Jimin

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Just gonna stand there and hear me crybut that's all right because I love the way you lieI love the way you lieOhhh, I love the way you lie

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Just gonna stand there and hear me cry
but that's all right because I love the way you lie
I love the way you lie
Ohhh, I love the way you lie

~

Hai solo intenzione di restare lì a sentirmi piangere
ma va bene, perchè amo il modo in cui menti
amo il modo in cui menti
Ohhh, amo il modo in cui menti


"Va tutto bene"
Va tutto bene.
"Va tutto bene"
No, non era vero. Bastava guardare come ci eravamo ridotti quella sera per capire che non lo era
"Va tutto bene"
Gli avevo sentito ripetere quella disgustosa frase troppe volte.
Anche quella sera in cui mi ero avvicinato a lui in quel bar. Non si era nemmeno accorto che fosse da più di un'ora che stava fissando me e i miei amici, come non si era accorto di quelle lacrime che erano scese lungo le sue guance.
Avevo sentito il bisogno di proteggere quel ragazzo così disperatamente solo dallo scherno dei miei amici già troppo brilli. E lui mi aveva detto che andava tutto bene.
"Va tutto bene"
Lo aveva ripetuto anche quando aveva scoperto che gli mentivo.
Quando mi aveva beccato per strada con un altro ragazzo, nonostante gli avessi detto che sarei stato al lavoro tutto il giorno.
Avevo provato a scusarmi, ma lui aveva mostrato solo indifferenza per quell'accaduto.
Così avevo lasciato che credesse ciò che voleva. E il regalo che ero andato a comprare quel giorno l'avevo tenuto io, relegandolo in fondo ad un cassetto ancora chiuso.
"Va tutto bene"
Ancora e ancora. Quella bugia, più schifosa di tutte quelle che gli avevo raccontato.
Nessuna di quelle era riuscito a smuoverlo. Nessuna di quelle gli aveva fatto notare il mio dolore, la mia frustrazione.
La sua capacità di perdonarmi, di passare sopra tutto come se niente fosse, mostrava in realtà tutta la sua indifferenza verso di me.
Era così concentrato a volermi accanto a sé, a risollevarlo quando cadeva, che non si accorgeva di quando ero io a cadere.
"Va tutto bene"
E ci credeva davvero. Se io ero accanto a lui, andava tutto bene.
Ma anche io volevo lui accanto a me.
Mi ero stufato di fare l'angelo custode.
Anche gli angeli soffrono e quando soffrono si trasformano nel più abietto dei diavoli: in esseri umani.
Avevo iniziato a cercare di litigare con lui.
Mi ero incazzato, gli avevo mentito, gli avevo urlato contro, nulla era servito.
Una volta gli avevo tirato uno schiaffo. Il dolore che avevo provato in quel momento era stato mille volte peggiore che se fossi stato colpito io.
"Va tutto bene"
Lo aveva ripetuto anche quella volta. Lo aveva ripetuto ogni volta.
Una volta ancora aveva vinto lui.
Mi ero arreso ogni volta, senza riuscir a scatenare nessuna reazione in lui.
Riuscivo solo a farlo sorridere, ma ogni suo sorriso bruciava più di un tradimento. Perchè era l'unico a sorridere, perchè non gli importava se io stessi piangendo.
Anche ora.
Nonostante stessi piangendo lui non faceva nulla.
Nonostante lo stessi ferendo nel peggiore dei modi possibili, distruggendo qualcosa a cui teneva tanto, mi guardava come se andasse tutto bene.
<< Smettila. >>
Lui mi guardò interdetto. Era da dieci minuti almeno che mi fissava senza fare nulla.
<< Smettila, smettila, smettila! >>
Ormai stavo piangendo senza ritegno.
<< Cazzo, smettila... Smettila di guardarmi così... >>
Vedevo che Yoongi continuava a non capire di cosa stessi parlando, ma la sua faccia diceva sempre la stessa cosa: va bene così.
<< Io... >>
Era un sussurro troppo leggero perché potesse sentirlo.
Per un momento mi erano mancate le forze.
Avevo voglia di lasciargli vincere quella lotta tra di noi anche quella volta. Arrendermi e crogiolarmi di nuovo nelle sue bugie. Sentire di nuovo le sue braccia stringermi e la sua voce dirmi che il mio sorriso lo aveva salvato. Sentirlo dire una volta ancora che andava tutto bene.
Forse se in quel momento lo avessi sentito pronunciare quelle parole avrei ceduto.
Invece lui stava zitto, a guardarmi piangere.
No, quella volta non avrebbe vinto lui.
Lo avrei portato con me nell'inferno dei perdenti.
<< Io non ti amo più. >>
E finalmente la vidi.
Vidi la consapevolezza nei suoi occhi.
Vidi il dolore che lo divorava. Vidi la rabbia che non ero mai riuscito a scatenare. In tante occasioni lo avevo visto incazzati o schifato, ma era la prima volta che vedevo quella rabbia rivolta verso di me ma anche verso lui stesso con quell'impeto.
<< Perché cazzo sei tu a piangere? >>
Così spesso avevo desiderato che mi urlasse contro in quel modo. Che mi dimostrasse di essersi accorto del mio dolore. Che smettesse di essere indifferente.
Se dovevo soffrire per la solitudine volevo almeno essere davvero solo.
Non volevo più stargli accanto e sentirmi comunque così.
<< Voglio andarmene. >>
Lui tirò un pugno contro la parete.
Da quando era tornato a casa e mi aveva trovato lì, un accendino in una mano e i suoi ricordi nell'altra, non si era ancora mosso.
<< Dimmi perché. Dimmi che cazzo è successo, Jimin. >>
Il mio nome, pronunciato in modo cattivo, come se fosse una parolaccia, mi fece male.
<< Non ti sei mai accorto di un cazzo che non riguardasse direttamente te stesso. Per te andava sempre tutto bene. Non tu sei mai nemmeno accorto che io non ti amavo più. >>
Strinsi le ultime gru nel pugno e gliele scagliai addosso.
Mi sentii soddisfatto quando vidi che quelle parole non gli erano rimbalzate addosso come quei tovaglioli accartocciati.
Gli avevo mentito ancora una volta.
Finalmente, però, avevo raggiunto il mio obbiettivo. Litigare con lui mi stava facendo dolorosamente bene.
"Non ti amo più."
L'ennesima bugia.
In modo maniacale e disperato lo amavo ancora, ma non potevo più sopportare quella situazione.
Ripensai a tutte le volte in cui ero stato io a mentirgli.
Quando gli avevo lasciato credere di essere uscito con un altro di nascosto.
Quando flirtavo o abbracciavo i miei amici davanti a lui solo per vedere un barlume di gelosia.
Quando gli avevo detto che tutte le gru che non vedeva lì le avevo già bruciate.
In realtà non avrei mai potuto. Avevo bruciato solo le ultime, quelle in cui avevo scritto parole vuote in cui non credevo più davvero.
Potevo andare avanti a mentire?
Non ero sicuro di avere ancora molte forze.
<< Yoongi, lasciami andare. >>
Fu un sospiro, prima di crollare in ginocchio tenendomi il volto tra le mani. Non avevo nemmeno più la forza di smettere di piangere.
Non vidi il suo volto il quel momento, non vidi se si era mosso o se era rimasto ancora fermo lì, ma lo sentii, più forte di uno schiaffo, più doloroso di un addio.
<< Io ti amo, nonostante tutto. >>

Now there's gravel in our voices
glass is shattered from the fight
in this tug of war, you'll always win
even when I'm right
'cause you feed me fables from your hand
with violent words and empty threats
and it's sick that all these battles
are what keeps me satisfied

~

Ora c'è la ghiaia nelle nostre voci
Il bicchiere si è rotto per la nostra lotta
in questo tiro alla fune, vincerai sempre tu
anche quando ho ragione io
perchè tu mi nutri dalla tua mano con le frottole
con parole violente e vuote minacce
ed è disgustoso che siano tutte queste battaglie
che mi rendono soddisfatto

Fire and Tears [BTS - YoonMin]Where stories live. Discover now