Intro

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Un posto troppo piccolo o persone troppo grandi? È questa la domanda che mi ossessione da qualche anno a questa parte. Spesso mi sento dire: questo paese è troppo piccolo per me! Ma cosa vuol dire? Che le nostre ambizioni, i nostri progetti, i nostri sogni, sono troppo grandi per essere realizzati nel posto in cui siamo cresciuti? Oppure che semplicemente in un posto così piccolo, un sogno non riusciamo nemmeno a farlo?

Il posto in cui sono nato io è quel che si dice: un paesino dimenticato da Dio. Non che Dio ci sia mai realmente venuto, ma spesso pensavo che fossimo veramente stati lasciati a noi stessi, senza nessuna grande mano invisibile che ci controllasse. Era un paesino così piccolo, sia nelle dimensioni che nello spirito, che chiunque avrebbe provato un senso di oppressione, di inadeguatezza.

Nel mio paesino, che si chiama Terzopoli, non esiste il concetto di giusto e sbagliato, non esiste il senso civico, non esiste nulla che possa far pensare al futuro, al progresso. A Terzopoli il pesce grande mangia il pesce piccolo, sempre. Perché il pesce grande è quello più furbo, con più amici, più parenti e più pesci che gli devono un favore. Il pesce piccolo invece è solo, semplicemente perché gli altri pesci piccoli preferiscono stare col pesce grande, perché per loro è più comodo.

Poi un giorno arriva un altro pesce grande, ancora più grande di quello di prima, così il pesce piccolo diventa amico del nuovo grande, e il grande di prima...diventa il pesce piccolo. Questo cerchio va avanti da sempre, da quando è stato fondato, e non esiste nulla che faccia pensare che un giorno, anche per sbaglio, il pesce piccolo riesca a battere il pesce grande da solo.

Quando ero ragazzo non capivo bene come funzionava, e addirittura pensavo che un giorno sarei stato io il pesce grande. Poi un giorno mi son reso conto che semplicemente, non volevo più essere un pesce. Così ho fatto le valige, ho arrotolato la pergamena della mia laurea, e insieme ai miei amici di sempre, sono andato via, nella grande città.



Crisi da stageWhere stories live. Discover now