a lui e quando mi vide mi venne in contro,sempre con il sorriso in volto:
"Stai bene?"gli chiesi preoccupato
"Benissimo,perché mi fai questa domanda?"
"No,niente..."
"Ora devo andare, con permesso"
E sparì tra le corsie.
Non riuscivo a capire,era lì e in perfetta salute,non aveva avuto nessun effetto collaterale,com'era possibile?
Mentre lavoravo sentii l'ambulanza  che si fermava sotto il palazzo,andai nell'altra stanza e vidi Kendall sulla barella,mentre Stefan tra le lacrime continuava a ripetere:"Stava bene,stava parlando con me"
La stessa sera mi arrivò la notizia che non ce l'aveva fatta,era morto,d'infarto,prima dell'arrivo in ospedale.
Chiamai Stefan, ma non rispondeva,ovviamente.
Così decisi di aspettare il giorno seguente.
Quella mattina erano tutti vestiti di nero,con degli sguardi spenti;Kendall era un valido collaboratore e vicepresidente, una bella persona,almeno per la maggior parte. Subito dopo però, notai che tutti mi guardavano amareggiati,alcuni di loro si avvicinavano e mi dicevano:"Mi dispiace"oppure"Non lo avrei mai detto",inizialmente pensavano fossero delle condoglianze per Kendall dopotutto era un mio amico dai tempi del Collage,ma poi iniziarono a dire frasi come:"Era un donna così forte" e non riuscivo a capire,quando chiedevo il motivo mi guardavano con compassione e mi abbracciavano,non ci stavo capendo niente.
Successivamente arrivò Stefan,vestito di nero fin nei minimi dettagli e con gli occhi verdi vuoti,colmi di dolore,si avvicinò a me e mi prese in disparte:
"Non dovevi venire.." disse con voce secca "È una cosa delicata,vai a casa"
"Non capisco,mi dispiace per tuo zio, ma perché dovrei lasciarti solo?"gli dissi confuso
"Lo so e te ne sono grato,ma il tuo problema è più grande"
"Io non ho nessun problema!"
"Harrison ti prego,vai"concluse freddo.
Me ne andai a casa confuso e mia moglie non era in casa,non capivo,oggi era il suo giorno di riposo,perché non era a casa?
Non ci pensai troppo,forse era uscita,così accesi la tv.
Dopo un po' suonarono alla porta,erano due infermieri dell'ospedale psichiatrico:
"Signor Harrison Wells?"chiesero
"Sì,sono io"
"Abbiamo bisogno della sua firma"
"La mia firma per cosa?"
"Per sua moglie,dopo la crisi isterica ci hanno consigliato di chiuderla qui"
"Mia moglie non ha problemi mentali!"
"Signore la prego,ci segua"
Mi spiegarono cosa fosse successo e me la fecero vedere,non sembrava lei,era trascurata e si dondolava avanti e indietro,com'era possibile che a distanza di un giorno fosse ridotta in quello stato?
Mi incamminai verso casa,ma essa non c'era più,c'erano delle ruspe che la stavano demolendo:
"FERMI! COSA STATE FACENDO?!"urlai in vano
"Si allontani signore"mi disse un operaio
"Questa è la mia casa! Voi non potete!"
"Mi dispiace,però non so di cosa parla,abbiamo il permesso per farlo"mi porse l'autorizzazione,mi allontanò e poi continuò col suo lavoro.
Stavo perdendo tutto,la famiglia,la casa,crollai in ginocchio disperato,le lacrime iniziarono a rigarmi il volto.
Subito dopo una mano si posò sulla mia spalla,alzai lo sguardo e vidi Stefan:
"È orribile,posso immaginare cosa provi"mi disse con voce compassionevole
"Perché mi sta accadendo questo? Come possono avere un permesso del genere? Chi può avere fatto tutto questo?"mi lamentai alzandomi
"È per tutto quello che hai fatto,mi pare ovvio"
Lo guardai sconvolto,cosa stava dicendo?! Aveva perso il senno?! I suoi occhi verdi erano cupi,tempestosi
"Stefan? Cosa stai dicendo?"
"Sono stato io a dare l'autorizzazione per farlo,ho fatto prescrivere dei medicinali sbagliati a tua moglie,li prendeva già da un mese, ma l'effetto si è scatenato solo ora,un farmaco molto potente.."stavo ridendo di me,ed io lo guardavo impietrito, cosa gli era successo?
"Perché?!"
"Vuoi davvero saperlo?! Voi mi avete rovinato,ma allo stesso tempo vi devo ringraziare,ho aperto gli occhi ed ora so che mio zio non teneva a me,così come te"
"Sai bene che lui ti voleva bene e anch'io te ne voglio,non volevo farlo,perché devo andarci io di mezzo?"
"STA ZITTO!"tuonò freddo
"Dimmi che non è stata colpa tua la morte di Kendall,dimmi di no ti prego"
"Mhh...sì sono stato io,volevi sapere se c'erano degli effetti collaterali? Eccoli, sono più intelligenti,veloce e forte che mai"
"No,sei impazzito! Ti prego smettila,mi hai tolto tutto"
"Oh povero sciocco,ho abbastanza potere per far tremare i più potenti del mondo e tanti di quei soldi da poter corrompere chiunque,c'è ancora una persona cara a cui tieni,tua figlia."
"Non ti azzardare a toccarla! Non c'entra niente."
"Calmati,non le faró niente,ma questo dipende da te,aiutami a distruggere Barry Allen,sai bene chi è quindi non ti sforzare a fingere,vai sull'altra Terra e fingiti suo alleato"
"Non lo faró mai,diró a tutti cosa sei diventato"
"E pensi che crederanno a te? Uno scienziato che ha usato sua moglie come cavia di un esperimento?"
"Di cosa stai parlando?!"
"Ho usato questa scusa per licenziarti e.."una lacrime gli rigó il volto"..non sai quanto mi dispiace.."
"Sei uno stronzo"
"No,un bravo attore"
Detto questo se ne andò ed io caddi di nuovo in ginocchio,disperato più di prima,avevamo trasformato la persona più buona di questo mondo in quella peggiore.
Inoltre,come se non bastasse, ora avrei dovuto distruggere una famiglia per proteggere quel poco che resta della mia.

Fine Flashback.

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