Save me from my self destruction

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Gerard era seduto, accartocciato, in un angolo di quella stanza semi buia.
Ogni tanto tirava un calcio a qualche bottiglia di vetro vuota, che rotolava e sbatteva su altre bottiglie di vetro vuote.
La stanza puzzava di alcol e fumo e forse anche di dolore.
Le lacrime oramai si erano asciugate, le ferite che si era inferto si stavano chiudendo, ma ancora il dolore gli lacerava l'anima come una bestia feroce.
Poteva sentire anche l'odore della pittura, un vago aroma sotto quell'essenza di decadenza, era nulla all'apparenza, ma per Gerard era come un'ancora sottile e fragile che lo legava a terra. L'arte era sempre stata una via di scampo, ma Gerard la vedeva allontanarsi.
Non rispondeva alle chiamate, non toccava cibo da giorni e viveva di fumo e alcolici scadenti.
Vedeva cadere e sfracellarsi al suolo ogni sua speranza, ogni tassello di ciò che era il suo mondo.
Forse era l'ora di farla finita.
Dopo tutto, aveva perso qualunque cosa.
Mikey, suo fratello, lo detestava.
Ray, beh, Ray era all'università.
Lynz lo aveva tradito.
E Frank? Oh, non sapeva dove fosse finito Frank, ma poteva giurare che anche lui lo odiava.
Ed era così triste.
Amava Frank più di ogni altra cosa al mondo.
Più dell'arte, più della musica, più dell'alba, più del tramonto, più della sua vita.
Ogni battito del suo cuore faceva apparire ricordi nella sua mente, strappando sempre di più ogni residuo della sua anima.
Non sapeva dove trovava la forza di respirare, di continuare a vivere. Non sapeva dove il suo cuore trovasse la forza di battere, facendosi strada in mezzo alle macerie della sua vita.
Forse era davvero ora di farla finita.
Si alzò e barcollò fino in bagno, rischiando di cadere due o tre volte.
Si guardò allo specchio, lunghe ciocche di capelli neri ricadevano sulle spalle.
Il suo giovane viso era deturpato dalle profonde e scure occhiaie, le labbra erano vittime di continui morsi.
Gli occhi erano privi di ogni luce, come pozze nere di vantablack.
Aveva appena 24 anni e aveva già perso tutto.
Si sciacquò il viso con dell'acqua gelida e si diresse in cucina.
Aprì un cassetto e tirò fuori una piccola e affilata lama che teneva lì.
Si diresse nuovamente verso il bagno, chiuse la porta a chiave e riempì la vasca di acqua gelida.
Si tolse e i vestiti e si immerse, un brivido percorse tutta la schiena.
Prese la lametta e cominciò.
Uno per Mikey.
Uno per Ray.
Uno per Lynz.
Uno, più profondo, per Frank.
Uno per i suoi sogni infranti.
Uno per la sua vita patetica.
E ricominciò.
Uno per Mikey.
Uno per Ray.
Uno per Lynz.
Uno, più profondo, per Frank.
Uno per i suoi sogni infranti.
Uno per la sua vita patetica.
L'acqua gelida si mischiava al sangue e lui si lasciava andare.
Fino a quando non sentì qualcuno picchiare sulla superficie della sua porta. Impossibile.
"GERARD! GERARD APRÌ, CAZZO! PORCA PUTTANA, GEE!" urlò la voce.
Era la voce di Frank.
Gerard sorrise, probabilmente era solo un'illusione. La vita era stata crudele e si dimostrava di esserlo ancora di più in quel momento, facendogli sentire la voce dell'unica persona che avrebbe potuto salvarlo.
Frank lo odiava, Gerard lo sapeva bene.
Sentì la porta aprirsi, in un qualche modo, e i passi di Frank risuonare sul pavimento della casa.
"GERARD DOVE CAZZO SEI?" urlava, sentiva la disperazione nella sua voce. Poteva sentire il rumore di vetro infranto che producevano le lacrime del più piccolo quando si schiantavano al suolo. Stava impazzendo.
Bussò alla porta del bagno e Gerard si lasciò sfuggire un gemito.
Frank lo sentì.
Prese a spallate la porta fino a quando non si aprì, in fondo non era mai stata resistente come porta.
Il volto di Frank si sfigurò in una maschera di orrore, di dolore. Qualcosa dentro ci lui si spezzò.
Gerard era pallido e morente.
Gerard era pallido e morente.
Gerard era fottutamente pallido e fottutamente morente.
Con una velocità che non sapeva di avere tirò fuori Gerard dalla vasca, il ragazzo era sempre stato molto leggero, perciò non fu difficoltoso.
Prese delle bende da un piccolo scompartimento del bagno e fasciò i polsi di Gerard, poi lo coprì con l'accappatoio rossa che era appesa vicino alla vasca.
Lo tenne stretto a se per riscaldarlo.
Gerard aprì gli occhi e lo guardò, Frank ricambiò lo sguardo.
"Tu, tu non mi odi?" chiese con voce flebile il più grande, guardando con i suoi occhi color giada quelli da mille sfumature di Frank.
"Non potrei mai odiarti, Gerard" Frank poteva dire di meglio, ma era l'unica cosa che sapeva dire in quel momento.
"Lasciami morire, ora" sussurrò Gerard come se non l'avesse sentito, il suo sguardo era pieno di ogni più profondo dolore.
"Oh no. No, no, no. Tu sei il mio tutto, Gerard. Sei la mia vita."
"Non sono perfetto" rispose il moro, la voce tremante. In quel momento non era del tutto lucido.
"Nessuno è perfetto, Gerard. Tu non sei perfetto, però tu sei tu, Gerard, e le tue imperfezioni ti rendono bellissimo."
"Là fuori loro sono meglio di me. Ci sono persone migliore di me, Frank."
"Loro non sono come te, non si avvicinano minimamente a ciò che sei tu.
E i loro cuori, Gerard, oh, i loro cuori non battono come i nostri. Loro hanno paura, Gerard."
"Anche io ho paura"
"Con me non devi aver paura. Loro bruciano, Gerard, noi splendiamo. E se dovremo combattere, tu non lo farai mai solo, perché ci sarò io. Se tu te ne fossi andato, io mi sarei dissolto, perché senza di te io sono nulla. Di me sarebbe rimasto un cumulo di carne e ossa senza nulla, tu mi tieni in vita. Tu mi salvi dalla mia autodistruzione, e io salverò te dalla tua. Farò in modo di scacciare quei fantasmi che ti corrodono l'anima e offuscano la luce dei tuoi occhi." in quel momento diceva frasi sconnesse una dietro l'altra ma a Frank non importava, prese un gran respiro e continuò, delle calde e panciute lacrime rotolavano sulle guance del più grande "Mi vedi, Gerard? Sono davanti a te, continuo a vivere. E sai perché? Perché ci sei stato tu, mi hai salvato quando le mie ali si sono spezzate, sei stato il mio angelo. Ora fammi essere il tuo, permettimi di prendere il tuo cuore e cucire ogni ferita. Perdonami se ti ho fatto soffrire, se le tue lacrime portavano il mio nome. Però ti prometto che tutto questo dolore sparirà." I suoi occhi erano limpidi come l'acqua della sorgente.
"Smettila di piangere, è un cosa da deboli e tu non lo sei, Gerard, comincia a credere in qualcosa di migliore. Credi in noi. Comincia a credere in me, perché ti amo." le sue mani tremavano "se fossi morto tu, sarei morto anche io. E ne sarei stato felice. Non vorrei vivere in un mondo senza te".
Frank lo baciò.
Un bacio all'inizio delicato, poi passionale.
Un bacio che valeva più di mille parole, più di mille promesse, un bacio che era aria per i polmoni, che era acqua per i dissetati.
Lo baciò come un assetato che assapora il gusto dell'acqua dopo giorni.
Gli diede un bacio che sapeva di paradiso.
Un bacio che curava ogni ferita, un bacio che era amore puro, un bacio che sapeva di poesia. Un bacio che sapeva di ogni parola non detta, un bacio che sapeva di stelle e di libertà.
Gerard si aggrappò alla maglia del ragazzo e lo tirò verso di lui, sentiva un nuovo fuoco scorrergli nelle vene. "Frank" sussurrò, come se avesse paura che quello fosse solo un sogno da cui si sarebbe risvegliato.
"Sono qui, Gerard" rispose sussurrando, poi continuò a baciarlo, tenendolo per la vita.
Si stavano baciando come se volessero distruggere ogni barriera fra di loro, ogni barriera che era come le sbarre di una cella.
I loro corpi erano stretti l'uno all'altro come se volessero fondersi una volta per tutte, come se volessero diventare un solo corpo, una sola anima.
Si baciavano come se stessero affogando e potessero respirare solo l'uno attraverso l'altro.
Quel bacio per loro era una boccata d'aria.
Quel bacio avrebbe fatto ricominciare a vivere chiunque, avrebbe salvato chiunque.
E Gerard, in quel delicato istante, era salvo.
E ricominciò a vivere.





Spero vi piaccia, anche se a me non fa impazzire.
Non è nulla di nuovo e non è migliore ad altre.
È...boh, ics.
Commentate e votate se vi piace o lasciate qualche critica se volete.
-Onyx Mask

Their Hearts Don't Beat Like Ours [Frerard OS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora