Takao x Reader ~ Illusione

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Reader-chan e Takao stanno già insieme e sono all'ultimo anno della scuola Shuutoku.
Divertitevi~

Takao non poteva credere ai suoi occhi.
La sua amata (nome)... colei che gli aveva promesso amore eterno, adesso era su un letto di un ospedale.
La flebo era attaccata al suo braccio sinistro, le macchine la stavano tenendo in vita mentre lei dormiva profondamente ignara di tutto ciò che le circondava.
Takao, con gli occhi segnati dalle borse per la mancanza di sonno, le stringeva la mano con forza, poteva solo ripetere una cosa nella testa: non lasciarmi!
Non poteva perdonarsi per ciò che era successo.
Era colpa della sua negligenza.
-FLASHBACK-
Stavano tornando a casa dopo una faticosa giornata dalla scuola.
I due si tenevano per mano, con il migliore amico di Takao che li seguiva solo perché casa sua era in quella strada.
Ma ad un certo punto, (nome) si staccò dalla mano del fidanzato per poi sorridere a lui.
<< Dai, fermiamoci in quel bar lì. Ho sentito dire che fanno della cioccolata calda che è paradisiaco! >>
Ridendo, corse fino alle strisce pedonali e la attraversò non appena il semaforo diventò verde.
Purtroppo di lì passò un pirata della strada che... purtroppo la prese in pieno facendola scaraventare di qualche metro in là.
Takao spalancò gli occhi, le voci delle persone creavano un sottofondo fastidioso fino a diventare un rumore confuso.
Il mondo gli crollò addosso nello stesso istante in cui vide il sangue creare una grande pozza sotto di lei.
Midorima lo stava chiamando più volte, ma Takao divenne come una statua di sale: non sentiva nella e non vedeva nulla se non la sua ragazza circondata dal sangue.
-FINE FLASHBACK-
Dov'era lui quando fu investita?
Perché non fu abbastanza veloce per spostarla lontana dalla strada?
Perché non c'era lui in quel lettino d'ospedale?
In quella stanza si sentiva solo il rumore del battito cardiaco segnato dalla macchina, lento e inesorabile.
Takao era rimasto lì nella stessa posizione da giorni ormai.
I dottori provavano a parlare con lui, ma esso rimaneva in silenzio.
Gli avevano ripetuto che la ragazza era caduta in un coma che difficilmente si sarebbe risvegliata.
Ma ottenevano solo il silenzio.
Il suo viso non era più luminoso come una volta.
Non era più felice... e il suo cuore non resse più quando si accorse che il rumore del battito cardiaco era diventato una linea sottile.
(Nome) era morta davanti a lui, senza nemmeno un saluto.
Ora era completamente da solo.

<< NO, TI PREGO SVEGLIATI! NON MORIRE, NON LASCIARMI DA SOLO! >> urlò il moro, spalancando gli occhi e ansimando.
Takao, sudato dalla testa ai piedi, si guardò intorno notando qualcosa che non conosceva.
Non era più in una stanza dell'ospedale?
Takao sbatté le palpebre confuso, sentendo poi un grugnito maschile.
<< Che diavolo... Takao! Puoi stare zitto? >> si lamentò un ragazzo, stropicciando gli occhi mentre si sedeva dal futon.
<< Che diamine hai sognato, Bakao? Hai svegliato tutti, nanodayo >> brontolò il vicino del moro, mettendosi gli occhiali con aria scocciata.
Takao si voltò guardandolo con aria disperata.
Voleva delle risposte e subito!
<< Shin-chan! Dove siamo!? >>
<< Ma che- al campo estivo, nanodayo >>
<< E... e ci sono pure le ragazze dall'altra parte!? Pure (nome)!? >>
Midorima, che intanto lo stava guardando come se avesse un pazzo davanti a sé, annuì con lentezza.
<< Che domande sono? Torna a dormire prima che ci beccano i sensei >> gracchiò un loro compagno, tornando a stendersi.
Takao si alzò di scatto uscendo dalla stanza e urlando un disperato "(nome)!".
Tutti i ragazzi lo guardarono con una goccia che scendeva dalla fronte.
<< ... qualcuno sa dirmi che aveva sognato quel pazzo sclerotico? >>

<< Takao! Torna immediatamente a fare la pratica! >>
<< E staccati da (cognome)-san, nanodayo! >>
(Nome) guardò il suo ragazzo che se ne stava seduto accanto a lei mentre la abbracciava con forza ripetendo da un po' di ore la stessa cosa.
"Non ti lascerò più, starò con te per sempre!"
<< Ano... che ha il tuo ragazzo? >> chiese una ragazza, sussurrando nell'orecchio di (nome).
<< Credo... abbia avuto un incubo >> alzò le spalle, carezzando la nuca di Takao per calmarlo.
<< Non so cos'hai sognato... ma sono qui, Kazu-kun... puoi stare tranquillo >>
Takao sorrise sentendo il calore delle sue dita tra i capelli di lui.
Ah, ora si che sì sentiva vivo.

Molto corta, lo so... ma l'avevo sognata e mi ha ispirata...
Spero vi piaccia, è la prima volta che scrivo qualcosa di triste T.T

Kuroko no basket X Reader {ITA}Where stories live. Discover now