due anni dopo: sono tornato

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Due Anni dopo...

Quando passò davanti a Villa Kudo, qualcosa lo smosse.
Da quanto tempo non passava di lì. Erano state le sue gambe a portarlo fin lì, aveva sempre cercato di evitare incosciamente quella strada.
Un sentimento che non sentiva da tempo si aprì nel suo cuore. Rivide se stesso Liceale, passeggiare insieme a Ran, andare a scuola.
Loro insieme al Tropical Land.
Quant'era bella, quanto avrebbe voluto rivelargli i sentimenti che provava per lei. Ma la timidezza e la paura per essere rifiutati erano troppo forti.
Entrò nella grande Villa e fu assalito da una miriade di emozioni e ricordi.
Tutto era buio e i mobili pieno di polvere, segno che da tempo nessuno viveva lì. Come se il tempo si fosse fermato.
Tutto era rimasto come Shinici se lo ricordava.
La grande libreria era immensa, pieni di libri di Sherlock Holmes.
Poi, il suo violino, appoggiato alla poltrona.
Cominciò a suonarlo, spinto dalla strana forza che ancora non sapeva spiegarsi.
Lacrime salate gli scorrevano sulle sue guance senza che lui se ne rendesse conto.
Si alzò e vide le foto in giro per casa: I suoi genitori, lui da piccolo e...Lei.
Una foto di Loro due insieme.
I singhiozzi che cercava di reprimere uscirono senza sosta.
Si bagnò tutta la giacchetta blu e poche lacrime caddero anche sulla loro foto.
Poi qualcuno arrivò nella stanza. Non c'era bisogno di voltarsi, sapeva ormai che Heiji lo seguiva a debita distanza per tenerlo d'occhio.
Gli venne un tuffo al cuore a vederlo piangere.
"Da quanto non piangevi?"
Lui no rispose.
Heiji gli si avvicinò. Sapeva che detestava gli abbracci.
Si inginocchio dietro di lui e gli mise una mano sulla spalla. Conan continuava a versare lacrime, tra i singhiozzi.
"Mi sono...allontanato tanto da quello ero..."
"Non è troppo tardi per ricominciare. Noi tutti aspettiamo da anni il tuo ritorno. Ti abbiamo sempre aspettato, Shinici."
A sentire quel nome si immobilizzò. Quanto tempo non sentiva quel nome, quanto tempo nessuno piò lo chiamava, se non Conan.
Una consapevolezza lo avvolse: Lui era Shinici Kudo.
Non era Conan Edogawa.
Doveva ritornare liceale, doveva ricominciare a vivere. Sarebbe stato difficile, lo sapeva, e ne aveva paura.
In quegli anni era solo scappato.
' Codardo.'
Si girò verso l'amico e rivedere quegli occhi riacquistare un po' di quella luce persa, lo rincuorò.
Sapeva che la sua vita non sarebbe mai stata al culmine della felicità, ma avrebbe ricominciato a vivere, facendo un piccolo passo alla volta.
"Bentornato."

La Morte Di Ran Where stories live. Discover now