~Capitolo 22 : Mannaggia.~

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Cristian si staccò leggermente da me, prendendomi con entrambe le mani il viso, abbassai lo sguardo asciugandomi alcune lacrime.
«Stai bene?» mi chiese in modo dolce, stavo bene? Non ne avevo idea, non sapevo come stavo.
Accennai un 'no' con la testa alzando le spalle «Vuoi raccontarmi cosa e successo?» feci un lungo sospiro «Si» risposi con voce piuttosto roca.
Mi misi comoda sul letto a gambe incrociate e così fece anche lui togliendosi le scarpe, mi guardò aspettando una risposta «I-io beh... Stavo per fare un riposino quando ho visto qualcosa fuori dalla finestra...» mi fermati sospirando osservando fuori, non mi andava di continuare, ma dovevo «... Era come un'ombra e uhm... Ho pensato che fosse qualcuno dell'altra casa affacciato dalla finestra, ma non era così...» sospirai toccandomi i capelli agitata, mi morsi il labbro «Poi.. Q-quell'ombra si è m-mossa.. È entrata dalla finestra e ne sono entrate a decine dentro facendo diventare la stanza scura...» mi girai verso di lui che mi ascoltava con attenzione, con un espressione confusa «I-io... Hanno iniziato a g-girarmi intorno sussurrando il mio nome sempre più forte» mi stavo trattenendo dal cominciare a piangere nuovamente, tremavo «H-hanno iniziato a t-toccarmi a s-sfiorarmi, e-e.. Poi è successo quel che è successo..» terminali non volendo dilungarmi.
Sentii la sua mano toccarmi la spalla «Hope?» disse attirando la mia attenzione, non mi girai verso di lui osservando un punto fuori dalla finestra «Uhm?» «Hai... Dimmi che prendi ancora le tue pillole» sospirò, strinsi i pugni «Si..» mentii «Guardami, so che non è la verità» sbuffai, alzandomi di scatto dal letto «Okay, non le prendo più! Ma tanto non mi servivano ad un cazzo!» mi sfogai «C'è un motivo se te le hanno prescritte» ribattè alzandosi «Si, perché sono una povera pazza che vede delle ombre!» mi voltai di spalle arrabbiata «Tu non sei pazza... Sono solo per il tuo bene» disse, alzai le spalle, non mi interessava niente di quelle fottute pillole.
«Dovresti ricominciare a prenderle» sussurrò raggiungendomi e mettendosi davanti a me, alzai gli occhi al cielo sbuffando «Non mi va» cotrabbattei «Fallo almeno per me.. O per papà o per Abbie..» mi prese per le spalle osservandomi attentamente «Perchè dovrei farlo se tanto mi fanno star male?» sussurrai abbassando la testa «Stai più male se non le prendi, io... Semmai ti succedesse qualcosa nel tuo stato di incoscienza, non potrei perdonarmelo, papà non potrebbe farlo... Fallo per noi, sapere che prendi le pillole farebbe star tranquilli me e lui..» sospirai «Va bene..» borbottai vedendolo sorridere.
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-Niall.
Dopo un po' di tempo Cristian uscì dalla stanza di Hope, eravamo tutti confusi da quella situazione.
Ci girammo verso le scale verso di lui, lo guardai in modo confuso «Beh penso di dovervi dire che cosa è avvenuto..» ridacchiò non appena di sedette sulla poltrona rompendo il silenzio che si era creato nella stanza «Non sei costretto» sentii dire da Harry, io annuii in accordo, anche se pensavo di voler sapere che succedeva «Allora.. Hope beh lei... Non sta molto bene da qualche anno e le succedono questo tipo di cose... E penso che dovrebbe essere lei a parlarne perché riguarda lei e non me... Beh anche me, ma non in quel senso..» borbottò lui, confondedomi sempre di più, ma capivo non erano decisione che lo riguardavano.
•~•~•~•~•~•~•~•
-Hope.
Rimasi chiusa in camera l'intero pomeriggio, concentrandomi sul libro che avevo smesso di leggere da un po' e finendo disegni lasciati in sospeso, verso la sera sentii i ragazzi uscire così andai a prepararmi un panino e uno per Abby la quale dormiva a tutto il pomeriggio e che, grazie a dio, non avevo svegliato con le urla.
Andai in camera sua e mi buttai sul letto quasi schiacciandola; si mise ad urlare, mentre iniziavo a farle il solletico «Sveglia pulce! Altrimenti non dormi più sta notte!» lei rideva con quella vocina che si ritrovava, appena mi fermai lei schizzò fuori dalle coperte scappando al piano di sotto.
Le diedi il suo panino, rigorosamente senza crosta, e ci accomodammo sul divano cercando qualcosa da vedere, e tra tutti i film trovai uno per bambini "Big hero 6".
Fermai il film prima che iniziasse e andai in cucina a preparare della cioccolata calda e a prendere le patatine, sapevo perfettamente che erano le otto di sera, sapevo che era sbagliato dare dolci e schifezze ad una bambina piccola la sera, tardi per lei, ma io ero la sorella fica, quindi permettevo tutto alla mia pulce preferita.
«Ecco qua» misi sul tavolo la tazza di cioccolato con il suo nome, dopo aver spento le luci e mentre bevevo la mia, iniziando a guardare il film.
Verso la fine del film mi girai dalla sua parte notandola interessata al film, era bello, ma lentamente mi stavo addormentando.
Sentii scattare la serratura della porta notando papà varcare l'entrata, sembrava stanco a causa della lunga giornata «Cos'è questo buio?» sbuffò ridendo «Papà!» Abby corse verso di lui, che accese la luce, la prese in braccio e le diede un bacio sulla guancia «Ma cosa ci fai ancora sveglia principessa?» chiese venendo verso di me, e dandomi un bacio sulla testa «Abbiamo visto un film, bevuto cioccolata e mangiato patatine» disse esaltata «Lo vedo...» mi guardò con un senso di rimprovero, ma sapevo che era divertito dalla situazione.
«Vai a dormire Abby, vengo a darti la buona notte fra poco» oridinò papà e così lei fece, mentre che io raccoglievo le cose che avevano magiato.
Rimisi tutto a posto, e quando stavo per andare in camera sentii la voce di mio padre «Hope..» mi chiamò «Eh?» dissi ritornando in cucina «Tuo fratello... Mi ha detto quello che è successo oggi..» ammise, sentivo il cuore battere forte nel petto «Si..» mi sedetti su una delle sedie, lui si strofinò il viso con le mani «Perchè hai smesso di prendere le pillole?» mi rimproverò «Io... Sai che mi facevano star male» «Devi ricominciare a prenderle» «Lo so» borbottai alzando gli occhi al cielo «È solo per il tuo bene Hope» «Lo so..» si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte «Vai a dormire» annuii e mi alzai andando nella mia stanza.
Misi il pigiama dopo aver acceso un po' il termostato della camera, essendo molto fredda, mi affacciai alla finestra notando la luna piena illuminare le case, uscii fuori appoggiandomi al muro.
Sentii un rumore e vidi una testa bionda uscite fuori dalla finestra dell'altra casa, sorrisi accennando un saluto «Hei» disse, sembrava timoroso «Hei..» «Stai bene?» alzai le spalle continuando a vedere la luna «Che... Che è successo oggi?» chiese, e questa cosa mi diede un immenso fastidio, strinsi i pugni «Non sono cose che ti riguardano» ringhiai, entrai in camera sbattendo la portafinestra.
Mi misi sotto le coperte pronta a dormire, ripensai a tutta la lunga giornata di oggi, era risuccesso nuovamente, dopo tanto tempo. Non mi era mai capitato prima di quel momento, apparte nel sogno, di vedere quelle ombre, erano viscide, fredde ed inquietanti; mi ero spaventata, e anche molto, non mi piaceva sentirmi così, vulnerabile, spaventata, esposta.
Mi alzai dal letto di scatto e spalancai la porta del bagno, aprii i cassetti cercandole, il primo armadietto ed anche il secondo trovandole lì, nel contenitore arancione che conoscevo bene "Zyprexa." c'era scritto sopra, lo aprii e presi una pillola, inghiottendola subito dopo, non mi sarei più sentita come quel giorno.
•~•~•~•
Erano passati due giorni, due giorni che prendevo le pillole, non avevo visto Roland, ne le ombre, ma gli effetti collaterali si facevano sentire, la mia sensibilità al sole era aumentata e la vista mi si offuscava spesso.
Ero arrivata a scuola da poco, avevo un sonno tremendo, altro degli effetti collaterali, andai verso il mio armadietto, aprendolo e mettendoci dentro lo skate.
Andai in classe sedendomi al mio solito posto, Niall arrivò poco dopo l'inizio della lezione beccandosi una sgridata da parte del professore di matematica.
Non mi parlò, ne rispose al mio saluto, era un lunatico del cazzo.
Passai le due ore strazianti di matematica a disegnare e a seguire leggermente, stando più attenta alla lezione di spagnolo dell'ora dopo.
Al suono della campanella schizzai fuori dalla classe, felice di poter mangiare qualcosa alle macchinette.
Iniziai a magiare lo snack, girovagando fino a notare qualcosa di strano, una palla gigante gialla spuntó dalle scale e solo allora mi resi conto di chi fosse.
Niall mise la radio che aveva portato, sullo sgabello che aveva sempre portato, aveva attirato la completa attenzione di tutti, lo stava seriamente facendo.
Accese la musica, si mise la testa da pollo iniziando a ballare mentre che le note della canzone rimbombavamo, iniziai a ridere mentre che ballava in modo impacciato, diversi ragazzi facevano foto o video.
Si era creato un cerchio di persone attorno a lui, e ridevano praticamente tutti, notai che fra la "folla" c'erano anche gli altri tra cui mio fratello, ridevano anche loro.
La canzone era quasi finita e Horan faceva le mosse più stravaganti al mondo, non seguendo quelle tradizionali, si fermò un attimo, e si giro dalla mia parte «Tu!» urlò per sovrastare la musica e tutto il baccano, mi si avvicinò «È merito tuo quindi vieni qui» allungò un braccio, e lo sguardo di tutti era caduto su di me «No te lo scordi» obbiettai «Oh, tu balli ora» mi afferrò per il braccio e mi spinse al centro del cerchio con lui, scossi la testa e dopo che lui iniziò a ballare io, senza convinzione, lo imitai seguendo io ritmo.
Poco dopo osservati Cris in segno di aiuto e lui in un attimo capì, corse immezzo al centro iniziando a ballare, subito dopo lo seguí Harry, poi Liam, Louis e in fine Zayn, che scena comica, nessuno di noi seguiva la musica e tutti ballavamo a caso, Niall si era tolto la testa da pollo, sicuramente per la puzza e per il calore, i suoi capelli erano arruffati, i ciuffi sembravano impazziti.
Sentii prendermi per mano da qualcosa di peloso, e capii chi era, mi girai verso Niall che mi sorrise leggermente, così feci anche io, alzò le nostre braccia e mi fece fare un giro su me stessa, per poi farmene fare un altro, ed un altro ancora, risi per questo e lo fece anche lui, mi sentivo tranquilla, spensierata.
Mi prese l'altra mano e iniziammo una speciale di "lento" velocizzato, stavamo ridendo entrambi e scorsi mio fratello osservarsi curioso, solo in quel momento mi resi conto che la canzone fosse finita e ne fosse iniziata un'altra, il cerchio di persone era scomparso e non era rimasto nessuno, intuii che la campanella fosse suonata, soprattutto da uno dei professori che ci veniva in contro con sguardo spazientito.
Niall si staccò da me, corse verso la radio e spense la musica «Fermi lì!» urlò il professore, mi guardai attorno allarmata, vidi Niall guardarmi, scosse la testa e alzò le spalle, non sapendo caso fare «Voi! Tutti in presidenza!» Oh ci risiamo «Merda» boffonchiai mentre sentivo anche gli altri imprecare.
Ci dirigevamo in presidenza con quel professore alle calcagna, mio fratello continuava a borbottare qualcosa che non riuscivo a capire, arrivammo davanti alla porta della segreteria alla quale il professore bussò, ricevendo una risposta poco dopo.
Mi sedetti in una delle sedie poste in giro per la stanza, mentre che quel profesore spiegava tutto alla segretaria «Okay okay, ci pensò io a loro, può andare professor Hastings.» lo scacciò via la segretaria, con un gesto della mano.
«Quindi... Stavate ballando in corridoio eh?» chiese la segretaria, ero già venuta un paio di volte in presidenza, ma niente di che «Già» disse Liam ridendo, e lo fecero anche gli altri vedendo la donna sorridere, notai mio fratello affianco a me, seduto sulla panca attaccata al muro, mentre si strofinava le mani in faccia, probabilmente frustrato «Hei calmo» scherzai, spingendolo leggermente, si giro verso di me «Siamo in presidenza Hope! Dannazione chissà cosa dirà papà!» sbottò, esagerava «Stai ingrandendo le cose, ci riderà sopra» alzai le spalle, non era poi così grave.
«Il preside vi aspetta» disse la segretaria che avevo capito si chiamasse Rose, visto che gli altri la chiamavano così avendo sicuramente molta confidenza con lei; entrammo nella stanza trovando il preside che ci osservava attentamente, uno ad uno, alcuni di noi si misero a sedere dividendo le due sedie, oppure si sedettero in altri posti, mentre che gli altri gironzolavano per la stanza.
«Salve ragazzi» parlò l'uomo dietro la scrivania, mentre che noi rispondevano all'unisono dei "Salve" "Giorno" "Buon giorno" e anche "Hei", che penso provenisse da Louis.
Io sedevo tranquillamente sul manico della poltrona dove sedeva mio fratello, ansioso al momento «Mi hanno detto che avete ballato durante un 'ora scolastica» ci fu un attimo di silenzio tra tutti e poi sentii mio fratello parlare «Noi.. Si, l'abbiamo fatto e-» cominciò a dire ma lo bloccai «Beh, tecnicamente noi stavamo ballando durante la ricreazione, non durante le ore di scuola» ammisi cercando di chiarire le cose, il preside spostò lo sguardo da mio fratello a me «Il professor Hastings vi ha visti ballare dopo il suono della campanella ragazzi» specificò «Ecco.. Noi ci siamo lasciati prendere un po' la mano e non ci siamo del tutto accorti che era suonata la campanella» spiegò Zayn che stava tranquillamente seduto nella poltrona affianco alla mia «Già, già» concordò Harry che si trovava seduto su una cassettiera, io annuii come alcuni altri, persino il preside annuí «Vi credo, vi credo solo che quello che avete fatto è contro le regole ragazzi e sapete che il professor Hastings è davvero pignolo... » disse, non conoscevo quel professore, ma dai modi di fare sembrava veramente così. «Che vuole dire?» chiese Niall osservando una statuina, ancora con il costume da pollo «Che.. La maggior parte di voi è stato qui più di una volta, apparte questo ragazzuolo che sono felice di non conoscere -indicò Cris- io penso di dovervi dare una piccola punizione, escludendo lui ovviamente, mi spiace ragazzi è una questione di principi» ci guardò comprensivo uno ad uno, a dirla tutta capivo cosa intendeva, io, come gli altri, ne avevo già combinate più di una, passandola liscia per tutto, forse era più che comprensivo que preside. Annuii comprendendo, sentii qualcuno sbuffare e vidi mio fratello sospirare sollevato, essendo esonerato da questo casino, mi guardai le mani, cosa sarebbe successo ora?
«Quindi vi darò una punizione tipica, semplice dai, magari tutti i venerdì potreste rimanente qui dopo scuola a mettere a posto e aiutare con le pulizie» pulire dopo la scuola? Ew. Annuii non sapendo cosa dire, nessuno fiatò, il preside Moore ci guardò uno ad uno, scrisse qualcosa su dei fogliettini rosa e ce li consegnò a tutti. «Fatelo firmare dai vostri genitori. Potete andare, spero di non rivedervi più se non in corridoio, e non ballando, si spera» sorrise, mi alzai «Arrivederci» dissi ed uscii con gli altri dalla presidenza, gli guardai in faccia, molti di loro erano scocciati e si vedeva, apparte quello scemo di mio fratello.
Entrammo in classe all'ultima ora della giornata, Niall si era già cambiato era seduto al posto affianco al mio in classe, come al solito, e guardava l'orologio sbuffando ogni due per tre.
Mancava ancora mezz'ora, mezz'ora e sarei andata tornata a casa, avrei dovuto dire a mio padre del ennesimo richiamo, non sapevo come l'avrebbe presa.
Sbuffai anche io, nello stesso momento del biondo, che rise per la coincidenza, lo vedevo scocciato, e non penso fosse semplicemente per la noia, feci qualcosa che non ero solita a fare, infiltrarmi negli affari degli altri «Che succede?» sussurrai, per non fari sentire dal prof, Niall si girò verso di me «Cosa?» chiese sorpreso, mi misi nella sua stessa posizione, con le braccia appoggiate al banco e la testa appoggiata ad esse, girata verso di lui; roteai gli occhi e dissi «Ho detto, che hai?» corruciò la fronte «Uhm.. Nulla, sono semplicemente staco di stare a scuola» non era vero, e non sapevo perché mi interessasse tanto «Horan non te lo chiederò un'altra volta» sbuffai, e lo fece anche lui «Sono solo stufo di dover arrivare a casa e parlare ai miei di un ennesimo richiamo» sussurò roteando gli occhi «Uhm ti capisco, nemmeno io ne ho voglia, ma siamo finiti nello stesso casino» sorrisi «Per colpa tua» sussurò sorridendo, mi sembrava che si fosse avvicinato, i nostri gomiti si sfioravano «Non è vero» risi «Oh si» ridacchiò «Potrà anche essere, ma ti sei divertito» «Va bene, lo ammetto, soprattutto quando ho visto la faccia arrabbiata di Hastings» mi morsi il labbro cercando di non ridere «Il momento migliore è stato vederti ballare in modo scordinato» sussurrai «Beh, non è che tua sia migliore a ballare» mi prese in giro «Avremo tanto tempo per esercitarci, visto che siamo in punizione dopo scuola» gli ricordai e lui alzò gli occhi al cielo.
Passò un altro po' di tempo a parlare ignorando la lezione finché non suonò la campanella, uscii dalla classe insieme al biondo mentre continuavano a chiacchierare di cose stupide; «Aspetta - mi fermai di colpo - Ho dimenticato delle cose nell'armadietto» indicai alle mie spalle, mi girai iniziando a camminare, sentii dei passi dietro di me sapendo che era Niall.
Lo vidi appoggiarsi agli armadietti affianco al mio, lo aprii e presi alcune cose che mi servivano, lui sbirciò dentro e aggrottò la fronte «Cosa?» chiesi «Beh è davvero spoglio come armadietto» alzò le spalle «Si... Uhm non sono qui da tanto tempo quindi... Poi non ho niente da metterci» spiegai osservando dentro, Niall sembrò improvvisamente illuminarsi e iniziò a rovistare dentro lo zaino, si girò dandomi le spalle, prese un pezzo di scotch da uno fogli appesi alla bacheca e lo attaccò all'interno dell'armadietto.
Nel foglietto c'era disegnato un omino stilizzato con un ciuffo altro con in basso scritto "Dal grande figo Niall. -xo" «Non ci credo» sorrisi incredula «Il grande figo?» risi «Eh, mi sembra ovvio» si passò una mano tra i capelli, alzò un sopracciglio e fece un sorriso malizionso, scoppiando a ridere poco dopo assieme a me, «Andiamo vah» dissi chiudendo l'armadietto.
All'uscita vidi Cristian, lo salutai con la mano e mi avvicinai a lui con Niall affianco, arrivarono gli altri mentre ridevano.
«Hei Niall non ci hai aspettato!» gridò Harry «Mi sono fermato agli armadietti con Hope» alzò le spalle, mi guardarono tutti per un attimo in modo strano, vidi Louis alzare un sopracciglio e fare un sorrisino strano gli ignorai «Venite a casa da noi?» cambiò argomento Cris, Niall e Louis annuirono, Liam e Harry si scambiarono uno sguardo «Harry ed io proprio non possiamo dobbiamo... Ehm fare un progetto» si grattò la nuca incerto Liam, erano strani «Nemmeno io posso» disse Zayn in modo misterioso, cosa avevano tutti da nascondere?
«Vabbè noi andiamo, ci si vede» gli salutò mio fratello, e si diedero tutti una stretta di mano, salutando poi me.
«Ultimamente sono molto strani quei tre» disse mio fratello, non era solo una mia impressione,
«Cosa nascondono secondo voi?» chiese Niall, mentre attraversavamo i cancelli della scuola «Zayn mi ha detto che usciva con una tipa oggi» mi girai di scatto verso di Louis dopo quello che aveva detto, beccandomi un sguardo sospetto da tutti «Tu ne sai qualcosa?» mi chiese storcendo leggermente il volto, forse si, forae sapevo qualcosa, e se fosse uscito con... No, forse no, forse mi sbagliavo «Uhm-no no, pensavo e basta» borbottai «Non saranno mica diventati gay» sbottò di colpo Louis, a dir la verità ci avevo pensato anche io, ma mi era subito passato di mente, non lo sembravano «Ma non dire stupidate» rise mio fratello «Giá, stiamo parlando di Harry e Liam, non rinuncerebbero alla figa!» scosse la testa Niall ridendo; lo osservai per un attimo, il modo in cui delle leggere ruge si formavano ai lati della bocca, come i suoi occhi si socchiudevano leggermente e come alzava lievemente il mento.
Scossi la testa riprendendomi, cosa diamine mi era preso?
«E tu Hope?» mi chiesero anzi, Niall mi chiese «Cosa?» domandai, sbattedo le palpebre un paio di volte «Ci sarai anche te domani sera?» disse Louis continuavo a non capire a cosa si riferivano «Dove?» chiesi «Come dove? Non se l'hai chiesto?» stavolta si riferì a Cristian «Me ne sono dimenticato» rise grattandosi la nuca «Visto che papà domani parte ho pensato di fare una festa a casa» continuò guardandomi «Ci sarai?» mi chiese Niall «Io.. È okay» affermai facendo un leggero sorriso «Però camera mia sarà off-limit nessuno entrerà o uscira da li apparte me» decisi, sapevo come funzionavano le feste dei ragazzi qui, e sapevo a cosa servivano le camere.
«Okay okay, nessuno entrerà in camera tua» rise Louis «A memo che tu non lo voglia» terminò sorridendo maliziosamente «Idiota» risi, vidi mio fratello guardarlo molto male, quasi volendolo trucidare, lui lo notò perciò disse «Okay, okay scherzavo!» alzando le mani al petto «Ti conviene» rise Cris, era molto protettivo delle volte, forse anche troppo.
«Oddio ora devo arrivare a dire a papà tutto» dissi allarmata verso Cristian, lui rise «Anche io, mioddio io che ero l'unica speranza della famiglia» ironizzò, lo spintonai leggermente «Ma smettila!» risi «Tutte le speranze ricaderanno sulla piccola Abby ora» rise.
Arrivammo a casa «Siamo a casa!» urlai, facendo ridere mio fratello, trovammo mio padre mettere le cose in tavola «Buon giorno signor Sky» salutò Niall «Salve» disse Louis «Ragazzi chiamatemi pure Marcus» rise, ed io risi mentalmente per la formalità che avevano avuto, diversamente dal solito.
«Dove sta la pulce?» chiesi guardandomi intorno, non era scesa a mio grido d'entrata «Devo andare a prenderla fra un'ora dalla gita» mi spiegò papà, ora capivo.
Gli altri andarono in salotto, ora mi toccava la parte dura.
«Papà devo parlarti» dissi, appoggiando lo zaino sulla sedia, pronta a tirare fuori quel dannato foglietto, lui mugugnò «Mhh... Non mi piace quando mi dici così» scherzò, ma sapevo che era anche serio «Dimmi» si rigirò verso la dispensa, io tirai fuori il foglietto ed incerta dissi «Beh oggi... Mi hanno convocato dal preside» sussurai, torturandomi le mani, mi dava ancora le spalle «Come mai?» il suo tono era cambiato, era più duro «Uhm si è una situazione divertente...» cerca di metterla sul ridere «In pratica a ricreazione stavamo ballando in corrido e non ci siamo accorti che era suonata, un professore si è lamentato e siamo finiti in presidenza» spiegai, si girò verso di me dubbioso «Siamo? Tu e chi?» chiese avvicinandosi «Io e gli altri...» borbottai «Altri? Quegli altri?» indicò il salotto, feci una smorfia insicura, annuendo «Anche tuo fratello?» mi si avvicinò di più, annuii, non mi piaceva dire cose degli altri, ma prima o poi sarebbe venuto a saperlo.
Sospirò «Fammi firmare qui valà» disse prendendo il foglio e firmandolo «Sono felice che tu ti stia facendo degli amici, ma non in questo modo» fece un mezzo sorriso «Non sono loro amica, comunque devo rimanere io venerdì dopo scuola» spiegai, cercando di cambiare discorso «Quindi per alcuni venerdì non vi vedrò» «No, Cris non è in punizione, lui ce l'hai ancora tra i piedi» risi ed anche lui «Spero che non succeda più» disse, non dissi niente perché sapevo che non era possibile, avevo lo sfrenato bisogno di finire nei guai perennemente, anche se in modo involontario.
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I KNOW!
So che non aggiorno da tanto, e mi scuso, ma penso le scuse non bastino ormai, purtroppo la scuola mi tiene davvero molto occupata.
Passiamo al capitolo, abbiamo visto oggi i due protagonisti "addolcirsi" l'uno con l'altro.
Cosa succederà a quella festa?
Continuate a leggere e lo scoprirete!
Al prossimo aggiornamento! (Che spero sia presto)
-The_Psychopath_Panda†

~Blue eyes~Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ