Cap 20

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Pov Jessica
Mi trovo dentro questa stanzetta da più o meno due giorni e nessuno si è fatto vedere. Le mie speranze sulla vita di Rocky se ne sono già andate da un pezzo e ora mi trovo qui a respirare polvere nella speranza che Nick abbia un'illuminazione e mi venga a prendere per poi scappare, eppure nemmeno lui si fa vedere, quindi credo che me la caveró da sola. È da un pò che escogito un piano di fuga, il ché non è difficile perché questo posto lo conosco come il palmo della mia mano!
Uso come foglio il pavimento impolverato e sposto il sottile strato grigio quando disegno qualcosa. I disegni sono, ovviamente stilizzati e servono solo per indicare a larghe aree i punti principali di questa specie di città. Credo che userò un classico, ossia mi infilerò all'interno di un carro trasporta merci, che solitamente, parte di mercoledì, e uscirò appena posso. Peccato che io non sappia nemmeno che giorno sia oggi, comunque é un piano semplice e senza intoppi, perfetto per una sola persona. La voglia di scappare ora è tanta, ma non posso permettermelo, devo fare in modo che la mia impazienza non abbia il sopravvento quindi mi intrattengo giocherellando con lo sporco indumento che indosso e sbirciando all'esterno attraverso i buchi della porta malandata e divorata dai tarli. Ho origliato quanto basta per capire che mi stanno cercando, nessuno ha pensato a questa vecchia stanzetta posta al lato della strada ma non credo che la mia copertura durerà molto. Non so come, devo scoprire che giorno è oggi e aspettare fino a mercoledì sperando che non mi trovino fino ad allora.

Pov Rayan
Ormai sono passati giorni da quella notte, dalla notte in cui Rocky mi ha visto con gli altri. E questo non è bene, o almeno così mi hanno detto. Appena l'unico sano di mente tra noi, la ha vista con indosso i vestiti da schiava l' ha colpita pesantemente dietro la schiena e così è svenuta. Poi l'hanno portata in una sala e l'hanno sedata in modo da poter farle quei famosi esperimenti, quegli esperimenti che sono la causa della sua presenza in questo posto, e ora non so come sta o dove si trova ma non è che mi interessi tanto. Sinceramente per quanto fosse importante la mia coperture non è stato tanto brutto che sia saltata. Certo sono abituato a mentire ma non a casa mia, non nel mio territorio, non era per niente bello essere uno schiavo quando in verità io sottometto gli schiavi. Mi sentivo: invisibile, inutile, quasi come se le persone che prima portavano stima per me ora mi passassero attraverso.

- Rayan! Rayan, mi stai ascoltando!?- non ci vuole molto perché la voce di Steve mi porti alla realtà. Senza capire cosa sto facendo ne dove mi trovo mi guardo intorno come se la mia mente avesse cancellato i ricordi di quella stanza e adesso fosse un luogo completamente nuovo e inesplorato. Pareti alte come montagne, un tavolo stretto e lungo simile al letto di un fiume e una marea di sedie dall'alto schienale che sembravano rappresentare una fila ordinata di alberi di viti.
Appoggiato, con la sua solita posizione eretta, c'è Steve, che mi guarda con sguardo preoccupato.
- Okay, Rayan smettila di guardarmi così, fai impressione!- Non mi sono accorto che il mio sguardo si è posato su di lui e ci è rimasto per tempo indeterminato.

- Scusa, non mi sento un granché...- dico io cercando di giustificarmi, ma già dal suo volto si nota la poca convinzione.

- Non è il primo giorno che ti succede... cosa ti sta accadendo Rayan!? Non sei più lo stesso da quando sei partito!- la voce del ragazzo sembra realmente preoccupata. Quasi come se si preoccupasse veramente per me, quando non lo aveva mai fatto. Noi non siamo quegli amici che si dicono tutto, quelli che sono fratelli, siamo quegli amici che fanno cazzate insieme e ridono fino a spaccarsi la mascella, ma tutto il resto è personale, sembra quasi che ci siamo messi d'accordo, io non mi preoccupo di come sta e lui fa lo stesso con me. Proprio per questo davanti a questo suo tono così preoccupato non so come reagire e continuo a fissarlo facendolo spaventare ancora di più.

Però poi le parole mi escono spontanee - Sono ansioso, non so perchè ma mi sembra che il mio stomaco sia stato stretto in un nodo fatto di catene di acciaio e ora io sia costretto a trascinarmi ovunque voglia andare.- A queste parole al posto di rimanere scioccato Steve sorrise, sembrava quasi felice del mio problema.

- Amico mi stavi facendo preoccupare, allora stai benone!- eccolo qui il vecchio Steve, quello che non si preoccupa per gli altri e che ride per tutto, quello che vive nel suo mondo in cui è l'eroe e in cui tutti lo amano, quello che prende tutto come una partita a carte. Per questo siamo sempre stati amici, il suo carattere è tutto ciò che io non sono.

Ora sono io quello che lo guarda come se avessi appena visto un unicorno volare - Benone!? Steve secondo me hai bisogno di una cura seria! Secondo te sentirsi così male è stare benone!?-

- Mi dispiace averti offeso, non pensavo che un pò di ansia potesse distruggerti così tanto, quello che conoscevo io era un guerriero non un bambino! E poi dopo tutto è giusto un pò d'ansia mica è la fine del mondo, per me stai esagerando!- per quanto sia difficile capire quando uno come Steve è arrabbiato, io lo capisco, e ora lo è, e anche parecchio, ma io non sono qui per fare il baby sitter.

- No non mi hai offeso, anzi quando ti sei interessato a me mi hai quasi stupito! Dopo tutto dovevo aspettarmi questa risposta, ma...- la sua faccia aveva preso un colore indefinito tra il verde e il rosso. Non smisi di parlare per via del suo volto ma perché lui mi urlò addosso in maniera incontrollata. - Io non mi sono mai interessato a te!? Tu non hai mai pensato minimamente a me e quindi è logico prendere le distanze! Ah, scusa ti ho offeso? Poverino, ora si che sarà sballato, ora si che l'ansia salirà!- lo dice con tale disprezzo da farmi attaccare allo schienale della sedia - Bene allora ora ti lascio alla tua angoscia, mi sono scocciato di fare la parte del migliore amico!- e se ne vá. Esce dalla porta della camera che non ho ancora riconosciuto, sbattendola con tutta la rabbia che ha in corpo, facendomi sussultare e così stringendo ancora il nodo formato all'interno del mio stomaco.

" Aveva ragione" penso " ora si che il nodo è stretto "
Inizio a guardare il tavolo con sguardo triste e pieno di senso di colpa, finché non rivivo la conversazione dall'inizio alla fine e lascio che le parole mi infliggano profondi graffi come se fossero coltelli. "Quello che conoscevo io era un guerriero non un bambino!" A questo punto della conversazione non reggo neppure più il mio peso e cado lateralmente dalla sedia sbattendo la testa a terra. Devo aver preso una bella botta perché a quel punto la vista mi si appanna e vedo solo figure indefinite. Dopo un pò sento un rumore proprio accanto al mio orecchio sinistro e comprendo quanto sia surreale che una botta così leggera possa farmi tanto male, sforzando ogni singolo muscolo del mio corpo mi giro provocando fitte su tutta la fascia sinistra del corpo, quella che ha sbattuto a terra. Non ci vuole molto prima che io mi accorga,con poco stupore, che a farmi cadere non è stato lo shock, ne un calo di pressone, ma semplicemente un colpo, il colpo di qualcuno che non ho mai visto nella mia vita, almeno credo dato che la vista è ancora un pó appannata. Riesco a distinguere a malapena il sorriso omicida che gli orna il volto. Ha in mano qualcosa di scuro e lungo simile ad una mazza. Lo alza ma io non riesco nemmeno a vedere quando l'arma viene schiantata con violenza sulla mia pancia perché avverto solo un dolore lacerante. Perdo dei battiti. La pelle brucia. Arrossa. Dole in un modo insopportabile. Si prepara a lanciare un altro colpo in pieno petto ma io lo anticipo schivando. Per quanto possa essere stordito sono ancora capace di fare quello per cui mi hanno addestrato, sopravvivere. O almeno ci riesco per ora.

Hello lettori che ormai mi schifano perché pubblico un capitolo al mese, vabbè almeno pubblico no? Allora ora senza parlare del mio perenne ritardo ma parliamo da Rayan cosa pensate di lui? Secondo voi perché è arrivato un tizio che ad un certo punto lo vuole vattere? Ci state capendo qualcosa? Io no...
vabbè votate e commentate!
Chiara

"Revenge"Where stories live. Discover now