capitolo 5

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"Kris coraggio è ora di alzarsi"- mi tuona mia madre mentre spalanca le tende.
Odio questo 'buongiorno'.
Tranne mia madre, tutto il resto mi irrita davvero: le tende lasciano entrare una luce a dir poco folgorante d'estate e anche se siamo a settembre il sole ancora sembra non andare in letargo. Ma perché?!
Perché forse devi alzare quel culo tondo che hai e rotolarti di sotto a fare colazione visto che è il tuo primo giorno di scuola, non credi?
Ma buongiorno anche a te! Premurosa come sempre.
Faccio del mio meglio.
Grazie mille.
"Oh andiamo mamma!"- biascico mentre sto quasi soffocando con la faccia sotto il cuscino. Non so neanch'io come è possibile che sia ancora viva!
"Lasciami dormire ancora un po'!"- aggiungo piagnucolando come una bambina.
"Tesoro tra un po' devi andare a scuola. Mancano pochi minuti alle otto. Coraggio, preparati e poi vieni di sotto; la colazione è pronta."- mi incoraggia con dolcezza e sembra uscire dalla camera.
Neanche a pensarci due volte, resto a letto e sono in fase post-traumatica ancora con gli occhi chiusi e un sogno spezzato che cerco di ricomporre.
"Kris!"- urla ora.
No no no no. Non mi dire che sta per...no!
Alza le coperte ai miei piedi e mi afferra le caviglie ma io di tutto punto mi reggo alle sbarre del mio letto e lei cade sbigottita. È una scena normale e giornaliera quando vado a scuola e un leggero sorriso si intravede sul mio volto.
"Stai bene mamma?"- mi preoccupo mentre le porgo la mano.
"Si furbetta. Mi freghi sempre eh!"- esclama mentre accenna a una risata.
"Beh si lo sai. Scendo in fretta mamma aspettami."- dico ancora mezza addormentata.
Mi lavo la faccia e mi guardo allo specchio. Che strazio ogni mattina. I miei capelli sono sempre più scuri e ricci e il mio viso fortunatamente è roseo e ha dei lineamenti abbastanza delicati. Le mie guance sono sempre rosse ma lo diventano ancora di più quando arrossisco, proprio color peperone insomma. Le mie labbra sono forse la cosa che più mi piace. Sono molto carnose e non ho mai bisogno di lucidi o rossetti perché sono rosa intenso e ben in risalto sul mio volto. Il contrasto con i miei occhi è forte e ancora non mi spiego come sia possibile che io sia l'unica in famiglia ad avere gli occhi così blu ma anche così scuro. Al sole diventano di un verde tendente al blu, oserei dire turchese; la sera invece i raggi di luna che filtrano nelle mie iridi li fanno scurire fino a diventare neri.
Lo so sembra assurdo ma sono davvero particolari.
"Mamma sono pronta"- dico mentre ovviamente anche stamattina cado giù per le scale.
"Tutto bene? Non ti sembra che dovresti essere più attenta tu? Mi costringerai a mettere un ascensore!"- ridacchia ma preoccupata mentre mi aiuta.
È così dolce. Si catapulta per aiutarmi ogni volta e la amo per questo.
"Ma si tranquilla"- la rassicuro addentando una grande fetta biscottata con la nutella.
Certo non poteva mancare.
Mi sembra ovvio.
Mi abbuffo in fretta e guardo l'orologio. Sono le otto e sento il campanello suonare.
"Si, chi è?"- chiede mia madre al citofono-" ma si certo, entra pure!"- preme il pulsante per aprire.
"Chi è mamma?"- chiedo incuriosita.
"È Tabi, una tua amica ha detto."- mi dice spalancando gli occhi per aver sentito la parola 'amica'.
"Vero! Mi ero dimenticata!"- esclamo sconvolta.
Come sempre. Sbadata vuol dire anche smemorata certo.
Quel termine ti si addice proprio.
Shh!
"S-salve a tutti."- saluta una voce familiare un po' timida.
"Ciao Tabi! Sei arrivata...ti presento mia madre. La signora Dalton. Mamma lei invece è Tabi. Ci siamo conosciute ieri. O meglio diciamo che mi ha aiutata perché ero sbattuta contro un albero per colpa di Shaggy. Viene alla mia stessa scuola e ci siamo date appuntamento per andare insieme."- racconto quasi tutto d'un fiato perché ero abbastanza imbarazzata. A casa mia non avevo mai portato amiche e mia madre era a dir poco sconvolta. Mamma e Tabi si stringono la mano.
"Sono davvero felice di questa novità Kris, non me ne avevi parlato. Vuoi fare colazione Tabi?"- mentre con una mano le fa un gesto per invitarla a sedere.
"No la ringrazio signora Dalton"- sorride a mia madre -"Kris è tardi sei pronta?"- fa cenno alla porta.
"Si si andiamo. Ciao mamma! Buona giornata a lavoro."- saluto con tono entusiasta.
"Salve signora Dalton è stato un piacere conoscerla!"- aggiunge Tabi.
"Ciao ragazze buona giornata anche a voi"- esclama mentre saluta dalla porta. Sono sicura che è rimasta a fissarci fino all'angolo troppa l'incredibilità della cosa.
Durante quel tragitto io e Tabi restiamo in silenzio. È strano, sembrava avere una parlantina abbastanza vivace.
"Qualcosa non va?"- chiedo.
"No nulla. È solo che...hai una mamma così bella e dolce."- confida sussurrando.
"Beh grazie e si è fantastica. La tua com'è?"- quasi ho paura della risposta.
"Lei è...è morta. Due anni fa."- con la voce tremante e un groppo in gola.
Ecco..lo sapevo e hai ferito una persona di prima mattina. Sono solo le otto Kris.
"Oh Tabi scusami. M-mi dispiace da morire, io non..."- mi interompe.
"Tranquilla non lo sapevi, è tutto ok."- mi sorride.
Mi dispiaceva guardare quel visino tanto allegro diventare cupo e triste. Non me lo aspettavo e non potrò mai capire come ci si sente. Non oso immaginare la mia vita senza mia madre che mi conosce alla perfezione ed è sempre così presente per me.
C'è un po' di disagio mentre camminiamo ma dopo qualche minuto eccoci arrivate.
L' Art High School è favolosa e molto imponente. La facciata è moderna e c'è una grossa insegna con il nome della scuola. Io e Tabi ci scambiamo un'occhiata e ci capiamo al volo. Quella scuola è davvero immensa e dopo quello shok decidiamo di entrare e cominciare la nuova avventura.

Guardami Negli OcchiWhere stories live. Discover now