L'allenamento

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Steve:Dai,Dai,Dai!Continua così

Mi dice mentre tenevo con la bocca un peso da 20 chili, e intanto ero appesa su una serie di parallele, una più alta dell'altra. Le mie braccia tremavano, la mia coda penzolava a vuoto, mi sentivo le mascelle staccarsi e le ossa rompersi.

Io:Steve...

Dissi con i denti stretti e la bocca tappata da quel peso

Io:Non ce la faccio più

Steve:Resisti!

Io:Sto per mollare

Steve:Non farlo!Devi resistere!

Io:Mi fa male dappertutto

Steve:Dai!

Io:Cazzo

Sussurrai. Ma il capitano mi sentì

Steve:Jade...linguaggio

Io:Scusa...

Non durai molto dopo quella frase, difatti caddi come un sacco di patate sul materasso situato sotto di me. Per fortuna il peso non mi venì addosso. Ansimante alzai la testa e chiesi ironicamente

Io:Sono andata benissimo vero?

Steve:Se precipitare dal cielo per te è benissimo, allora direi di sì

Feci cadere la testa sul pavimento e sospirai. Ero DISTRUTTA.

Steve:Ora vediamo come combatti

Deglutii. Cosa sentirono le mie povere orecchie. A pezzi mi alzai da terra

Io:Se proprio devo

Steve:Perfetto, ora mettiti là su quel tappeto.

Ci posizionammo e al suo "via" iniziammo a combattere.
Sferrò un paio di pugni che schivai con facilità. Sferrai un colpo sul suo mento e con un calcio lo spinsi indietro di qualche passo. Diedi un pugno, ma me lo bloccò con la sua mano e facendo un gesto strano del braccio mi trovai a fare un giro della morte in aria per poi atterrare con un tonfo secco sul tappeto con la schiena.

Steve:Alzati

Mi alzai lentamente e poi mi scrollai. Non avrei mai voluto farlo, ma dovevo attuare i metodi che mi insegnarono durante la permanenza nella base dell'HYDRA. Così velocemente mi girai su me stessa e con la coda colpii il suo fianco. Questo si piegò e con una spallata lo spinsi per terra. Si rialzò senza problemi e mi diede un pugno sul muso. D'istinto voltai la testa, ma poi mi diede un calcio all'altezza dell'occhio. Caddi ma mi rialzai sebbene con fatica. Mi misi su quattro zampe e mi diedi lo slancio per saltarli addosso, all'altezza delle spalle.Poi mi lanciai usando come rampa di lancio il suo petto per poi fare una capriola all'indietro in aria e riatterrare con la stessa posizione di partenza. Intanto lui cadde dalla spinta data e sbattè la schiena sul pavimento, nella parte senza tappeto.
Alzando il busto e piegando un ginocchio disse

Steve:Ok...può bastare così

Io:Sono stata brava?

Steve:Sì...

Disse cercando di fare la voce normale, ma si vedeva che provava di trattenere il dolore.

Io:Tutto apposto? Ti ho fatto troppo male?

Steve:Nono, sto bene, non preoccuparti

In realtà si vedeva benissimo che aveva male, e non poco

Io:Sicuro? A me non sembra che tu stia bene.Ti porto del ghiaccio?

Steve:Sì grazie.

Io:Arriverò in menchenonsidica

Così uscii dalla palestra e ripresi le mie sembianze umane e iniziai a correre tra i corridoi nell'intento di cercare Tony, poi mi ricordai che in quella torre vi era l'esistenza di Jarvis. Così chiesi

The Winter Monster Where stories live. Discover now