capitolo 16

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Pov. Andrea

Due settimane sono passate da quando è stata consegnata la busta... Due settimane da quando mi sono trasferito da Bianca... Due settimane passate ad indagare in giro, a chiedere alle persone cosa fosse accaduto... Ma nessuno voleva dirmi niente... Non riuscivo ad andare avanti nelle ricerche... Non sapevo la cosa fondamentale: se qualcuno avesse visto i corpi dei miei fratelli... Nessuno mi rispondeva, nessuno si degnava di darmi spiegazioni... Non importava che fossi il loro Alpha, era evidente che non mi rispettassero... Si allontanavano come se avessi la peste. Ero certo che presto ci sarebbe stata una rivolta... Presto mi avrebbero tolto il posto di Alpha... Non sapevo se andare via già adesso e accettare la sconfitta oppure restare e rischiare la morte... Ma la mia famiglia non è stata temuta per generazioni per niente... Siamo una famiglia di Alpha, una famiglia che non si è mai tirata indietro... E neanche io lo dovrò fare. E' chiaro che mi resta poco prima della rivolta e non voglio avere rimpianti... Devo assolutamente parlare con Bianca e dirle tutto... Ma allo stesso tempo dovrà impegnarsi a nascondere tutto... Se ho ragione, voglio che almeno lei si salvi... Nel caso fossi abbastanza fortunato da cavarmela con un esilio, la raggiungerò... Ovunque lei decida di andare io la seguirò.

Alla fine decisi di parlarle in un posto tranquillo, dove sapevo non ci avrebbero disturbato... Andammo nel piccolo balcone della sua stanza. Non riuscii a dirle la verità subito... Passai diversi minuti a sospirare cercando le parole giuste per dirle tutto... Ma questo silenzio le creava preoccupazione... Era evidente che fosse agitata. <<Credimi... Non so come iniziare>> dissi con un sorriso teso. <<Arriva subito al punto... Non riesco a sopportare questo silenzio>> rispose lei mettendosi sulla difensiva. <<Non è qualcosa di preoccupante... Vero?>> chiese alla fine, vedendo che non riuscivo ancora a parlare. <<No... Per ora no>> risposi... E' vero che per il momento non è preoccupante, ma se i miei timori sono veri presto dovrà preoccuparsi per la sua vita... La sentii sbuffare esasperata così iniziai a parlare. <<Tu sai che un licantropo, da qualche parte nel mondo, ha una compagna... E sai anche che questo vale pure per me>> dissi... Lei mi guardò con uno sguardo vuoto... Forse si aspettava questo discorso, prima o poi, ma non sa ancora che è lei la mia compagna. <<Prima di dire qualsiasi cosa... Fammi finire... Ti prego>> aggiunsi vedendo che stava per rispondermi... Lei annuì e io continuai. <<Io ho già trovato la mia compagna... In realtà, penso di averla trovata sette anni fa... Lo dimostra il fatto che, oltre te, non ho nessun amico nel branco>> dissi... Lei mi guardò confusa, ma poi sgranò gli occhi per la sorpresa. <<Vuoi dire che->> chiese lei, ma non riuscì a finire la frase... Non volevo che finisse la frase lei. <<Sei la mia compagna... Forse l'ho sempre saputo ed era per questo che allontanavo tutti, o forse è nato da poco il legame... Non so come funziona questa cosa, Lucas non mi ha mai spiegato niente e la mia famiglia è morta prima che potessero spiegarmi molte cose... Ma di una cosa sono sicuro... Tu sei la mia compagna e devo proteggerti, qualsiasi cosa accada>> dissi alla fine. Lei era sorpresa della cosa, non sapeva cosa fare... Si guardava intorno come per vedere se fosse uno scherzo... Ma non era così... Adesso però dovevo pure dirle il resto. <<Ma non ho ancora finito>> dissi con voce grave... La preoccupazione era evidente in me. <<Non possiamo ancora uscire allo scoperto... Non possiamo ancora dire al branco che siamo compagni... Giovanni lo ha capito da solo e temo che anche Lucas lo sappia... Devi sapere che ci sono stati altri casi come il mio nella mia famiglia in passato... Il branco ha ucciso la compagna umana dell'Alpha solo perché era... Umana... I miei antenati hanno avuto la forza di andare avanti, per il branco... Ma io non credo di avere la loro stessa forza... Se dovesse accaderti qualcosa... Se dovessero ucciderti... Sta sicura che ti seguirei poco dopo... Non ho la forza di andare avanti senza di te, ho perso troppe persone a cui volevo bene nella mia vita e non posso sopportare un'altra perdita... Devo trovare un modo per farti accettare nel branco, per far si che non ti facciano del male... Ma sarà più difficile del previsto. Pensavo che il branco ti avesse finalmente accettata, forse lo hanno già fatto, ma se scoprono che sei la mia compagna sarai un bersaglio per tutti>> dissi io guardando il vuoto. Non avevo il coraggio di guardarla negli occhi... Le avevo detto che era la mia compagna ma che dovevamo nasconderlo... Probabilmente mi urlerà contro, non lo so... Ma dubito che la prenderà bene. <<Già mi odiano... Non potrà andare peggio di così>> mi rispose sarcastica. <<Ti sbagli... Può andare peggio di così... Forse il peggio è appena iniziato>> ammisi. Lei mi guardò preoccupata, così decisi di continuare. <<Ho chiesto in giro cosa accadde realmente ai miei fratelli, se avessero visto i loro corpi al funerale visto che a me non era stato permesso... Nessuno mi rispondeva, nessuno mi considerava... Mi ignoravano e andavano per la loro strada... Come se fossi un ragazzino qualunque... Come se non fossi il loro Alpha>> dissi... Era la prima a sapere del comportamento del mio branco... Neanche Giovanni sapeva ancora dell'accaduto. <<Che sta succedendo?>> chiese lei con un filo di voce. <<Ribellione, rivolta... Chiamala come vuoi, ma di questo si tratta... Presto si ribelleranno a me, presto inizierà una guerra interna e io sarò l'obiettivo... Quando capirò che le cose si stanno mettendo male, quando capirò che sta per iniziare la rivolta... Vi darò dei soldi, soldi appartenenti alla mia famiglia... Giovanni vi porterà al sicuro e, appena avrò sistemato la cosa o mi avranno esiliato, tornerò da voi>> dissi io passandomi una mano nei capelli. <<E dove dovremmo andare?>> chiese lei. <<La mia famiglia andava spesso in vacanza in una casa al mare, lontano dal branco... Andrete li. La casa ormai cade a pezzi e nessuno va li da anni... Non si aspetteranno che vi mandi in quel posto sapendo che è pericolante... Ma, paradossalmente, è più sicura di questo branco>> risposi. <<E se tu ti stessi sbagliando? Se non ci fosse una rivolta alle porte?>> chiese lei speranzosa. <<Dovrò trovare un modo per farti accettare dal branco... Qualcosa che possiamo fare per far capire che non sei un pericolo per me... Non so... Una negoziazione forse potrebbe aiutare... Qualsiasi cosa che possa aiutarci a farti accettare da loro... Ma non sperarci troppo, è evidente che qualcosa si sta muovendo contro di me... Ne è la prova la busta che avete ricevuto>> dissi io. Ebbi finalmente il coraggio di guardarla... Era abbattuta, come se le fosse appena crollato il mondo addosso. <<E forse non avrei dovuto dirti niente>> bisbigliai scoraggiato dal suo silenzio, allontanandomi da lei. Quel silenzio mi feriva... Ogni volta che sentivo qualcuno parlare di quando si sono dichiarati alla propria compagna, sentivo solo storie di urla di felicità, pianti di gioia... Invece io stavo ricevendo solo un macabro silenzio, complice il fatto che la nostra situazione non è delle migliori. <<Aspetta>> disse lei.. Mi bloccai sul posto, sperando che dicesse o facesse altro. <<La situazione non è delle migliori... Ma sono felice di non doverti più nascondere niente>> disse abbracciandomi da dietro. Le accarezzai le mani e mi girai per guardarla in faccia... Una situazione più strana non poteva capitare... Ma la baciai ugualmente... Niente di possessivo, come vedevo fare a molti, non volevo farle male. Quando mi staccai per riprendere fiato, mi poggiai alla sua fronte e la strinsi a me... Avevo troppa paura di perderla... Lei lo capì e mi accarezzò il viso, bisbigliandomi che sarebbe andato tutto bene... Ma le avevo mentito su una cosa... Se ci fosse stata realmente una rivolta, l'esilio sarebbe stata solo una delle ipotesi... L'altra era la morte ed ero sicuro che in molti si sarebbero battuti per avere la mia testa... Ma questo non era necessario che lo sapesse.  

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