Una scelta dolorosa - Axel

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È passato un mese dalla mia decisione di rimanere in Giappone, l'inazuma Japan ha battuto il Qatar e la Neo Japan accedendo di diritto alla finale del girone Asiatico, ora dobbiamo battere i Fire Dragons, dalla Korea, ma sono sicura che ce la faremo.
Mi dirigo in mensa con aria distratta, stanotte ho fatto un sogno su mia sorella Amelyn, un ricordo di quando avevamo solo tre anni, nel sogno io e lei giocavamo allegramente a calcio, ma con noi c'era un bambino identico a noi, solo che non mi ricordo chi fosse.
Ad aspettarmi c'è sempre Caleb che quando mi vede fa un lieve sorriso, per lui è gia tanto, noto che questa volta c'è anche Jude.
"Buongiorno" dico sbadigliando.
"Buongiorno Eve!" esclama Jude sorridendo.
"Che faccia da pesce lesso!" esclama Caleb ridendo.
"Caleb Ananas Stonewall, se ti prendo sei morto!" esclamo divertita.
"Ananas a chi?" domanda facendo il finto offeso.
"A te, Ananas!" dico divertita, in tutto questo Jude ci guarda con una faccia strana.
"Piccola insolente!" esclama Caleb abbracciandomi.
"Aiuto, mi ha catturato!" esclamo ridendo.
"Ora vedi" dice iniziando a farmi il solletico, rido come una matta.
"Caleb basta!" esclamo con le lacrime agli occhi.
"Caleb mollala!" esclama Jude nervoso, lo guardiamo straniti.
"Che vuoi moscone?" esclama Caleb serio.
"Non pensi di starle troppo appiccicato?" domanda Jude arrabbiato.
"Intendi così?" dice Caleb stringendomi a se e dandomi un bacio sulla guancia.
"Non provocarmi!" esclama Jude alzandosi dalla sedia.
"Allora fatti i fatti tuoi" dice Caleb seccato.
"Ora basta!" esclamo per poi andarmene dalla mensa.
Tra Caleb e Jude ancora non scorre buon sangue, almeno Axel ha iniziato a tollerarlo e il resto della squadra sta iniziando ad accettarlo, ma Jude no, così ogni volta che Caleb mi tocca si incavola.
Vado in camera e metto alcune delle mie cose in una piccola valigia, in questo fine settimana io e Axel torneremo a casa, ci staremo due giorni.
"Eve, sei pronta?" domanda Axel entrando nella mia stanza.
"Certo" esclamo prendendo la mia valigia.
Salutiamo tutti e poi ci incamminiamo verso casa nostra, non vedo l'ora di vedere Julia.
"Sono contento di passare due giorni solo con te e Julia" dice Axel sorridendo.
"Anche a me fa piacere" dico sincera.
"Poi non ci saranno Caleb e Jude che ti fanno la corte" dice serio.
"Non mi fanno la corte! sono miei amici!" dico rossa.
"Sorellina, sei proprio ottusa!" esclama divertito.
"Non è vero!" dico facendo la finta offesa.
"Comunque se ti mettono le mani addosso sono morti" dice tornato serio.
"Che fratello geloso!" esclamo divertita.
"Non prendermi in giro!" esclama rosso il bomber di fuoco.
"Ma no! anzi mi fa piacere!" dico abbracciandolo.
Arriviamo a casa e veniamo accolti da una Julia super felice di vederci.
"Fratelloni!" esclama correndoci incontro.
"Julia!" esclamiamo io e Axel all'unisono.
"Mi siete mancati!" esclama abbracciandoci.
"Anche tu ci sei mancata!" dico sincera.
"Giochiamo?" domanda facendo gli occhioni dolci.
"Va bene, non so dirti di no" dice Axel prendendola in braccio.
"Cosa vuoi fare?" dico dolcemente rivolta alla bambina.
"Voglio giocare a calcio!" esclama entusiasta.
"Allora andiamo in giardino!" dice Axel prendendola per mano.
Passiamo la mattinata a fare passaggi e dribbling.
"Julia sei bravissima!" esclamo passandole il pallone.
"Ho preso dal fratellone!" dice entusiasta.
"Ne sono sicura" dico sorridendo.
"Eve, dopo ti va di fare du passaggi solo io e te?" domanda Axel guardandomi.
"Ehm, va bene..." dico poco convinta.
Così dopo pranzo, mentre Julia è a fare il pisolino torniamo in giardino.
"Guardandoti noto che hai un certo talento" dice serio.
"Eh? no, figuriamoci..." rispondo sorridendo.
"Sei sicura di saper fare solo passaggi e dribbling come dici tu?" mi domanda guardandomi.
"Certo..." dico mentendo.
"Dai tuoi movimenti non sembra" dice serio.
"Davvero, so fare solo questo" insisto io.
Ancora non me la sento di dirgli che ho una super tecnica d'attacco e che non gioco a causa della mia timidezza, proprio non me la sento, anche perchè dovrei raccontargli il fatto che mi ha portato a questo punto.
Veniamo raggiunti dal Signor Blaze che dice ad Axel di voler parlare da solo con lui, così vanno nel suo studio, io li aspetto in giardino.
Dopo circa una ventina di minuti vedo Axel arrivare con una faccia davvero abbattuta.
"Axel, che succede?" domando preoccupata.
"Niente..." dice lui senza guardarmi.
"Non mentire... sai che puoi dirmi tutto..." dico guardandolo.
"Ha detto che devo smettere di giocare a calcio" dice triste.
"Cosa?? è assurdo!" esclamo sconvolta, Axel ama il calcio, non può smettere.
"Non è tutto, vuole che io vada in Germania a studiare medicina" dice serio.
"No, non succederà, lo convinceremo a cambiare idea!" esclamo guardandolo in quei suoi occhi scuri e profondi.
"È inutile, lui odia il calcio, da quando mia madre è morta il suo cuore si è indurito..." dice triste.
"Axel, fratellone, non permetterò che ti venga tolta la cosa che più ti rende felice, tu continuerai a giocare a calcio, mentre io e Julia continueremo a sostenerti, è una promessa!" esclamo abbracciandolo.
"Grazie Eve, sei una sorella straordinaria..." dice ricambiando l'abbraccio.
Durante il pomeriggio Axel e Julia vanno al parco giochi, io con una scusa sono rimasta a casa, ma l'ho fatto solo per poter parlare col signor Blaze.
"Avanti" dice avendo sentito bussare, entro e lui mi guarda.
"Evelyn, hai bisogno di qualcosa?" dice con aria molto seria.
"Ho bisogno di parlarti di Axel..." dico nervosa.
"Non c'è nulla da dire" risponde lui.
"Almeno ascoltami..." dico implorante.
"Va bene, ma che sia una cosa breve" dice impassibile.
"Io ti prego di non togliere ad Axel il calcio... lui ama questo sport, lo rende davvero felice! Sa, ha davvero un grande talento, è un attaccante straordinario, senza il calcio finirebbe per cadere nel baratro della tristezza, lui ha gia sofferto tanto, ti prego di pensarci!" esclamo con le lacrime agli occhi, lui cambia espressione ma mi congeda senza dire nulla.
Il fine settimana è finito e siamo tornati al ritiro, Axel è molto triste e pensieroso, in campo non si impegna come sempre, sta cercando di creare una tecnica combinata con Austin ma con scarsi risultati, la cosa non passa inosservata e io sono molto preoccupata.
"Tu sai cos'ha?" mi domanda Mark preoccupato.
"No" dico mentendo, non posso dirgli nulla, se vorrà sarà Axel a farlo.
Non posso vederlo in quello stato, devo fare qualcosa, ha bisogno di distrarsi, così organizzo un pomeriggio all'acquario con lui e Julia.
"Ax!" esclamo andando verso di lui.
"Eve!" esclama lui guardandomi.
"Senti, domani pomeriggio io e Julia andiamo all'acquario, vieni con noi?" domando sorridendo.
"Verrei volentieri, ma ho gli allenamenti" dice lui serio.
"Va pure!" esclama Mark sorridendo, gli ho spiegato in privato che ho organizzato questa uscita per tirargli su il morale e mi sta aiutando.
"Va bene" dice facendo un lieve sorriso.
"Evviva!" esclamo felice.
Il pomeriggio seguente come stabilito andiamo tutti e tre all'acquario, Julia è davvero entusiasta.
"Che bello! vado all'acquario con i miei fratelloni!" esclama facendoci sorridere.
"Guarda, questo pesce assomiglia ad Axel!" esclamo indicando un pesce con delle pinne sulla testa che ricordano i suoi capelli.
"È vero!" esclama Julia divertita.
"Se per questo ci sei anche tu Eve!" esclama Axel indicando un pesce tutto rosso, scoppiamo tutti a ridere.
Axel si sta rilassando, lo sapevo che distrarsi gli avrebbe fatto bene.
Usciti dall'Acquario andiamo a mangiare il gelato.
"Sai Eve, ho raccontato tutto a Mark" mi spiega il biondo serio.
"Hai fatto bene, in fondo è uno dei tuoi migliori amici" dico sorridendo.
"Gia, in questi giorni ho pensato molto e ho preso una decisione" risponde poi.
"Che decisione?" domando curiosa.
"Ho deciso di chiedere a papà di farmi giocare almeno la finale e gli ho chiesto di venire a vederla" dice guardandomi.
"È un idea geniale! vedendoti capirà che tu sei fatto per giocare a calcio!" esclamo felice.
"Lo spero..." mormora il biondo.
"Vedrai che si sistemerà tutto" dico per rassicurarlo.
"Grazie di tutto Eve... l'ho capito che stai cercando di tirarmi su il morale, sei fantastica" dice sorridendo.
"Non devi ringraziarmi, ti voglio bene e non voglio che tu sia triste" dico sincera.
Ci stringiamo in un forte abbraccio a cui si aggiunge anche la piccola Julia.
Il giorno seguente lo vedo più carico, infatti quando l'allenatore Travis decide di far allenare la squadra nel fango è il primo ad entrarci, grazie a lui poi tutti si sono decisi ad allenarsi senza fare troppe domande, sono fiera di lui.
Sono sicura che andrà tutto bene, guardandolo sicuramente capirà che Axel senza calcio non può vivere.

*ANGOLO DELL'AUTRICE*
Lo so che ho aggiornato questa storia solo ieri, ma mi sta prendendo tanto! *-*
In questo capitolo mi sono concentrata sul legame tra Evelyn, Axel e Julia, spero che vi piaccia! :3
Lady Stonewall.

 Sei La Mia Condanna E La Mia Salvezza♥Where stories live. Discover now