Capitolo 9

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James.

"Non ho ben chiaro il motivo per cui sei qui"
"Per Jodie, solo e soltanto per lei"
Appoggio le due tazze piene di caffè americano sul tavolo e annuisco lievemente. "Cos'è successo?"
"Niente, non ti preoccupare, ma credo che lei ti ami ancora"
"Non dire idiozie Sean, c'ero io a Brighton e non tu... Ho visto come sorrideva alle battute di Richard e ho visto anche come stringeva la sua mano ogni volta che salivano o scendevano dall'ascensore... Perciò non venirmi a dire una stronzata del genere, perché io non ti credo"
Gira il cucchiaino nel caffè fissandolo. "Io invece non credo a te... Credo che a parlare è il James arrabbiato con il mondo intero per non essere riuscito a riconquistare mia sorella e non il James innamorato pazzo di lei"
"Ti correggo: ero innamorato..."
"Lo sei ancora..."
Rido nervosamente. "Cosa vuoi saperne dell'amore? Hai messo incinta l'ultima persona al mondo che potresti mai amare e tra meno di due settimane ti sposerai con lei... Perciò te lo chiedo per favore, non venire a farmi prediche su un argomento che per te non esiste più da anni"
"Forse hai ragione, ma ricordati che la felicità di mia sorella è tutto per me e se sono qui a farti prediche è solo ed esclusivamente perché voglio vederla di nuovo sorridere e con sorridere intendo sorrisi veri, sinceri, puri e non forzati come quelli che fa ultimamente con Richard..."
"E allora per quale diamine di motivo sta con lui se non è felice?"
Alza le spalle sorridendo. "Non l'hai ancora capito? Ti credevo più intelligente James"
"Sean..."
"D'accordo. D'accordo... Ha cercato la persona più vicina a te, tutto qui"
Corrugo la fronte. "Temo proprio che abbia fatto un errore... Richard è tutt'altro che vicino a me"
"Sai benissimo cosa intendo... Stessa compagnia, quasi lo stesso passato, Lexi, Brighton... Sono tutte cose che in un certo senso la fanno sentire protetta o meglio... La fanno sentire legata a te, di nuovo" si alza in piedi appoggiando un foglio piegato in due davanti a me. "E se non mi credi sul fatto che lei ti ama ancora, leggi questo e vedrai che cambierai idea... L'ho trovato questa mattina in mezzo alle pagine di un libro e quando l'ho letto, beh, ho sentito quasi il cuore fermarsi" sospira profondamente avvicinandosi alla porta d'ingresso. "Ah... Un'ultima cosa... Tra due settimane sarei felice di averti tra gli invitati del mio matrimonio, in fin dei conti tu fai ancora parte della famiglia"
Apro il foglio ignorando Sean e non appena leggo le prime parole, capisco in pieno la sensazione che ha provato lui nel leggerle.

"Odio saltar fuori dal nulla quando non sono stata invitata, ma non potevo stare lontana.
Ho saputo che ti sei sistemato e che finalmente hai realizzato i tuoi sogni... So che il tempo non si può far tornare indietro, ma mi chiedevo se dopo tutto ciò che abbiamo passato, volessi incontrarmi per parlare di quello che è successo e magari, guardandoci un'altra volta negli occhi potremmo forse capire che tra di noi non può finire così.
Dicono che il tempo dovrebbe guarire, ma io credo di non essere guarita un granché.
Mi capita spesso di sedermi in riva al laghetto di Hyde Park o in cima alla collina di Primrose Hill a sognare ad occhi aperti ciò che eravamo.
Ricordo ancora quando mi dicevi A volte è dura amore, l'amore fa male... E avevi ragione, l'amore fa dannatamente male.
Ho provato in tutti i modi ad odiarti, ma non ci riesco nemmeno se mi sforzo perché tu James, resterai per sempre quell'amore che non andrà mai via, quell'amore che ti entra dentro e che a fatica dimentichi o quell'amore che nonostante tutto, una parte di te continuerà ad amare.
Mi hai chiesto di dimenticarti, ci ho provato, è vero, ma senza successo... Ho provato anche ad eliminarti definitivamente dalla mia vita, ma a quanto pare, ovunque andrò, tu sarai parte di me...
Per sempre"

Torturo il labbro sotto con i denti girando e rigirando la lettera tra le mani.
Non sono lei ha passato le giornate seduta a Primrose Hill a fissare London Eye in lontananza ricordano ciò che eravamo, anch'io l'ho fatto e se devo essere onesto, quando sento la sua mancanza, ogni tanto ci torno ancora con la speranza di trovarla lì, seduta con il suo thermos pieno di caffè e la coperta scozzese in pile attorno alle spalle che fissa quasi incredula il tramonto sulla nostra città, su Londra.
Se io sarò per sempre parte di lei, beh, lei sarà per sempre parte di me.

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