§ Dannati Incontri - Revisionato §

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Il vento gli scompigliava i capelli, riusciva a scorgere Hogwarts che si stagliava imponente: prati verdi brillavano illuminati dal sole pomeridiano.

Draco era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse di essere arrivato. La moto rombava: molti ragazzi si sporsero dalle finestre per vedere la sorgente di quel ruggito. Lasciò la moto vicino al portone, poi si avviò per il castello. Appena nell'atrio si fermò un attimo: quanti ricordi, uno più doloroso dell'altro. In quel momento vide la McGranitt scendere le scale.

«Salve professoressa! Può spiegarmi il perché di tutta questa situazione?»

«Oh Malfoy!- lo guardò sorridendo -Non potevo aspettarmi Auror migliore, mi segua. Gli spiegherò tutto nel mio ufficio!»

La campanella suonò e i ragazzi si riversarono nei corridoi per vedere il nuovo arrivato. Molte ragazze lo guardavano meravigliate e qualcuna lanciò qualche gridolino. La McGranitt accelerò il passo. Salirono nel suo ufficio.

«Allora Malfoy prima di tutto ben tornato! Secondo lei è qua per cercare di scoprire perché e dove sono finiti gli oggetti speciali di cui ho parlato a Potter! Terzo per evitare troppa curiosità dagli alunni prenderà la parte di apprendista come insegnante e siccome non siamo un hotel andrà a vivere con un nostro insegnante.»

«Si tutto molto interessante... Ma perché avete chiesto un Auror?! Non sono scomparsi degli alunni, solo qualche stupido oggetto!!!»

«Bhe quegli "stupidi" oggetti sono strumenti pericolosi nelle mani sbagliate! Comunque dopo cena gli farò conoscere l'insegnante. Adesso se vuole può fare un giro per la scuola ma stia alla larga dalle aule! Ah! Già che c'è... »

Dal cassetto tirò fuori dei vecchi abiti e glieli lanciò.

«... Indossi questi. È vestito da babbano. Troppo appariscente!»

Draco prese gli abiti e uscì salutando. "Adesso dove mi cambio?" Ma prima di poter pensare ad altro sentì dei passi veloci. Si nascose. Una giovane maga teneva per il colletto del mantello un ragazzino: sembrava infuriata mentre il ragazzino sembrava spaventato a morte. Il mantello le svolazzava frenetico e i capelli le ricadevano sul volto alterato. "Wow! Speriamo sia lei l'insegnante con cui devo stare!" Penso meravigliato dalla bellezza terrorizzante di quella donna. La strega sparì nell'ufficio della McGranitt. Draco, dopo essersi ripreso dalla vista, con un colpo di bacchetta si cambiò gli abiti: "pop". Un lungo e logoro mantello color marrone gli ricoprì le spalle, sotto un abito altrettanto logoro. "Mi sa che devo dargli qualche ritocchino" Con un secondo colpo di bacchetta sistemò il tutto: il mantello divenne nero e di seta lucida, l'abito divenne nero e tornò al suo splendore originale e per finire aggiunse un colletto più alto. Ciò gli dava un'aria di potenza e solennità.

Per tutto il pomeriggio girò a vuoto tra i corridoi. Si ritrovò a fissare la porta che conduceva al dormitorio dei Serpeverde. Una fitta lo pervase: per lui era solo tutto un immenso dolore. Si sentì fissati e si girò di scatto. Non c'era nessuno.

Arrivò l'ora di cena e Draco non sapeva dove doveva sedersi. Molti studenti lo fissavano: era impossibile per lui passare inosservato.

«Scusi professoressa...»

McGranitt sussultò.

«Oh Malofy! Vada pure a sedersi al posto di Hagrid. Temo che per stasera non tornerà »

«Ok...»

Draco di accomodò al posto di Hagrid. Si sentiva degli occhi addosso. Gli stessi che aveva sentito davanti alla porta dei Serpeverde. Si girò verso gli alunni ma nessuno lo fissava più, si rigirò e incontrò un paio di occhi color nocciola che scrutavano la sala. Era ancora quella giovane strega. "Chissà come si chiama" Draco era così immerso nei suoi pensieri che sbocconcellò solo un po' di pane. La cena finì rapidamente e mentre gli alunni scivolavano fuori dalla Sala Grande la preside McGranitt lo chiamò. La giovane strega era affiancata a quest'ultima.

«Venga Malfoy!»

La strega impallidì di colpo e gli occhi le si dilatarono di stupore.

«Eccomi professoressa »

«Allora Malfoy penso che lei già conosca la nostra insegnante di Difesa contro le Arti Oscure... »

Fece un largo sorriso. Draco non riusciva a capire che cosa intendesse la preside. Poi un lampo: quel viso, quegli occhi.

«Granger...»

Draco non proferì altra parola. I due si fissarono con profondo disgusto.

«Malfoy... Chi non muore si rivede, eh?» Disse Hermione sollevando un sopracciglio sarcastica.

«Signorina Granger un po' più di grazia! Non sia scortese. Allora Malfoy lei dovrà stare a stretto contatto con Granger sia per le ricerche che per camuffarsi al meglio. »

«SCHERZA?!? Io con questa mezzosangue non ci sto!!!»

«COME OSA PROFERIRE ANCORA CERTE PAROLE?!? SI VERGOGNI!!! LEI STARÀ CON LA SIGNORINA GRANGER FINCHÉ TUTTO QUESTO NON SARÀ FINITO!! E NON UN'ALTRA PAROLA!!!»

McGranitt se ne andò alquanto infuriata. La faccia disgustata di Hermione era stata sostituita da una maschera di puro odio.

«Malfoy... Io mi sposto sempre smaterializzandomi, auindi adattati.»

«Tranquilla mezzosangue ho i miei mezzi.»

«Bene! Allora ci vediamo a casa »

Con un leggero Pop scomparve. "Santo Salazar! Ma quella dove abita?!" Un infuriato Draco si allontanò a grandi passi, diretto alla sua moto e verso una meta sconosciuta.

Sera people! Scusate il super ritardo per il terzo capitolo ma la scuola mi sta ammazzando!!! Godetevi il terzo capitolo!!

"The Sky Seen From The Moon" |Dramione|Where stories live. Discover now