Capitolo 15

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Passammo la mattinata così: a suonare e a cantare.
Era stato molto divertente sopratutto perché il ragazzo aveva una voce davvero bella ed era come se la conoscessi già.

"Posso sapere perché hai la mia chitarra?"
Gli chiesi ad un certo punto.
"Oh si, scusa. Volevo vedere se ti ricordavo di avermela prestata ma..evidentemente no."
Aveva una faccia distrutta.
Era come se lo stesso spezzando ma non avessi modo di fermare quella tortura.
"Mi dispiace che non riesco a ricordarmi.."
"Non importa, quando tornerai a casa sarà tutto più semplice"
Poi che dirlo an me sembrava che lo stesse dicendo a se stesso.

Ad un etto punto alzò lo sguardo verso di me e un brivido mi percorse per tutta la spina dorsale.
"Ho un'idea!Tu va se ti faccio sentire una canzone oggi pomeriggio?È ce ho bisogno di Alex per cantarla."
"M-ma certo!"
Un sorriso mi spuntò sulla faccia.
Volevo proprio sentire questa canzone.
"Posso chiederti una cosa Genn?"
Lui mi guardò fisso per alcuni secondi ma poi acconsentì con un certo sorriso.
"C-Cosa eri tu per me?Voglio dire..eri un amico?"
Gennaro sembrò essere preso alla sprovvista da quella domanda.
Guardò per alcuni minuti la chitarra senza rispondere ma poi mi guardò e rispose.
"Diciamo di si."
"Tutto questo tempo per dire ' Diciamo di si'?!"
"È complicato"
Disse lui semplicemente continuando a guardare la mia chitarra.
"Guardami in faccia e dimmelo."
Lui alzò lo sguardo verso di me.
"Non ci riesco d'accordo?!"
Si stava alterando ma io potevo diventare molto più cattiva di lui.
"Bhe provaci perce io ho bisogno di sapere per ricordare e, caro il mio Gennariello, se vuoi essere ricordato ti conviene iniziare a raccontarmi un po' qualcosa!"
"E va bene!Eravamo fidanzati d'accordo?!Tu mi amavi e io ti amo!"
Disse posando la chitarra e avvicinandosi.
Era a pochi centimetri dal mio viso.
Il cuore batteva veloce.
Il respiro accelerava.
Mi sentivo come chiusa in una scatola di vetro.
"Ora hai capito?Io ti amo e odio vedere che non ti ricordo di me.
Non puoi capire quanto io stia soffrendo.."
Aveva gli occhi rossi.
Quegli occhi terribilmente belli stavano soffrendo come non mai e la causa ero io.
Ero una stronza.
"I-Io...io...scusa."
"Non devi scusarti!Deci solamente ricordarti di me.."
Mi stava implorando ma..niente.
Non ci riuscivo dannazione!
"Non ci riesco va bene?!Ti giuro che ci sto provando ma proprio non voglio ricordarmi di te!"
Dissi con gli occhi che iniziavano a pizzicare.
"Giuro che ci sto provando.."
Ormai le lacrime stavano scendendo.
"Ehi ehi, va bene.Ho esagerato lo so.Scusami."
Disse Genn mettendomi una mano su una guancia e asciugandomi le lacrime che non volevano smetterla di uscire.

Durante il pranzo Genn uscì e io rimasi nuovamente sola.
Mi dovevo impegnare di più se volevo riavere la mia vecchia vita.
A causa mia stavo scombussolando la vita di altre persone e questo non potevo sopportarlo.

"Come posso fare a ricordarmi?Accidenti!"
Dissi sbattendo un pugno sul letto.
"Ehi calma furia!"
Disse Genn rientrando con un pacchetto di patatine fra le mani.
"Pensavo fossi andato a casa.."
Dissi guardandolo confusa.
"Perché dovrei andare a casa?Mi piace starti vicino."
Genn mi offri delle patatine ma reclinai l'offerta.
Poco dopo delle infermiere mi portarono il mio pranzo.
Chiunque abbia passato un giorno in ospedale sa che il cibo fa davvero schifo a volte e,questa volta,era esattamente come me lo aspettavo :
Disgustoso.

"Ne vuoi un po' Genn?"
Dissi prendendo il purè di patate con il cucchiaio e portandogielo vicino alla bocca.
"Assolutamente no,togli quel coso mortale"
Disse prendendomi il polso e fermandomi.
Scoppiammo entrambi a ridere.
"Va bene, lo mangerò io"
Dissi mangiando il purè.
Feci una faccia disgustata e Genn scoppiò nuovamente a ridere.
"Smettila o te lo faccio mangiare seriamente"
Lui mi fece il verso e io gli lanciai una manciata di purè sulla faccia.

"Come hai osato?!"

"Come hai osato!Gne gne"
Dissi facendogli a mia volta il verso.
"Sei una piccola bastarda"
"E tu te ne sei accorto adesso?!"
Dissi scoppiando a ridere per il purè che gli colava dalla faccia e gli andava a finire sulla maglietta giallo senape.

Qualche ora dopo...

"Genn la vuoi smettere di parlare da solo?!Mia embri matto!"
Dissi scocciata riprendendo a leggere il libro che mi aveva portato poco fa Alex da casa.
"Scusa è che sono un po' nervoso.."
"Ma piantala fratello!Hai cantato davanti a lei milioni di volte.."
"Si ma stavolta è diverso,molto diverso"
"Mah, se lo dici tu.."
Disse Alex prendendo la chitarra.
Io posai il libro sul comodino e li fissai con un sorriso ebete sulla faccia.
"Pronto Genn?"
Chiese il moro.
"No"
Rispose il biondo.
"Allora partiamo.."
Disse Alex iniziando a suonare.

Stavano suonando una loro canzone che avevano scritto da poco.
La canzone si intitolava empty bed.
Era una canzone davvero stupenda ed ero anche riuscita a decifrare qualche frase.

Quando ebbero finito di cantare mi guardarono entrambi come se aspettassero un giudizio.
"È stato fantastico!Mi piace un sacco questa canzone."
"Lo dici con tutte le canzoni che ti facciamo sentire"
Disse Alex sorridendo.
"Già,sto pensando che inizi a farlo apposta per farci contenti"
Continuò Genn.
"Ma che dite!Io amo le vostre canzoni!Non vi prenderei mai in giro"
Dissi seria.

I due restarono ancora un po' in ospedale poi Alex dovette andarsene per andare dalla sua ragazza che mi pare si chiamasse Asia.
Genn rimase un po' di più,era come se non volesse andarsene.
"Tu non vai?" Gli chiesi mentre Alex se ne stava andando.
"Oh no,posso restare ancora"
Disse facendo un lieve sorriso con le labbra.

Io e Genn parlammo ancora per un po' e mi feci raccontare un po' cosa era successo il giorno che avevo perso la memoria.
Il biondo mi disse che eravamo andati a mangiare la pizza da un tale che si chiama Ryan e che alla fine è andata a finire un po' male...mi ha anche detto che è stato lui a colpirmi e a farmi sbattere la testa.

Dopo un altro po' Genn fu costretto ad andarsene dato che era stato cacciato dalle infermiere e mi salutò dicendomi che mi sarebbe venuto a prendere domani per tornare a casa.

||Last Part||《Urban Strangers》Where stories live. Discover now