Logan

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Che io sia dannato assieme alla mia passione per i cani.
Sembrava una così amabile creatura...e invece era un bestione alto quanto un palo della luce, pronto a sbranarci in tre bocconi.
Uno per testa.
Ellie mi lanciò un'occhiata che lasciava ben poco all'immaginazione...sembrava volesse sputarmi in un occhio.
Alex era entusiasta di avere una buona scusa per tirar fuori le armi ma la sua espressione scocciata mi fece realizzare quale fosse la sua considerazione nei miei confronti: un deficiente che insegue i cuccioli.
Forse aveva ragione? Lo ero?
Con un sospiro cercai di concentrarmi sul luogo facendo scivolare lo sguardo sugli elementi che ci circondavano, analizzandoli.
Gli alberi non davano una possibilità di usufruir loro in qualche modo e così nemmeno i cespugli.
Cespugli...focalizzai la mia attenzione su dei piccoli frutti rotondi di un colore biancastro, tendente al verde: vischio.
Conoscevo quella pianta grazie ad una ricerca fatta l'anno prima per puro svago.
Persino io mi sarei scritto "Secchione" in fronte in quel momento.
Ma ne andavo fiero.
Avremmo potuto far ingerire a Cerbero quel puro veleno fatto a bacca: per un cane morderne anche uno solo equivaleva a inghiottire un litro di cicuta.
Morte certa.
- "Giuro che riesco a vedere il tuo cervello fumare..." mi sussurrò Dianna facendosi piccola dietro di me mentre gli altri erano già partiti all'attacco.
Ellie cercava invece di dominare la bestia in tutti modi, ottenendo un pessimo risultato.
Annuendo avvicinai a me la mia amica così da poterle spiegare il piano.
- "Sei un genio! Vado a recuperarne il più possibile senza farmi vedere da quel...coso" disse rabbrividendo.
Il disgusto lasciò spazio a un grosso sorriso sulle sue labbra dandomi un abbraccio veloce e si immerse nell'oscurità del bosco, scomparendo dalla nostra visuale.
Mi avvicinai ai miei amici che prontamente evitavano le fauci di Cerbero; Alex era riuscita a montarlo su una delle teste ma, dal colorito che avevano preso le sue guance, capii che non fosse una passeggiata reggersi mentre la bestia continuava ad agitarsi e a balzare in ogni punto possibile.
Decisi di piantare la spada nella zampa del cane, per distrarlo. Questo cominciò immediatamente una delle teste ululò lamentandosi, scaraventando Alex a terra.
- "Bel lavoro!" sbraitò lei facendomi indietreggiare.
Giuro che in quel momento era più spaventosa della creatura gigantesca dietro di lei.
Mordendomi il labbro, e recuperando del coraggio, la presi per le spalle, costringendola a guardarmi negli occhi.
- "Ho un piano, devi ascoltarmi." provai a spiegarle con un tono calmo, ma non voleva darmi retta.
Alex recuperò le sue armi -al plurale, non aveva un solo coltello, una sola fiocina o altro...ne aveva molteplici e solo gli dei sanno dove cavolo le tenesse- e si allontanò da quel campo di battaglia, tornando all'interno del locale.
Cercai inutilmente di ignorare quel comportamento ingiustificato.
Dianna tornò con quantità esagerata di vischio e dei rametti impigliati tra i capelli; il suo fidarsi ciecamente di me, mi risollevò il morale.
- "Bravissima." mormorai alzando un angolo della bocca in qualcosa più simile possibile ad un sorriso che lei ricambiò immediatamente.
Recuperai tre fazzoletti dal mio zaino e raggruppai al loro interno una quantità di vischio tale da stendere quell'animale.
Delle vere e proprie bombe a prova di cane.
Mi arrampicai su un masso che si trovava davanti al nemico, così da averlo circa alla mia altezza.
- "Fategli aprire le bocche!" urlai per farmi sentire dai miei amici che mi fissarono sbigottiti a quella richiesta.
- "Il problema è tenerlo fermo..." mormorò Ellie che con un balzo salì sulla groppa del mostro, tirandolo per le orecchie così da costringerlo ad aprire le fauci "Muoviti!" esclamò affannata.
Lanciai la palla di vischio nella prima bocca e velocemente ripetemmo le nostre azioni per le altre due.
Ci allontanammo da Cerbero non appena ingurgitò l'intruglio, la scena non fu delle migliori: cominciò a perdere un liquido scuro dalle bocche, contorcendosi a terra.
Nell'arco di qualche minuto smise di mugolare disperato, lasciandoci soli in un silenzio assordante.
- "Non capisco..." sussurrò con un filo di voce Ellie, evidentemente disturbata dalla scena appena conclusa "Cerbero non attacca mai i figli di Ade...è pacifico" continuò stringendosi a Kendall.
Decisi di non puntualizzare ricordando che nei miti le sorti delle persone che si ritrovarono ad affrontare la creatura non erano mai pacifiche.
Ci unimmo in un abbraccio, lieti di essere ancora interi e ci dirigemmo verso il bar per ricongiungerci con Alex.

- "Sei stato brillante!" commentò James sedendosi accanto alla mia ragazza.
Non feci in tempo a rispondere che questa scoppiò in una risata irritante, scuotendo la testa.
- "E' stato lui a cacciarci dritti in quel casino, sarebbe stato meglio se avesse acceso prima il suo cervellino." disse secca, senza un minimo di risentimento nella sua voce.
Deglutendo strinsi i bordi del tavolo talmente forte che le mie mani divennero bianche per lo sforzo.
Ringraziai gli dei per darmi tutta quella pazienza e Pandora per non aver fatto scappare anche la speranza dal suo vaso.

Ero dannatamente stufo.

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⏰ Last updated: Mar 18, 2016 ⏰

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