~Capitolo 2 : Tutto nuovo.~

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Si svegliò di soprassalto non appena la sveglia aveva iniziato a suonare «Stupido aggeggio» biascicò prendendo il cellulare dal comodino affianco al letto e spegnendo la sveglia, si sedette sul letto strofinando le mani sugli occhi «Sono ancora qui» sussurò buttando la testa nel cuscino. Sperava di svegliarsi in California, nella sua casa che si affacciava la mare, sperava che la giornata di ieri fosse stata uno dei suoi tanti incubi, ma invece no, era ancora li.

Si alzò a malavoglia e, trascinando i piedi scalzi sulla moquette blu notte, uscì dalla camera dirigendosi in quella della sorellina.

Entrò cercando di non fare rumore, aprì la piccola valigia rosa e tirò fuori alcuni vestiti per la sorella, li appoggiò sul letto e si sedette, le accarezzò la guancia, le ricordava tanto la madre, non ostante non fossero imparentate, aveva gli stessi capelli corvini leggermente mossi, gli stessi occhi verdi, che sembravano smeraldi, gli assomigliava così tanto non ostante fosse adottata.

«Buon giorno piccolina» disse a bassa voce Hope, poco dopo vide Abby aprire gli occhi e grugnire qualcosa di incomprendinile «Ciao» disse praticamentre in un sussurro Abby, sedendosi e striracchiandosi «Lavati i denti e vestiti, quando ritorno voglio trovarti pronta» Disse la ragazza andando verso la porta, vide la sorellina alzarsi e annuire, aprì la porta e uscì.

Trascinò i piedi fino alla valigia, prese un paio di jeans neri strappati sul ginocchio, una camicia lunga a quadri, un paio di Dr. Martens e un cappellino di lana in varie tonalità di grigio. Si lavò i denti e la fiaccia, indossò i vesiti e prese dalla valigia uno zaino, con all'interno un blocco da disegno e un astuccetto con le cose essenziali, prese il cellulare e le cuffie e uscì dalla sua camera, dirigendosi in quella della sorellina. Quando entrò la vide seduta sul letto, la prese in braccio e uscì dalla cameretta «Andiàmo a mangiare nana» disse Hope scendendo le scale.

Poggio lo zaino per terra e si sedette sistemando il cuscino sulla sedia affianco a lei, ne avevano messo uno perchè Abby era così bassa che arrivava a fatica al tavolo. Iniziò a mangiare lo yogurt con fatica, era sempre stato così, lei la mattina non aveva mai fame, non le veniva mai voglia di mangiare a quell'ora, preferiva mangiare poco, come uno yogurt, ma anche mangiando quello le veniva da vomitare.

«Allora ragazzi oggi per voi sarà una giornata impegnativa, per oggi vi porto a scuola io, visto che non sapete la strada, ma da domani inizierete ad andare da soli» disse il padre mentre appoggiava due ciotole nel lavavo. Hope si alzò e andò a buttare il vasetto di yogurt ancora pieno a metà, prese la sorellina in braccio e prese lo zaino «Allora Abby, questo è il tuo ultimo anno di asilo, come ti senti?» chiese lei mentre si avviava verso la porta di casa «Sono agitata, e se non piacessi ai miei compagni?» disse Abby con un espressione al quanto preoccupata «Smettila di farti tutte queste paranoie, te piaci a tutti patata» si aggiunse al loro discorso Cristian, mentre uscivano di casa ed entravano nell'auto.

Guardava fuori dal finestrino, con il sottofondo del padre che parlava con suo fratello, aveva iniziato il discorso spiegandoli dove si trovasse la scuola e l'unica cosa che Hope aveva capito era che doveva andare sempre dritto e poi l'avrebbe riconosciuta, poi aveva continuato con un altro discorso che lei non stava seguendo «Io oggi lavoro il pomeriggio, prendo Abby e poi se riesco vi faccio il pranzo, casomai vi arrangiate. Buon primo giorno di scuola» spiegò il padre, fermando l'auto davanti ad un grande cancello aperto, Hope notò una scritta in ferro battuto "Avalon High School" doveva essere sicuramente il nome della «Imbocca al lupo» augurò Hope alla sorellina uscendo dalla macchina, fece un lieve cenno di saluto al padre e poco dopo vide la macchina sparire tra le strade di Londra.

Prese un lungo sospiro e attraversò quel cancello affianco al fratello, la stavano guardando tutti, se lo sentiva, odiava essere fissata, non poteva vederli, ma li sentiva bisbigliare tra di loro «Fai finta di niente» li sussurò Cristian all'orecchio, appena entrò fece un sospiro, non si era accorta di aver trattenuto il respiro durante quel piccolo tragitto «Dobbiamo trovare la segreteria» disse il fratello guardandosi intorno, subito dopo iniziò anche lei a cercarla, ma vedeva solo porte con scritto "A101,A110,A104" ma la segreteria non la vedeva, la scuola era molto carina, i muri gialli ed affianco ad ogni aula c'erano una decina di armadietti rossi da due, le porte delle classi erano metà di legno e la metà superiore aveva una finestrella che le permettema di vedere da lì alcune aule, in fondo al corridoio c'era un portone rosso, e dedusse che quella fosse la mensa, ad un certo punto vide scritto sopra una porta "Segreteria" «Cris! Vieni qui, l'ho trovata!» disse lei con un po' troppo entusiamo nella voce, prese per mano il fratello e lo condusse davanti alla porta, bussò «Avanti» sentirono e subito dopo entrarono. «Buongiorno» disse Cristian appena entrò «Salve ragazzi, chi siete e cosa ci fate qui?» chiese cordialmente una donna dietro una scrivania, affianco ad essa c'era una porta con scritto "Presidenza" Hope capì che la segreteria doveva essere una specie di sala d'attesa quando si doveva andare dal preside o nel loro caso sapere l'orario e le classi, notò che dietro di lei c'erano delle sedie rosse saldate al pavimento «Siamo Hope e Cristian Sky, dobbiamo sapere l'orario e le classi» rispose suo fratello «Va bene, siete nuovi vero?» disse la donna mentre digitava qualcosa sul computer davanti a lei «Ecco a voi l'orario e le classi. Benvenuti in questa scuola, arrivederci » aggiunse porgendo due foglietti gialli ai ragazzi «Arrivederci» dissero insieme per poi uscire.

~Blue eyes~Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin