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Grazie ad Eren, ben presto Ackerman riuscì a fare 'amicizia' con i compagni della classe. Per ora si limitava ad ascoltare le conversazioni ed ad annuire. Non era un grande progresso, ma Eren era felice lo stesso. Si sentiva utile nei confronti di Levi, anche se quest'ultimo era molto più bravo di lui e forte.

Il moro piano piano si stava aprendo. Ma rimaneva il solito ragazzo arrabbiato di sempre. Poco importava... a Eren piaceva così come era.

Due giorni dopo...

Era Giovedì e come programmato Eren sarebbe dovuto andare a casa di Levi. Al suono della campanella rimase fuori al cancello ad aspettare Ackerman, che tardò di nuovo di qualche minuto. <<Ma perché fai sempre ritardo?>>
<<Non sono fatti tuoi>> disse il moro.
Eren sbuffò e si tirò la cartella sulle spalle <<Andiamo>>. Mentre camminavano, il castano vide di sott'occhio Levi che sorrideva ad un messaggio.
Da quando Levi sorrideva?

Entrati in casa, il castano venne accolto con le fusa di Oliver, il gatto di Ackerman, che iniziò a gironzolargli intorno alle gambe.
Il moro prese Eren per un orecchio e lo costrinse ad entrare in camera <<Muoviti>>.
L'indomani Ackerman avrebbe avuto il compito di Inglese e non poteva permettersi di prendere un brutto voto. <<Allora ci impegneremo e prenderemo un bel voto!>> Disse con euforia il castano. <<Guarda che il voto lo prendo io, mica tu>> Levi prese Oliver e lo posizionò sopra le sue gambe per accarezzargli il pelo.
Al calar del sole, Eren se ne andò via, facendo occhiolini e pollici in su a Ackerman per il compito il giorno dopo. L'unica risposta che ottenne fu una porta sbattuta in faccia con Ackerman dall'altro lato che sbuffava e lo chiamava idiota.

<<Maleducato...>>

[...]

Venerdì Eren aveva 2 ore consegutive di matematica, un ottimo modo per concludere la giornata. La professoressa stava spiegando la sua noiossissima lezione, quando nella mente del ragazzo balenò l'idea di buttarsi giù dalla finestra, sarebbe stato di certo meno doloroso.
Prese di nascosto il cellulare e inviò un messaggio a Levi.


Puoi uscire in bagno ?

Okay

Dopo aver chiesto di uscire , il castano raggiunse Ackerman nei bagni della scuola. L'odore del fumo di sigarette inondò le narici di Eren <<Lo sai che non si fuma ?>>
<<Lo sai che non si usa il cellulare in classe?>> Sbuffò il moro. <<Si, si come dici tu... com è andato il compito?>> il castano andò ad aprire la finestra per far cambiare un pò l'aria. Dalla finestra si poteva notare perfettamente la palestra esterna, occupata momentaneamente dai ragazzi di quinta. Levi iniziò a messaggiare con il cellulare mentre fumava <<Mh... dire che è andato bene è troppo>> Sorrideva, di nuovo. E non era lui a farlo sorridere. Spinto dalla curiosità Eren chiese con chi stesse chattando. <<Con un'amica>>

SBAM!

Il castano iniziò a rimbollire di gelosia che ben presto fece spazio alla tristezza. Se lo doveva aspettare... come poteva Ackerman essere omosessuale? Insomma, lui era un ragazzo normale, con gusti normali, che viveva in un mondo anormale.
Si diede uno schiaffo mentale. Non era detto che ci stesse provando con quella ragazza e poi anche lui aveva un'amica, nonché sorella.
Era stato incoerente con sé stesso e stupido. L'imbarazzo presenil sopravvento.

<<Terra chiama Eren. Che ti prende? Ti sei ammutolito tutto d'un tratto...>>

Il castano si voltò verso la porta <<Mi sono ricordato di dover dare una cosa a mia sorella>> mentì.
<<Mh... okay. Io ora raggiungo questa mia amica al bar, giusto il tempo di far finire l'ora. A domani>> e se ne andò.


"Perfetto. Ottimo lavoro Eren.." Il castano iniziò a camminare a passo veloce verso la propria aula. Un'ondata di pensieri lo travolse.
" ..ora sei geloso di Levi?"

Il mio vicino di bancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora