33.La battaglia é aperta

52 5 0
                                    

Continuai a tenere lo sguardo fisso verso il cielo e non riuscivo a smettere di fissare quello strano essere che volava vicino la tromba d'aria.
Volsi lo sguardo verso Rayan,vidi che mi stava fissando e tornai a guardare il cielo.

Allora sentimmo:"Ascoltatemi bene sempiterni,ora che sono libero patirete le stesse pene che ho subito io in tutti questi secoli"
Mi presi di coraggio e urlai:"Chi sei?"
E Rayan aggiunse:"E che cosa vuoi da noi?"
In tutta risposta lui esplose in una risata e,tra un sorriso e l'altro,disse:"Io mio nome è Caspian e da oggi sarò il vostro peggior nemico. E per rispondere a te"indicò Rayan"te l'ho già detto:sono qui per scatenare la mia vendetta"

"Noi te lo impediremo"gli risposi
"Oh ma davvero? Ma se non riuscite nemmeno a risolvere i vostri problemi,come potete anche solo pensare di sconfiggermi?"mi scimmiottò.
Quella risposta mi colpì molto:infatti io non riuscivo neanche a comprendere cosa voleva il mio cuore.

Pensai ad Andrea.

Ma cosa sto facendo?
Non si può pensare all'amore adesso!

Chiamai Titti.
"Titti attiva la trasformazione"e un fascio di luce,proveniente dalla mia libellula,avvolse il mio corpo.
Adorava quella sensazione di benessere che avevo ogni volta che mi trasformavo.
Vidi le mie ali bianche spiegarsi ed emanare una luce celeste.
Nel frattempo anche Rayan si era trasformato:le sue ali erano come le mie,l'unica differenza era il colore cioè nero.

Mi alzai in volo seguita dal demone.

Guardai in basso,vidi i terreni nascosti nella casetta e incrociai gli occhi con quelli di Andrea:erano pieni di lacrime.

Era davvero carino ma non potevo rimanere con lui:dovevo andare con Rayan e fermare Caspian.

Lo raggiungemmo in poco tempo perché le nostre ali,anche se non sembra,sono molto forti.

"Ora vi faccio una proposta:unitevi a me e non vi farò del male"ci propose Caspian.
"Cosa??? Ma sei pazzo?Non lo faremo mai"
"Esatto"
"Molto bene,allora state pronti a soccombere"e scomparve e noi ci ritrovammo soli.

"Rayan dobbiamo tornare subito a casa e dire ai nostri capo clan cosa è successo"dissi al mio amico dopo essermi ripresa dalla spavento.

Lui annuì.

Prendemmo il volo e arrivammo di fronte la corte dei serafini e malevolgie ma dovemmo aspettare quasi un'ora per esseri ricevuti.
Non ero mai stata in quel luogo:era un posto molto scialbo e triste,tutte le pareti erano dipinte di un colore beige e posti accanto le pareti erano stati messi alcune poltrone e sedie per i sempiterni che dovevano essere ricevuti dal consiglio.
Ad esso appartenevano i nostri capo clan,cioè Arkan e Kabalé,inoltre c'erano dei ministri che venivano scelti in base alla loro condotta e  al servizio dato per il proprio clan.
Insomma era quasi come un consiglio degli ansianti per i terreni.

I sempiterni potevano recarsi da loro per vari motivi:c'era chi ci andava per trasgressione di regole,per conflitti tra i clan,se per caso qualche umano si avvicinava troppo a scoprire il nostro mondo ultraterreno,e cose di questa portata.

Verso mezzanotte,una delle tante segretarie (che potevano essere sia angeli che demoni) ci chiamò e venimmo scortati in un'altra stanza.
Chiusi la porta alle mie spalle,mi girai e vidi una serie di sempiterni che ci guardava con sufficienza.

"Perché siete venuti qui? Qual è il vostro problema?"ci chiese uno dei ministri demoniaci
Io deglutii infatti ero molto in ansia e imbarazzata.
"Siamo qui perché,durante la nostra missione sulla Terra,abbiamo visto uno strano essere nel cielo"disse Rayan

Mi ero quasi dimenticata che fosse lì con me.
"Ok e che cosa faceva,e chi era questo strano essere?"chiese a sua volta il ministro angelico con molta calma così decisi di parlare io.
"Era vicino ad una tromba d'aria e diceva che avrebbe scatenato la sua vendetta contro i sempiterni a causa del male che gli abbiamo fatto secoli fa. E ha detto di chiamarsi Caspian"

Appena pronunciai quel nome i visi di Arkan e Kabalé cambiarono colore.
"Lasciateci soli con i ragazzi"dissero i capo clan ai ministri.
Dopo che l'angelo è il demone uscirono Arkan e Kabalé vollero raccontata tutta la storia e,mano mano che noi parlavamo,loro diventavano sempre più cupi e malinconici.
"Chi è questo Caspian? Voi lo sapete,vero?"tuonai alla fine poiché non volevano dirci niente
"No non lo sappiamo e abbassa un po' il tono con noi ragazzina"mi rimprovererò Kabalé.
"Ora dovete andarvene perché adesso abbiamo del lavoro da fare,un lavoro più importante di un mezzo angelo-demone che dice di voler scatenare la sua vendetta"ci ordinò il capo clan angel
Decisi di andarmene perché,forse,avevano ragione loro,forse quel Caspian era solo un pazzo.
"Andiamo Rayan,torniamo tra i terreni. Dobbiamo terminare lo stage"mormorai al mio amico.
"No,io non me ne vado. Tu va' pure se hai paura ma io rimango qui finché questi due idioti non ci ascolteranno perché io credo che Caspian sia davvero una persona cattiva,forse peggiore di noi demoni"si impuntò,marcando sulla parola idioti
"Come ti permetti,piccolo insolente?"
Ma lui non accennò a scusarsi.

"Ok se tu rimani,rimango anch'io"dissi
"Bella,almeno tu,sii ragionevole"mi supplicò Arkan
"Mi dispiace ma,come ho detto prima,se rimane lui,rimango pure io"protestai
"Va bene,vi racconteremo tutto quello che sappiamo"si rassegnò l'angelo anziano
"Ma Arkan....."fece per dire Kabalé ma venne interrotta dal suo collega.
"Kabalé fidati"la rassicurò l'angelo"ormai questi ragazzi sono grandi e possono conoscere la verità"
"Sedetevi ragazzi"e ci indicarono delle poltrone.

"Tanto tempo fa Caspian era un'angelo modello,uno dei migliori:era sempre solare e gentile con tutti e sempre pronto a dare una mano a chiunque.
Venne poi il momento del suo stage tra i terreni.
Erano passati ormai 3 mesi dall'inizio della sua missione e tutto sembrava procedere per il meglio finché non incontrò quella,quella terrena di nome Ginevra. Caspian perse la testa per lei e le
rivelò la sua vera identità,raccontando del mondo dei sempiterni,sugli angeli e sui demoni.
Ma noi alla fine scoprimmo tutto e andammo a cercarli per chiedere a Caspian di tornare tra di noi ma lui non ne volle sapere. Era troppo innamorato. Per fargli capire che non scherzavamo attaccammo il paese dove vivevano ma alla fine scapparono,rifugiandosi in un villaggio;anche lì mandammo dei segnali per metter loro paura e convincerli a venire con noi,ma niente.
Alla fine però riuscimmo a trovarli,rapimmo l'angelo e cominciammo a pensare a come risolvere il problema di Ginevra:ormai quella terrena sapeva troppo e sarebbe stato pericoloso lasciarla libera con tutte le informazioni delle quali era al corrente,così decidemmo di rubarle la memoria per farle dimenticare di Caspian e di tutto quello che avevano vissuto insieme.
Lui ci pregò di non farle del male e di prendersela con lui ma ormai avevamo deciso e non potevano più farci niente.
Così cancellammo la memoria della terrena e rinchiudemmo Caspian nel Limbo.
Credevamo che non sarebbe mai riuscito a fuggire ma avevamo parlato troppo presto:ora lui è libero e farà di tutto pur di distruggerci.
E si sa quando qualcuno viene strappato alla persona che si ama è capace di qualsiasi cosa."

Mi asciugai una lacrima.
"Ma non possiamo starcene qui con le braccia conserte come se niente fosse. Dobbiamo fare qualcosa"protestò Rayan
"Mi spiace ma temo che ormai l'unica cosa che possiamo fare per fargli cambiare idea è combattere con tutte le nostre forze"
Abbassai la testa.Io odiavo con tutte le forze la guerra e la violenza ma ormai i capo clan avevano deciso
La battaglia era ormai aperta

Mortal loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora