Capitolo 32

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Io:<<ehm...va bene>>risposi guardando Jessy che mimava un 'no',non so spiegare il perché accettai,forse per fare un torto all'arcere o per levarmi dalle palle Max.
Rick:<<allora lo avviseró che hai accettato>>rispose alzandosi da tavola per poi uscire di casa,l'arcere si avvicinò facendo pochi passi
Daryl:<<ti è andato a puttane il cervello?>>domandò chiudendomi all'angolo del mobile
Io:<<che c'è? Prima dici di andare da lui e poi ci ripensi? Eh no non si fa così>>risposi colpendo la sua spalla con la mia per poi uscire sbattendo la porta. Andai verso l'infermiera visto che Denise doveva controllarmi la spalla. Durante il tragitto incontrai Glenn,sorridente come sempre e si avvicinò facendomi fermare.

Glenn:<<posso accompagnarti? Non ho niente da fare>>chiese facendomi gli occhioni dolci,sbuffai ed continuammo a camminare
Io:<<come sta Maggie?>>chiesi rompendo il silenzio
Glenn:<<sta bene grazie>>rispose,entrammo e vidi Denise mettere apposto i medicinali,il ragazzo chiuse la porta e salutó l'infermiera al contrario di me.
Denise:<<come posso aiutarvi?>>chiese sistemandosi gli occhiali
Io:<<mi avevi detto che dovevo passare per vedere la spalla>>spiegai sedendomi sul lettino
Denise:<<oh si scusa hai ragione>>si avvicinò imbarazzata per la dimenticanza,mi aiutò a togliere la maglia per vedere meglio e Glenn arrossí abbassando lo sguardo
Io:<<tranquillo non mi imbarazzo se mi guardi>>lo tranquillizzai,alzava lo sguardo ma non lo teneva fisso su di me,la ragazza osservò i punti che aveva messo la notte scorsa soddisfatta,prese una pallina di gomma e me la mise in mano
Glenn:<<tutto qua? Deve tenere una pallina?>>chiese un po' divertito
Denise:<<no sciocco,voglio vedere se il braccio ha la stessa forza dell'altro>>rispose sorridendo,<<stringi la pallina con più forza possibile>>mi chiese indicando il braccio sinistro,eseguí la sua richiesta e la strinsi con forza poi mi disse di fare la stessa cosa con l'altro,la passai all'altra mano ma quando la strinsi notammo tutti che la forza non era la stessa di prima
Glenn:<<forse è meglio riprovare>>disse avvicinandosi,guardavo la mano cercando di stringere l'oggetto con la stessa forza di prima ma la presa era debole,<<come è possibile?>>chiese
Denise:<<quando ci fu l'arrivo dei vaganti il dardo di Daryl la prese ricordi? E con il proiettile hanno fatto due volte sulla stessa spalla,può darsi che ci sia qualche problema>>rispose guardando il ragazzo
Io:<<rimarrà sempre così?>>domandai
Denise:<<forse...in ogni caso non abbiamo l'attrezzatura adatta per un eventuale piccolo intervento...mi dispiace>>si scusó come se fosse in parte colpa sua,lasciai l'oggetto sul mobile e mi rimisi la maglia
Io:<<non preoccuparti>>dissi per poi uscire.

Era ormai pomeriggio e decisi di prendere la mia roba per portarla nella casa di Maximilian visto che dovevo dormire da lui per qualche notte,entrai in casa sua e salì al piano di sopra,era una casa abbastanza piccola con due camere,due bagni,cucina e salotto,non era la solita casa grande come le altre. Posai la mia roba sul letto e scesi a cercare quel pazzo,sentì un rumore di vetri rotti in cucina e appena vi entrai vidi dei bicchieri frantumati al suolo,seduto vicino al tavolo c'era Maximilian attaccato ad una vodka,sbuffai e mi avvicinai,non era messo bene visto che metà bottiglia era vuota. Mi guardò da testa a piedi per poi bere un sorso,mi avvicinai al mobile difronte a lui e lo osservavo.

Max:<<non sei forte...sei spazzatura>>mi insultó
Io:<<perché?>>chiesi calma
Max:<<so che una certa Maggie è incinta e stavo pensando 'cazzo durante questa merda lei si sta costruendo una famiglia e la mia ragazza non era riuscita a mantenere la gravidanza di nostra figlia'>>spiegò gesticolando con la bottiglia,io respirai affondo per evitare di fare cazzate
Io:<<non è colpa mia>>risposi cercando di stare buona
Max:<<e di chi è? Mia?>>chiese alzandosi
Io:<<si perché eri tu che mi picchiavi>>risposi senza pensare,mi si avvicinò pericolosamente e mi prese dal collo
Max:<<non è vero!>>gridò,lo spinsi lontano da me e lo guardavo con disprezzo
Io:<<non è vero? Hai pure le palle per negare tutto ciò che mi hai fatto? Sei una merda,non fai altro che bere e...>>non feci in tempo di finire la frase che tirò la bottiglia di vodka vicino a me,era ubriaco quindi pericoloso,mi diressi verso le scale ma mi prese con forza e mi buttó di schiena sul tavolo di vetro del salotto
Max:<<tu mi devi rispettare!>>mi gridò,portai una mano dietro la schiena e sentì quel liquido bagnarmi leggermente la maglia,non erano ferite gravi solo dei tagli causati dal vetro
Io:<<avresti trattato così anche mia figlia?>>domandai facendo forza sui gomiti,mi prese dalla maglia e mi sollevò
Max:<<non la devi nominare>>rispose a denti stretti,poi mi lasciò cadere al suolo,era completamente ubriaco e ad ogni suo segno di calma ne sarebbero susseguiti molti di rabbia
Io:<<okay...hai ragione>>mentì,inizió a fare avanti e indietro guardandomi,si avvicinò nuovamente e mi risollevó tenendo una morsa sul collo
Max:<<menti...tu menti!>>continuò,vidi dalla finestra padre Gabriel passare vicino l'abitazione,volse lo sguardo dentro casa e mi guardò,mi morsi il labbro inferiore per il dolore che mi stava provocando l'uomo e il prete corse a chiamare aiuto
Io:<<Maximilian...non respiro...>>dissi con un filo di voce,l'uomo guardava i miei occhi pece come per capire cosa doveva fare,lasciarmi o continuare a picchiarmi
Max:<<sai mi piace quando sei spaventata>>mi sussurró baciandomi il collo,"ti prego non un'altra volta"pensai guardando fuori la finestra nell'attesa dell'arrivo di qualcuno,il battito si fece irregolare come anche il respiro,ciò che ero riuscita ad evitare da parte di Albert me lo stava per fare Max. Finalmente lasciò la presa al collo,ma neanche il tempo di prendere aria che mi strappò la maglia per poi gettare la rimanenza dietro di sé,si avventó sul mio petto ed iniziò a baciarlo
Io:<<Max...lasciami non sono più la tua ragazza>>dissi cercando di levarmelo da dosso
Max:<<no! Tu sei mia solo mia!>>gridò,non vedevo nessuno avvicinarsi,non riuscivo ad opporre più resistenza e lui tenendo la mano sul collo mi baciava il petto,chiusi gli occhi e mi scese una lacrima. Ad un certo punto si sentì la porta di casa spalancarsi,riaprí gli occhi e nella stanza entrarono Daryl seguito da Rick ed Abraham,lo sceriffo e il rosso tenevano puntate le pistole verso Max,mentre l'arcere si avvicinò di poco puntando la balestra,Maximilian mi guardò e sorrise.

Rick:<<Maximilian lascia Alexis>>chiese dietro di lui,l'uomo strinse di colpo la presa al collo facendomi gettare un gemito di dolore
Max:<<è colpa sua!>>rispose allo sceriffo,Abraham salì al piano di sopra a prendere la mia roba,io portai le braccia al petto come se mi stessi chiudendo in me stessa,Daryl osservò il caos che c'era nel salotto,ma quando vide il sangue sui cocci di vetro mi guardò
Rick:<<non costringermi a sparare>>disse togliendo la sicura
Max:<<okay va bene>>rispose poi mi lasciò,l'arcere teneva la balestra con il braccio sinistro,mentre l'altro lo aprì e mi fece segno con la mano di avvicinarmi,mi avvicinai e poggiai il viso sul suo petto,avvolse il braccio dietro di me e li si accorse che sulla schiena ero ferita,Max si avventó contro lo sceriffo ma quest'ultimo in difesa gli sparò dritto alla testa. Tenevo il viso sul petto di Daryl e sentivo le lacrime scendere,Abraham scese con il mio zaino e una coperta,l'arcere senza togliere il braccio da dietro di me poggió l'arma sul divano,si fece dare la coperta e mi avvolse con quel tessuto. Lo sceriffo ed il rosso andarono a chiamare Denise lasciandomi in quella casa con Daryl,portò anche l'altro braccio sulla mia schiena e mi coccolava leggermente.

Daryl:<<tutto okay?>>mi sussurró
Io:<<no...>>risposi con un filo di voce,mi strinse a se e sospiró,posò le labbra sui miei capelli e dopo pochi secondi mi schioccó un bacio,appoggiò il mento tra i capelli e rimanemmo in silenzio,in quella posizione.

Sopravvivere insieme (The Walking Dead)Where stories live. Discover now