A nice game

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[Nota dell'autore: saaalve! Stavolta le note sono ad inizio capitolo perché, beh... succederanno cose in questo capitolo :P grazie per la costanza con cui seguite, leggete e commentate <3 sentitevi liberi di commentare e di dirmi anche, magari, cosa vi è piaciuto di più del capitolo e cosa avete provato, su, non siate timidi/e :B]



-Nikki-

«Okay, basta, sto per scoppiare» proferisce Shavo, accasciandosi sul divano vicino a John.

«Pivello» commenta Daron, con ancora l'ultimo boccone da mandare giù.

«Io invece, alla faccia vostra, mi mantengo leggero» interviene Serj, serafico.

«Certo, sei vegetariano e la metà delle pietanze natalizie è fattibile per i tuoi gusti...»

«Anche la ragazzina non scherza, però» aggiunge Daron, voltandosi verso di me.

«Che io sia piccola non esclude che io non sia una buona forchetta» ribatto, con una smorfia. «Chiamasi metabolismo veloce.»

«Ahahah, lo so.»

«Bene, visto che ci siamo tutti vogliamo fare qualcosa in attesa della mezzanotte?» propone il cantante, alzandosi.

«Qualcosa tipo vagare per casa tutti insieme e darci tanti bacetti vista la quantità industriale di vischio che hai appeso in ogni dove?» replica John, con una risata.

«Ma che simpatico, Dolmayan» lo rimbecca l'altro.

«Un classico "obbligo o verità" vi fa tanto schifo?» propone invece il chitarrista.

«Ma sì, vada per quello» Shavo annuisce e dal divano scivola giù per sedersi sul pavimento. «Seduti per terra è meglio» dice, a mo' di scusa.

Tutti lo imitiamo e dopo aver rintracciato una bottiglia di plastica vuota ci accomodiamo sul grande tappeto posto vicino al divano.

«Chi comincia?» chiedo, curiosa.

«Da bravi gentlemen diamo il privilegio di iniziare alle signore» risponde Serj, con una risata.

«Oh, va bene!» esclamo, stiracchiandomi un po' e poi guardando a turno ognuno di loro con finta aria malefica mentre la bottiglia gira e si ferma in direzione del bassista. «Obbligo o verità?» chiedo, seria.

«Verità» risponde lui, girando di nuovo la bottiglia che si blocca indicando il batterista.

«Bene bene, iniziamo con John» ridacchia, fregandosi le mani. «Leggi giornalini porno?»

John avvampa per un attimo. «Ehm... sì.»

«Beh, sei stato onesto e apprezziamo ciò» sorride Shavo, dandogli un colpetto sulla schiena. «Forza, ora gira tu.»

La "lancetta" del caso si ferma su Serj, che sceglie un obbligo, poi dopo pochi secondi indica Daron.

«Uhm, che obbligo possiamo darti? Vediamo... okay, ti toccherà giocare a "cinque minuti in paradiso" e ora sorteggeremo l'altra persona.»

«Ci sto» replica il chitarrista, tutto tronfio, attendendo il verdetto che non tarda ad arrivare... il collo della bottiglia si arresta ad indicare la malcapitata persona con la stessa decisione di una sentenza capitale.

E indica me.

Merda.

«Ohlalà!» fischietta il batterista.

Daron strabuzza gli occhi e per qualche istante esita, poi si rialza e si risistema e tenta di apparire ancora imperturbabile.

«Mi avete obbligato, so che se rifiuto l'obbligo c'è una penitenza e so anche che voi siete pericolosi quando scegliete le penitenze, per cui non mi ritiro» proclama, poi si avvicina e mi tende una mano per aiutarmi ad alzarmi e la stringo con decisione, tornando in posizione eretta; le mie gambe sembrano un tantino "molli" e me ne accorgo subito, ma non voglio darlo a vedere. Si alza anche Serj, che ci accompagna su e tiene in mano un cronometro.

How I feel when I'm around you (System Of A Down)(IT)Where stories live. Discover now