Capitolo 2

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Io e Hilari passammo un po' di tempo a parlare e scoprii che suonava il pianoforte e il violino poi seguiva il corso di canto corale e anche il corso di teatro.
Hilari aveva un anno più di me e stava in questo college da due anni ormai.
"Ora vado a vedere i vari corsi" le dissi andando verso la scirvania che fino ad allora avevo completamente ignorato.
Sulla scrivania,come detto dalla signora in segreteria,vi era l'orario dei vari corsi.
I corsi che si potevano scegliere erano infiniti!
Guardai subito quello di pianoforte:Lunedì,mercoledì,venerdì dalle 9:20-11:20.Bene,nessun problema.
Ora dovevo trovarmi qualche altro corso da fare.
Lessi velocemente la lista e fra tutti me ne piacquero davvero molti:canto pop, musica jazz,recitazione,musical,lezioni di violoncello,tecnologie musicali...
Alla fine optai per canto pop,musical e recitazione.
Quindi,ricapitolando:
Martedì,Giovedì 11:20-13:20 recitazione;
Lunedì,Mercoledì,Venerdì 11:20-12:20 musical;
Martedì,Giovedì 14:20-15:20 canto pop.

Bene,mi sembra che la settimana sia abbastanza piena.
"Bene!Ho finito di scegliere i corsi!"
"Cosa hai scelto?" Passai il foglio a Hilari.Lo lesse e fece un gran sorriso.
"Abbiamo recitazione insieme"
"Siiii" dissi saltandole addosso.

Ormai si erano fatte le sei di sera così Hilari decise di farmi da guida.
Mi fece vedere i vari corridoi dei dormitori delle ragazze e dei bagni.
Poi passammo dalla segreteria dove consegnai il mio foglio alla donna di oggi ed infine mi fece vedere l'area dei ragazzi.
"Non ti conviene venire spesso qui.." disse Hilari riferendosi ai corridoi dei ragazzi.
"Perché?" Chiesi io stupidamente.
"Perché penseranno che tu sia una poco di buono. Ma sopratutto stai alla larga da Giovanni." Disse lei seria.
"Chi diavolo è Giovanni?" Chiesi.
"Ma come,già ti sei scordata di me?" Quella voce era familiare..
Mi voltai verso il corridoio D e vidi il ragazzo che mi aveva parlato dei corridoi.
"Ah!!Sei tu Giovanni!Sei il tizio del muro giusto?"
"Giusto" mi fece eco lui.
Hilari mi guardava sbigottita.
"Vi conoscete?"
"Ho dato un calcio al muro della sua camera perché non trovavo il corridoio giusto e lui mi ha aiutata" dissi spiegando la situazione.
"Non ti fidare di lui.È un puttaniere" disse Hilari senza giri di parole.
"Non preoccuparti,sono fidanzata." Dissi rassicurandola del fatto che non sarei cascata ai suoi piedi tanto facilmente.
Giovanni fece un ghigno.Quel fottutissimo ghigno uguale a Genn.
Genn!Non mi aveva ancora chiamato!
"Scusate ma ora devo andare a telefonare.Hilari,vado in camera,vuoi venire?"
"No grazie,inizio ad avviarmi per la cena"
"Cena?Di già?"Chiesi un po' perplessa.Insomma,erano solo le 18:30!
"Non sei abituata ai ritmi inglesi vero?" Disse Giovanni avvicinandosi.
"Vedrai che ti ci abituerai presto" disse facendomi l'occhiolino e andandosene in mensa.
"Che pallone gonfiato" dissi più a me che a Hilari.

La mia amica mi accompagnò alla mensa che era sempre nel nostro edificio e si trovava nella stanza più grande perché vi dovevano entrare tutti gli studenti,anche quelli degli altri edifici.

Io e Hilari andammo a prendere la cena;io presi del riso in bianco mentre Hilari solo una misera insalata.
"Ma tu mangi solo quello?" Chiesi incredula.Se Genn e Alex l'avessero vista si sarebbero messi ad urlarle contro.
"Si.Perché?"
"Perché è poco per definirsi cena!"

Ci sedemmo ad un tavolo libero e iniziammo a parlare.
Poco dopo ci raggiunsero degli amici di Hilari.
Una ragazza con i capelli lunghi e castani,portava gli occhiali e si chiamava Gaia.
L'altro era un ragazzo alto e secco con i capelli biondo cenere e si chiamava Mark.
I due erano molto simpatici e scoprii che avrei fatto teatro con Gaia e musical con Mark,sarebbe stato divertente.

Dopo un po' congedai i miei amici e me ne tornai verso la mia camera.
Ovviamente mi persi e mi ritrovai ancora una volta nel corridoio D.
"Certo che questo corridoio ti piace proprio eh ragazzina"
Mi voltai verso Giovanni che mi guardava con fare divetito.
"Senti, vattene e ciao" dissi provando a superarlo ma mi afferrò per un braccio.
"Non mi piacciono le ragazzine scontrose "
"E sti cazzi?" Dissi strattonando il braccio per farmi lasciare.
Lui continuava a guardarmi con fare divertito e questa cosa mi mandava sui nervi!
Mi strattonó per il braccio e io persi l'equilibrio.Finii addosso al suo petto mentre lui se la rideva come uno scemo.
"Ti dispicerebbe lasciarmi in pace?" Chiesi scocciata da questa cosa.
"Si. " disse semplicemente e poi mi baciò.
Le sue labbra sapevano di schifo,letteralmente.
Provò a schiudermi la bocca mordendomi il labbro inferiore e quando ci riuscì ci si fiondò con la sua lingua.
Mi ero scocciata di questa situazione così feci finta di ricambiare il bacio e,quando mi lasciò il braccio, gli tirai uno schiaffo e gli diedi un calcio su uno stinco.
Lui si staccò e io sorrisi soddisfatta.
"Non ci provare mai più" dissi guardandolo malissimo.
"Te ne pentirai ragazzina"Disse con aria di sfida.
Io me ne andai e gli urlai.
"Ho un nome, mi chiamo Sofia."

Una volta trovato il corridoio giusto, me ne andai in stanza e decisi di chiamare Alex.

"Alex!"

"Ehi sofi,come va?"

"Senti,siccome ti devo parlare, ti va se ci vediamo su Skype?"

"Certo,tanto io sono a casa"

"Bene, allora a dopo."

Attaccai e mi fiondai sul computer.
Una volta acceso,chiamai Alex su Skype.
Appena comparse la sua faccia pucciosa il mio viso si illuminò e anche il suo.
Erano passate solo alcune ore e già mi mancava da morire...Genn invece era scomparso e questo non pometteva nulla di buono.
"Allora,com'è questo college?"
"Il college per ora è davvero molto bello!Ho fatto anche amicizia con la mia compagna di stanza, è una potterhead"
"Ah,capisco!" Disse ridendo.Cazzo quanto mi era mancata la sua risata.
"Alex, dove è Genn?" Alex si fece serio e non mi rispose.
"Capisco...quindi, per lui è finita..giusto?"

||Last Part||《Urban Strangers》Where stories live. Discover now