La lettera

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Il mattino dopo aprì gli occhi verso le dieci, con un mal di testa piuttosto forte.

Notò immediatamente di essere solo a letto e iniziò ad intuire la triste verità. Lei era già andata.

Poté appurare la cosa quando uscì dalla camera quella domenica mattina, quando si mosse in quella dei bimbi trovandola completamente spoglia... a meno di un foglio posto sul comodino della piccola Aries. Si sedette sul letto, già con il magone che gli opprimeva le vie respiratorie e prese fra le mani il disegno, sentendo le mani tremare.

Erano loro quattro, presi per mano, mentre un grande sole giallo li raggiungeva con i suoi raggi lineari.

Strinse le labbra, lasciandosi sfuggire un singhiozzo e girò il foglio notando una piccola letterina che la bimba gli aveva lasciato:

"Ciao Draco, oggi Hermione ci porta via mentre dice che non possiamo stare più qui. Perché non sei venuto anche tu? Sei arrabbiato con noi? Lei lo sembra, anche se dice di no. Se avete bisticciato mi dispiace tanto, ma sono sicura che quando tornerai a prenderci vi vedrete e farete pace, perché vi volete tanto bene. Quindi se sei triste anche tu, non esserlo! Hermione è tanto buona e anche tu lo sei, quindi farete subito pace! Io e Lynx invece ti aspettiamo a casa, ti vogliamo tanto bene, anche Lynx te ne vuole, eh! Finisci la missione e torna presto! Ciao ciao!"

L'intero messaggio era inserito all'interno di un grande cuore rosso che Draco guardò ormai preso dai singhiozzi e dalla disperazione.

"Come posso prendermi cura di due bambini? Se si conoscesse la loro vera identità... avrebbero ulteriori motivazioni per cercarmi e ucciderci tutti! Non posso stare con loro! Li metterei solo in pericolo ulteriormente!"

Pianse anche più forte, stringendo in un pugno il disegno, distruggendolo, mentre si portava una mano al viso –Non posso!! Non posso!- e, appallottolato il disegno, lo lanciò contro il muro, furibondo.

"Sono dannato, la mia vita è dannata! Non posso fare niente per cambiare le cose!"

E si asciugò gli occhi dando quindi fuoco al disegno, dall'ira. Lo guardò bruciare fino ad estinguersi, mentre tentava di placare la disperazione "Non ho scelta. Ho deciso che vita avrei fatto anni fa. Ora non posso cambiare le carte in tavola solo per..."

Non riuscì nemmeno a finire di pensarlo. Si avvicinò alla cenere lasciata dal disegno e pensò che l'idea che avrebbe davvero potuto creare una famiglia con loro, si era ormai spenta insieme a quel disegno e ciò che rimaneva di quell'idea era divenuta ormai solo polvere.

Passò una giornata contattando il quartier generale degli Aether, parlò con Aaron e gli spiegò ogni cosa.

-Draco... ma vuoi che dica la verità ad Hermione? Insomma, li hai allontanati così, dall'oggi al domani, sicuramente vorranno avere delle motivazioni-

-Non hanno bisogno di alcuna motivazione. Sono colui a cui è stata affidata la missione e sono io che decido come questa si svolge. Ho ordinato loro di tornare ed hanno obbedito. Dai alla Granger quello che ha sempre voluto e starà buona...-

-E i bimbi?-

Draco lì sentì lo stomaco contorcersi e scandì gelidamente –Come dai patti.- mentre diceva quelle parole non poterono passargli davanti i disegni che Aries gli faceva, i giorni passati ad insegnare a Lynx come doveva lanciare una palla da Baseball e... il sorriso di Hermione, mutato nel pianto a cui aveva assistito nella vasca la notte prima.

-Draco! Ehi Draco!-

Lo sollecitava Aaron e Draco parve tornare in sé –Sì?-

-Ti ho chiesto se è tutto a posto... sei molto strano-

-È tutto perfetto come sempre Aaron. Ora devo andare... se il Circolo ha ragione, presto verrà qui mio padre e... non so cosa avrà da dirmi-

Aaron sospirò dall'altra parte e fece –Va bene, allora... fammi sapere se hai novità-

-Certo, a presto-

E chiuse per primo la chiamata, appoggiando il telefono magico sul tavolino. Le chiamate che effettuava erano estremamente protette, nessuno poteva intercettarle.

Si levò in piedi e cenò solo, solo esattamente come aveva pranzato, notando che quel silenzio era quasi assordante.

Sperò che arrivasse presto lunedì, almeno avrebbe trascorso l'intera giornata in ufficio.

E per sua fortuna, il giorno successivo arrivò.

Quando varcò la soglia del palazzo dove lavorava e dove era presente il suo studio, attirò gli sguardi degli inquilini.

Si notava così tanto che la rabbia verso se stesso e la sua insulsa vita lo stavano divorando vivo?

Probabilmente i suoi occhi erano ancora più inquietanti e algidi del solito.

Entrò in ascensore, insieme ad altre sei persone e le notò tutte spostarsi verso i lati dell'abitacolo, cercando di non sfiorare la sua glaciale figura. Emanava un'aura negativa che tutti sembravano aver percepito. Maghi e babbani.

Ma gli interessava ben poco. Non faceva altro che chiedersi come stavano trascorrendo gli ultimi momenti insieme Hermione e i bimbi, cosa sarebbe successo quando avrebbero raggiunto Aaron e come avrebbero continuato le loro vite... che fine avrebbero fatto.

"È possibile che io non la riveda mai più"

Avrebbero potuto avere, sì, lo stesso lavoro, ma erano numerosissimi gli Aether che lui non conosceva, che lavoravano per i fatti loro e che facevano rapporto anche solo con una telefonata. I gufi ormai erano superati poiché troppo facilmente rintracciabili.

Scese dall'ascensore babbano, decisamente lento e rumoroso e raggiunse la porta del proprio ufficio, chiudendosi dentro dopo non aver salutato le sue segretarie, cosa che in genere faceva ogni mattina.

Non appena appoggiò la borsa sul tavolo si levò il cappotto nero e lo appese all'appendiabiti vicino alla finestra, poi si accese una sigaretta.

"Devo lavorare, non posso permettermi di fallire la missione... se mio padre sa veramente che sono qui..."

-Oh, vedo che non hai perso il vizio...-

Il pensiero che l'uomo potesse raggiungerlo veramente, gli diede la sensazione di sentirlo, lì, nella sua stessa stanza, ma sospirò sonoramente, chiudendo gli occhi e passandosi una mano fra i capelli "Sto impazzendo, fantastico..."


Spazio Autore

Ciaooo! Eccomi con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto(ahahahh impossibile ma va beh XD)! Ora passo a ringraziarvi! Iron9208, lamarta98, EstefaniaPaola1, taniaconlai, GaiaBaioniButtafarro, SonoIncintaDiNash, comecartabianca, GIRLintheCLOUDS2004, GrattastinchiBurfoot, aryfau, lullubook, always_sara, CristStefy, GaiaBarbello, paperinkinsoul, McSnugglefacesxx, book_lovers92, RoseMWeasly, HermioneBella_Malfoy,  StregaDivergente, Rebbi01, RosaDilanni, ele_Felton, LalyZeta, Isabelle_Lightwood, Ino_Nara, tynnys, Books_Future, EssePi29, _CHIARAE, EssePi29, MRT_01, Dramione_frolife, maryketta, RebeccaHerondale, alwaysbeapotterhead, anirbasoup00, antopod.

I GemelliWhere stories live. Discover now