Capitolo 63

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A:"Ignazio! Ignazio non andartene!" - e fu così che se ne andò lasciandomi sola,lasciando un vuoto nella casa. Un vuoto dentro me,non riuscivo a sentire più nemmeno il battito del mio cuore. Mi accasciai a terra e iniziai a piangere ed Isabèl mi guardò confusa. Non sentivo nulla dentro me,era come un gelido inverno che spegneva anche l'ultima fiamma che restava. Misi a letto Isabèl mentre io non riuscivo a prendere sonno,come potevo dormire? Mi rimbombavano in testa le parole di Ignazio,mi vergognavo di me stessa,ciò che avevo fatto non aveva giustificazioni. Quanto avrei voluto averlo qui al mio fianco per poterlo stringere forte e non lasciarlo andare più. Guardare per ore quei meravigliosi occhi profondi e trovare quella sicurezza che solo lui sa darmi,baciare quelle meravigliose labbra e addormentarmi tra le sue braccia. Ma questo poteva succedere solo nei miei sogni,ormai era finita,lui non sarebbe tornato da me e se sarei tornata io mi avrebbe respinto senza voltarsi indietro. Come ho fatto a stargli lontana? In questi anni lui continuava ad amarmi mentre io sono riuscita solo ad allontanarlo,perché sono egoista,un'emerita bastarda. Che male avrebbe fatto dirgli di avere una figlia! Doveva essere una gioia per noi. E allora perché non gliel'ho mai voluto dire? Uff,che strazio. Appena riuscii a chiudere gli occhi venni svegliata dalle urla di Isabèl,ma quando mi precipitai nella sua stanza,lei non c'era più.
Mi feci prendere dal panico,mi mancava il respiro,mi girava la testa.
Presi il telefono e chiamai il primo numero che trovai,ovvero Gianluca.
G:"Pronto?"
A:"Gian! Gian.."
G:"Aurora che è successo?"
A:"La bambina! La bam.."
G:"Aurora? Pronto? Pronto!?" - mi lasciai cadere a terra come una piuma e non viddi più niente.

GIANLUCA POV'S
Aurora non rispondeva più al telefono,avevo paura che le fosse accaduto qualcosa. Presi la mia giacca di pelle e uscii di corsa,sicuramente voleva parlarmi della bambina,so di lei grazie a Mary,eravamo sposati da due anni e mezzo ormai. Non ho mai avuto l'occasione di incontrarla ma a quanto mi dicevano gli altri era adorabile. Arrivai a casa di Aurora,bussai ma non rispondeva nessuno. Così con tutta la forza che avevo sfondai la porta e quando entrai la trovai stesa a terra,doveva essere svenuta.
G:"Aurora! Aurora!" - la presi in braccio e la feci sdraiare sul divano,lei si sveglio e iniziò ad agitarsi con le lacrime agli occhi.
A:"Gian! Gian,la bambina è scomparsa,non so come sia successo io non.."
G:"Ehi! Ehi,calma. Sono qui. Adesso chiamo la polizia per far avviare le ricerche"
A:"Non la troveranno! La polizia non trova mai nessuno,vado io"
G:"Ma dove vai tu! Hai la febbre!"
A:"Io..io devo fare qualcosa"
G:"Già,stare a letto,ecco cosa devi fare"
A:"Ma Gianluca,la mia piccola è..è da qualche parte la fuori,ho paura.."
G:"Shh tranquilla. La troveremo,vedrai. È forte,ha preso da sua madre,non si lascerà intimorire" - mi guardò e sorrise singhiozzando. L'unica cosa che potevo darle ora era un abbraccio,mi sentivo impotente quando la vedevo così,incapace di fare niente.
A:"Grazie Gian.."
G:"È il minimo. Adesso chiamo Piero e Mary e li faccio venire,ti faranno compagnia così non ti annoierai a letto sola"
A:"Piero non vuole vedermi..è ancora arrabbiato con me"
G:"Sì certo,se viene a sapere che hai la febbre alta si addolcisce,vedrai".
Arrivò la polizia e gli spiegai cos'era successo mentre Aurora era nel letto,si era calmata un pò,Piero e Mary le facevano compagnia.

AURORA POV'S
M:"Oh tesoro"
Abbracciai Mary che si sedette vicino a me sul letto,avevo la febbre abbastanza alta. Chissà dov'era la mia bambina,cosa stava facendo,se stava bene! Mille domande mi torturavano la mente. Era ancora piccolina,come poteva farcela? Stava piovendo fortissimo e c'era un temporale incredibile. Lei ha paura del temporale...
Piero restava in piedi davanti alla porta,in silenzio con lo sguardo basso,senza dire nulla.
A:"Piero.."
P:"Mh?"
M:"A che pensi?"
P:"A nulla"
M:"Vieni qui dai" - venne vicino a noi e si sedette dall'altro lato dal letto e,con mia grande sorpresa mi strinse a se facendomi poggiare la testa sul suo petto.
M:"Io vado da Gian a vedere come stanno le cose"
P:"Mi dispiace"
A:"S-sei imprevedibile"
P:"E tu scotti davvero tanto!"
A:"Non è niente,solo un pò di febbre. Con questo tempo poi"
P:"Andiamo,non sei mai stata così male. In 20 anni ti è venuta al massimo ogni tre anni! Ti sei rammollita signorina"
A:"Mh fa nulla"
P:"Scusa,adesso vengo" - erano tutti distratti e alla prima occasione uscii di soppiatto di casa. Quell'aria mi stava soffocando,non ne potevo piu. Rimasi per strada,sotto la pioggia e in pochi secondi ero bagnata dalla testa ai piedi. Cercai di farmi venire qualcosa in mente ma la prima cosa che pensai fu Ignazio. Era un pò pazzo da parte mia credere che mi avrebbe aiutata ma era anche sua figlia,almeno un pò gli sarebbe importato. E poi suo padre era uno importante e di conseguenza anche lui,qualcuno lo avrebbe ascoltato.
Andai di corsa alla sua villetta e bussai molto forte ma niente. Notai che aprì leggermente la tenda della finestra ma appena vide che ero io la chiuse di nuovo. Mi lasciò lì,sotto la pioggia,con la febbre,per almeno due ore. Dopodiché sono svenuta nuovamente davanti alla sua porta,le mie forze erano al limite ormai. Appena mi svegliai mi trovai in una camera enorme,in un letto altrettanto enorme e quando mi girai a destra vidi Ignazio in piedi davanti alla finestra con la testa fra le mani. Mi sentì sospirare e si girò di scatto.
I:"Tu..TU SEI MATTA! MA COME TI SALTA IN MENTE?! HAI LA FEBBRE ED ESCI COSI,SOTTO LA PIOGGIA!?"
A:"Ignazio.."
I:"NO ADESSO MI FAI PARLARE!"
A:"Ignà la.."
I:"Ma guardati! Sei pallidissima! Mancava poco e finivi all'ospedale!" Adesso dimmi,perché sei qua?"
A:"Ignà..hanno rapito la bambina."
Alzò lentamente lo sguardo e dopo aver formulato bene ciò che avevo detto,venne verso me e mi strinse forte..finalmente..
I:"Scusa.."
A:"No..scusami tu"
I:"Adesso stai tranquilla,la bambina tornerà a casa. Non è più tempo di giocare ora,iniziamo a fare sul serio. Chiunque abbia preso la bambina finirà male,molto molto male".

||L'AMORE PORTA GUAI||Where stories live. Discover now