25 Capitolo

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Pov Sofia

Michele che cazzo stai facendo? Michele voglio delle spiegazioni.

Lo guardo perplessa. Ma che cazzo vuole da me? Perché mi tiene rinchiusa in questo carcere. E poi perché a me quel coso che sembra quasi un garage con un bagno e un paio di stanze e lui una casa? Perché mi tiene rinchiusa in questo carcere? So che sono qui da soli due giorni ma i minuti sembrano ore qui. Voglio delle spiegazioni cazzo! Pretendo delle spiegazioni.

Ah BAMBOLINA adesso vieni qui. Cazzo dici? Io non mi muovo da qui finché non avrò delle spiegazioni.

Comincia a camminare e avviarsi verso la porta, ma quando si accorge che non lo seguo, ritorna da me e mi prende un braccio.

Al suo tocco sussulto.

Cazzo non toccarmi. Capisci quello che stai facendo? Questo è maltrattamento. Non puoi tenermi rinchiusa qui! Non sono la tua BAMBOLINA e non lo sarò mai. Che sia chiaro. Capisci. Urlo. Immischiando 100 discorsi.

Mollo la sua presa e lo guardo negli occhi.

Quegli occhi fantastici di cui mi sono innamorata. Di un colore inspiegabile e meraviglioso.

Distolgo immediatamente lo sguardo e lo sento sbuffare.

Cazzo! Ti ho detto vattene. Ritorna di là. Mi urla contro. Non l'avevo mai visto in questo stato.

Me ne vado.

Ma prima di scomparire dico tra le lacrime: tanto alberico e la mia famiglia verranno a salvarmi e tu dico indicandolo finirai in galera con l'ergastolo.

Dico prima di scomparire del tutto. Dirigendomi nella mia stanza/carcere.

Mi siedo per terra accanto alla tenda.

Incomincio a piangere, i miei singhiozzi rimbombano in tutta la stanza.

BAMBOLINA. Dice Michele dal microfono, questa volta la voce non è camuffata e si può percepire all'istante un velo di angoscia nei miei confronti.

Che cazzo vuoi? Vuoi ancora rinfacciarmi che invecchierò e morirò qui? Eh? Se è cosi dillo.

Dico urlando e piangendo ancora più forte.

BAMBOLINA non invecchierai e morirai qui. Ti lascerò via solo quando avrò raggiunto il mio scopo.

Dice malizioso.

Qual'è? Quale cazzo è il tuo scopo? Vuoi scoparmi? Beh, scordalo.

Dico incazzata nera. Mi sta sulle palle questo. Non lo sopporto più.

Bambolina.. mi richiama.

Annuisco sbuffando.

In quanto al discorso di prima...Alberico e la tua famiglia non verranno a "salvarti"...

Dice con una voce di merda.

Questo lo dici tu. Tu non sai niente di loro. Loro mi amano e vogliono il mio bene. Non come te. Presto verranno e abbatteranno quella porta venendomi a salvare.

Dico convinta delle mie parole, mi alzo e mi sdraio sul letto.

Umh, io non direi.. dato che non si sono ancora degnati di chiamare la polizia.

Dice serio.

E tu come lo sai?

Dico incuriosita e allo stesso tempo impaurita. Questo è uno stalker professionista di prima categoria.

Nessuna risposta. Cazzo io voglio saperlo.

Pov Michele.

E tu come lo sai? Dice sofia formando dei cerchi immaginari nell'aria.

La osservo giorno e notte tramite questi 50 minitv, il mio scopo è uno solo: diventare famoso tramite lei. Il mio piano non fallirà.

Non rispondo. Non le dico che per tutta l'italia lei è morta e che oggi si terrà il suo funerale organizzato da me grazie a delle amicizie..

Di tutto ciò non sa niente. Non posso nemmeno diglierlo.

La osservo, è seduta sul letto fissa a guardare un punto di fronte a lei.

Faccio lo screen dello schermo e la foto si sviluppa all'istante. Ho un'ossessione di Sofia. Amo scattarle foto e, insomm, eh..provo ancora qualcosa per lei.

BAMBOLINA non hai fame? Sottolineo la parola bambolina. Amo chiamarla così perché provoco in lei una rabbia che amo. Un lato bastardo di Sofia.

Quando stavamo insieme non provavo niente per lei il mio scopo era e sarà per sempre quello. Le ho anche imbrogliato che avevo una fidanzata. Non so nemmeno io il perché.

Che ore sono? Dice finalmente, calcolandomi.

Sono le 13:47. Dico mentre mi avvio in cucina prendendo della pasta al forno e una cotoletta impanata con patatine fritte. Metto tutto ciò in un cesto e ritorno di là.

Siiii oddiooo dato l'orario sto letteralmente morendo dalla fame . Urla sofia saltellando per la stanza. è adorabile.

Quindi tu vorresti dirmi che hai fame dipende dall'orario? Dico sbucando dalla tenda. La sua gioia si colma improvvismente. No, perché?

Si siede sulla sedia vicino al tavolo e non mi degna di uno sguardo.

Le porgo il cestino con il cibo e lei lo prende all'istante.

Lo apre e i suoi occhi color ghiaccio si illuminano alla vista del cibo al suo interno. Trattiene un urlo di gioia.

Poi mi guarda, apro bocca come per parlare ma la richiudo all'istante.

Volevo dirle se...ok lasciamo stare.

Pov Albe

Il viaggio in macchina dura un eternità e quando arriviamo sbuffo.

Per il funerale Viscardi con chi parlo? Dice papà Viscardi?

Alle sue parole mi angoscio ancor di più.

Annuisce un signore di età non superiore ai 30 anni.

E ci fa cenno di seguirlo. Ci porta da una donna, la stessa ragazza dell'ospedale nel giorno della scomparsa di Sofia. Non appena mi vede i suoi occhi si illuminano.

Ciao. Dice sorridendo ma il suo sorriso cessa all'istante non appena vede che sono incazzato nero.

Cosa ci fai tu qui? Dico a denti stretti.

Lavoro qui. Dice ovvia.

Ah giusto. E io che dubitavo..

Vorrei sapere a che ora è il funerale che abbiamo ordinato? Interviene papà Viscardi.

È un funerale abbastanza strano.. durerà come minino 3 ore e tutta l'italia sicuramente sarà qui, solo per lei.

Ci dice tutte le informazioni ma non ci metto testa. Sto pensando ad altro. Questa ragazza non mi convince.

Rientriamo in macchina e poi ritorniamo a casa.

Alberico&SofiaWhere stories live. Discover now