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«André perché non dovrebbero farlo?»
André non disse nulla, si avvicinò a lei prendendola per un braccio per poi condurla lontano dal piazzale.
«André ma...»
La portò nel suo ufficio e Oscar  scoppiò in lacrime.
«Perché non me l'hai detto?! Non voglio che tu corra questo rischio! André ti supplico non farmi questo...»
André la guardò triste per poi stringerla tra le sue braccia.
«Calmati Oscar... Calmati...»
«No non mi calmo... Finché non ti saprò al sicuro non mi calmerò!»
André sorrise e con le dita sollevò il suo viso e la baciò.
Oscar  si irrigidì leggermente per poi sciogliersi tra le sue braccia.
«Lo sai che sono l'unico che possa protegerti. Ne abbiamo già parlato ieri»
«Lo so ma... Non voglio perderti...»
André le accarezzò la guancia delicatamente accarezzandole la guancia.
«Ti amo»
Oscar sgranò gli occhi, attaccata da un violento attacco di tosse.
«Oscar?!»
Oscar si portò le mani alla bocca nascondendo il sangue che le usciva dalla bocca.
André, però, riuscì a vedere un po' di sangue scendere dalle sue mani.
«Oscar cos'hai?!»
Oscar si accasciò a terra seguita da André che le teneva i capelli dietro la testa cercando i rassicurarla.
"Cosa mi nascondi Oscar? Cos'è che non mi hai detto?! Anche tu mi nascondi qualcosa?"
Poco dopo l'attacco di tosse terminò, Oscar nascose le mani sporche di sangue.
«Fammi vedere le mani»
«A-André...»
«Le mani»
«M-Ma...»
«Oscar!»
Oscar gli mostrò le mani e André sbiancò di colpo.
«Oscar rispondimi sinceramente : cos'hai? Io ti ho nascosto il mio problema alla vista ma credo che questo sia molto più grave!»
Oscar cercò di rispondergli ma si sentiva troppo debole.
«Ah... N-non... Non lo so... Non... Non sono... Andata dal...»
«Ci andiamo ora Oscar, non ti preoccupare...»
André però sapeva bene cosa fosse : Tubercolosi.
Sua madre morì di questo male da piccolo e sentiva spesso quando era a casa questo terribile male.
Dovevano muoversi.

///@///

«Hai la febbre alta»
«Passerà tra poco...»
I due presero la carrozza e si diressero verso lo studio del medico il più in fretta possibile.
Oscar non poteva calvalcare, come neanche André così presero una carrozza.
«Madamigella, André, coma mai qui?»
«Dovete visitarla dottore, vi prego...»
André era disperato, non poteva perderla.
«Siete peggiorata madamigella?»
André non capì.
"Come peggiorata? È gia venuta dal dottore?!"
«N-No... V-voglio con-trollare...»
Oscar si spogliò e io dottore la visitò di nuovo.
André aspettò che la visita finisse però la sua testa era piena di dubbi.
"Non sono riuscito a capire che stava male... Ma com'è successo?! Perché me l'ha nascosto? Perché...?"
Appena la vistita finì André si avvicinò al dottore cupo.
«Come sta?»
«Rispetto ad una settimana fa è peggiorata un po, deve assolutamente lasciare il comando e andare a vivere in campagna, mangiare sano e prendere tanto sole. Se non fa questo non vivrà piu di cinque/sei mesi»
André annuì tristemente per poi voltare lo sguardo per guardarla.
Teneva la testa tra le mani e piangeva.
«Grazie...»

///@///

«Perché non me l'hai detto?!»
«I-Io... Posso sopravvivere... Non ho bisogno di...»
«Oscar cosa diamine stai dicendo?! Stai mettendo in gioco la tua vita! Lo vuoi capire?!»
«Anche tu l'hai fatto...»
Oscar  sussurrava, cercando di restare calma.
André invece era indiavolato.
«L'ho fatto?! No! Oscar io posso perdere la vista, non mi cambia nulla! Ma tu... Tu potresti smettere di vivere! Lo vuoi capire?! Io non voglio perderti, sei importante per me. Non voglio vederti morire in questo modo. Ho perso già mia madre così, non voglio perdere anche te...»
La voce di André si era abbassata di colpo.
Oscar si avvicinò a lui accarezzandogli la guancia.
«André io...»
André si allontanò da lei deluso.
«Basta Oscar, avrei preferito saperlo da te, non da mesi un dottore. La cosa che mi ha fatto più male è che tu hai fatto finta di non sapere. I-Io non so cosa pensare, mi hai deluso Oscar. Pensavo ti fidassi di me...»
«André no...»
André uscì dalla stanza, lasciandola sola.

///@///

«André domani partirai anche tu per Parigi,  è meglio che sta sera ceni con noi»
Il generale posò il tovagliolo sul tavolo fissandolo.
«N...No, signore. Sta sera mangio insieme alla nonna»
«Ah... Ho capito»
André versò il vino a tutti i presenti, quando arrivò vicino ad Oscar non disse nulla, versò il vino e se ne andò.
«André vieni da me più tardi»
Oscar lo guardò supplichevole ma André non la degnò di uno sguardo.
«Va bene Oscar»
Appena uscì Oscar sospirò.
«Cos'ha André? È successo qualcosa Oscar?»
«Non lo so, forse è nervoso per colpa dell'ordine di marciare per Parigi...»
«Un ordine è sempre un ordine, lo sai?»
«Certo, per questo l'ho chiamato in camera, per parlarne...»

///@///

«La musica di Mozart non è adatta a te, te ne si addice una più dinamica»
André si appoggiò al comodino dietro di lui, ascoltarla suonare era molto rilassante ma questo non faceva cambiare il suo umore.
Era ancora arrabbiato e Oscar lo sentiva.
«Ahah, sei un bravo ascoltatore»
Disse poggiando il violino sul tavolo.
si voltò a guardarlo e il suo sguardo la ferì profondamente.
Sembrava che quello sguardo volesse uccidere.
«Hai bisogno... Di qualcosa?»
«No... Volevo dirti una cosa... Importante...»
«Ti ascolto»
«I-Io...»

Mi basti tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora