Capitolo 11

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Liam's pov








Non osai alzare gli occhi, troppo intimorito da quegli sguardi.

"Lui è Liam. Starà con noi per un po' di tempo." disse Louis, rivolgendosi ai ragazzi attorno al fuoco.

"Quanto?" chiese uno ragazzo dai capelli nero corvino.

"Non so di preciso. Non molto, comunque." rispose in modo distaccato Harry.

Louis mi fece un cenno con la testa, che in un primo momento non capii.

Alzai lo sguardo, incontrando il suo.

Sbuffò e mi prese per un braccio, trascinando con lui nel gruppo.

Harry tentò di farmi lo sgambetto, ma io rimasi comunque in silenzio.

Che diavolo di problemi aveva?

Sospirai e mi sedetti in una sedia sedia libera, accanto a Louis, il quale era seduto accanto a Harry.

Iniziarono a parlare di nuovo, come se non fossi mai arrivato.

Abbassai di nuovo lo sguardo ed iniziai a torturare le mie dita, non trovando la forza di alzare testa e vedere quei mostri.

Mi venne da piangere.

Louis sembrò accorgersene, infatti, mentre il gli altri blateravano del più e del meno, lui si girò verso di me e mi sussurró un "tutto bene?".

Non seppi proprio come rispondere.

Quasi mi venne da ridere per il tipo di situazione.

Se mi avessero detto che, dopo un drink con uno sconosciuto, sarei finito in un mondo parallelo pieno di mostri e creature che sembravano uscite da un film di fantascienza, perdendo tutto, di nuovo, probabilmente l'avrei preso per malato.

Non mi resi conto della situazione fino a quel momento.

Guardai gli occhi di Louis con terrore.

"Ho bisogno di spiegazioni a tutto questo. Per favore." sussurrai, più spaventato che mai, non sicuro che mi avesse sentito.

Louis socchiuse la bocca, per poi richiuderla.

"Mi dispiace, non posso." rispose secco. Sospirò, prima di continuare. "Non ti succederà nulla. Non devi avere paura."

"Beh, tecnicamente, dovrebbe. E' circondato da demoni..." lo contraddisse Harry, che trovò più interessante la conversazione tra quei due, se così si poteva chiamare.

Louis gli rivolse uno sguardo di cui non riuscito capire il significato, poi entrambi scoppiano a ridere.

Quel gesto, stranamente, mi calmò.

Di punto in bianco Harry smise, puntando i suoi occhi su di me. "Dico sul serio. Non fidarti di nessuno e, soprattutto," disse, per poi aggiungere, con un velo di malinconia, "non toccare nessuno."

Ebbi il presentimento che per "nessuno" intendesse "Louis".

"Tranquillo, non toccherò il tuo ragazzo." risposi spontaneamente.

Subito mi pentii, portando una mano alla bocca.

Vidi Louis formare una "o" con la bocca, mentre Harry aveva un'espressione mista di rabbia, imbarazzo ed istinto omicida.

Pensai che mi avrebbero fatto fuori da un momento all'altro, ma, con mia grande sorpresa, Louis sbuffò una risata, mentre sul suo viso si espandeva un sorriso a trentadue denti.

"Non stiamo insieme." iniziò, incrociando le braccia dietro la nuca, "Siamo fratelli."

Subito diventai rosso in viso, sentendomi stupido.

Darkness  [IN SOSPESO]Where stories live. Discover now