L'acqua é vita... ma anche lo sgombro

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La testa gli girava ma aveva sentito chiaramente che quell'essere senza coda lo aveva portato con se. Lentamente riprese conoscenza e si ritrovò in un piccolo mare senza acqua salata e la sua coda aveva delle strane alghe bianche, stranamente proprio dove sentiva il bruciore dei tagli. "Finalmente ti sei svegliato" disse Makoto sorridendo. "Ti senti meglio? ". Haruka guardò incuriosito quell'essere tanto uguale quanto diverso da lui, era come un tritone ma senza coda. Si ritirò completamente nella pozza chiusa abbassando le lunghe orecchie. "Scusa non volevo spaventarti..." disse la creatura senza coda. Makoto voleva sapere chi aveva davanti quindi, nonostante il tritone si fosse ritirato sotto l'acqua, continuò le domande: "Ecco... capisci cosa dico? Parli la mia stessa lingua? Almeno posso sapere come ti chiami? " Haru riemerse portando con se un po' di bolle e si mise a guardare il ragazzo con un misto di curiosità e paura. I suoi occhi azzurri passarono ogni lineamento del corpo dell' umano e alla fine riuscì a farsi coraggio, capendo che non era una minaccia. Si tirò su lentamente e provò a toccare una mano di lui ma si ritirò subito. Non era bagnato! Se fosse rimasto così ancora a lungo sarebbe morto disidratato! Con un colpo di coda Haru provvedé a bagnare per bene il ragazzo. Bene, ora era al sicuro. Makoto diventò fradicio in un istante. "Ehm... o­ok tanto un bagno dovevo farlo comunque... però... Come mai mi hai bagnato? E scusa se continuo a fare domande ".Haruka lo guardò soddisfatto "Così non rischi di morire disidratato" affermò fiero alla fine. Il ragazzo confuso guardò il tritone. " Io sono un umano, e noi umani non moriamo se siamo asciutti " Cercò così di spiegare. L'essere nella vasca lo guardò perplesso "E come vivete senza acqua?! " disse tirandosi su facendo leva sul bordo. Tentò di sedersi, come faceva spesso sugli scogli, ma una fitta di dolore attraversò la sua coda facendolo urlare e crollare in acqua. "Attento! La tua coda è ferita... devi fare attenzione a come ti muovi. E per rispondere alla tua domanda di prima... noi la beviamo l'acqua... ma tu... non mi hai ancora detto come ti chiami... Io sono Makoto ". Il tritone si aggrappò alle spalle del ragazzo di fronte a lui per non perdere di nuovo l'equilibrio "Mi chiamo Haruka " disse e ilsuo viso si colorò leggermente dandogli un'aria dolce e fragile allo stesso tempo. Haruka... Questo nome a Makoto piacque molto. "Bene Haruka... per il momento non credo tu riesca a muoverti... ma quando sarai guarito, cosa hai intenzione di fare? ". Haru restò in silenzio. Non sapeva cosa rispondere "Ecco...io...non lo so, vorrei tornare in mare...ma sarei da solo". "Beh... allora per il momento potresti stare da me... se vuoi"propose Makoto speranzoso. Le orecchie di Haru si drizzarono "Non ti do fastidio? " disse con gli occhi che brillavano felici e la coda si muoveva tradendo la sua apparente calma "No affatto " disse sorridendo. "Hai fame? Dimmi cosa vuoi e cercherò di accontentarti " - "Sgombro" disse imparziale fissando Makoto. Quando si parlava di quel pesce Haru diventava impassibile e i suoi occhi color oceano sembravano scrutare dentro l'anima. "Ok arriva" Makoto andò in cucina a prendere una scatoletta di Sgombro, e si sentiva felice di avere Haruka nella sua vasca.

♥Underwater Love♥ (♂Yaoi♂)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora