Capitolo 9: l'apparizione

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Petra era confusa, imbarazzata e felice allo stesso tempo.

Non poteva credere che il suo sogno diventasse realtà. Certo era solo un bacio e sicuramente il Capitano Levi, essendo un uomo, doveva in qualche modo dare spazio anche a certi stimoli.
Era sicura che lui non provava gli stessi sentimenti che provava lei, però, era felice di aver assaporato le sue labbra.

Dal canto suo, Levi, non pensava a ciò che faceva. Quando tutti la credevano morta era disperato, anche se non lo faceva vedere, teneva tanto a Petra.
E gli avvenimenti della notte prima, avevano risposto ad una delle tante domande: forse era davvero innamorato di Petra.

I due si staccarono per riprendere fiato, Petra teneva lo sguardo basso, invece Levi aveva gli occhi puntati sui suoi.
Si chiedeva cosa doveva fare, cosa doveva dirle. Non era mai stato bravo con le parole, soprattutto quelle d'amore. Non sapeva nemmeno cosa fosse l'amore.

Un rumore al piano di sotto gli avvertì che qualcuno stava salendo le scale.
Levi si allontanò immediatamente da Petra, entrando nella sua stanza chiudendo la porta.
Lei rimase in mobile, fissando la porta che gli divideva.

Eren entrò nel suo campo visivo: "Petra, che stai facendo?" chiese il ragazzo avvicinandosi.
Petra fu come scossa da un fulmine, che la riportò bruscamente alla realtà.
"Stavo andando a dormire, cosa che dovresti fare anche tu" disse Petra superando Eren, entrando nella sua stanza.

Il mattino seguente, i due, non si erano rivolti la parola.
Era il giorno della missione tanto attesa, non ci dovevano essere distrazioni di alcun genere.
La missione consisteva in: trovare più tracce possibili per la ricerca del Titano Femmina.

Il Capitano Levi non voleva che Petra partecipasse alla missione, prendendo come scusa il fatto che potrebbe essere accecata dalla vendetta.
La verità è che, con lei nei paraggi, non si sarebbe concentrato e questo potrebbe voler significare il fallimento dell'intera operazione, in più, non voleva farla uscire dalle mura troppo presto.

Le truppe avevano appena superato le mura.
Petra era più avanti rispetto a Levi, che la stava fissando con intensità.
La ragazza, sentendosi osservata, si voltò appena verso la direzione di Levi il quale puntò lo sguardo altrove.
Vedendo che nessuno la stava guardando, tornò a guardare davanti a sé.

Hanji, osservando l'intera scena, si avvicinò a Levi sussurrandogli: "cosa sta succedendo fra te e Petra?" chiese assumendo un espressione un po' pervertita.
"Ma cosa stai blaterando?" Levi faceva di tutto per non dare sfogo ai suoi sentimenti, si era quasi convinto che non provava più alcun emozione ma il suo cuore cominciò a battere più forte.

Petra era bella, su questo non c'era dubbio, ma oltre ad una attrazione fisica non c'era niente.
Forse il fatto che si prendeva sempre cura di lui, oppure perché lei è l'unica della sua squadra rimasta in vita.
Non sapeva come chiamare quella 'cosa' che cresceva dentro di lui, ma sicuramente non l'avrebbe definito amore.

L'intera Legione Esplorativa si era fermata prima di proseguire, inoltrandosi nel bosco.
A Erwin serviva l'aiuto di Levi, perciò questo sarebbe stato lontano da Petra.

No, non voglio pensò quando Erwin gli annunciò questa decisione.
Voleva, anzi, doveva tenerla d'occhio.
Petra aveva paura, non lo dava a vedere, ma Levi l'aveva capito.
Con gli occhi sgranati e le mani tremanti, lei stava fissava la foresta.
"Siamo pronti signore" avvertì un soldato che per Levi non esisteva in quel momento.

Erwin notò che Levi stava fissando Petra: "Levi so che sei preoccupato per lei, ma adesso mi servi lucido oppure puoi tornartene a casa" disse il biondo salendo sul suo cavallo.

Levi lo imitò dicendo: "lei se la caverà, non sono preoccupato".

Erwin non disse niente, si limitò solo ad ascoltare la sua scusa e dare il via alle truppe.

~

Gli alti alberi oscuravano il sole, si poteva vedere soltanto qualche spiraglio di luce.

Petra guardava l'area intorno a se con attenzione, scrutando ogni minimo dettaglio.
Dietro di lei Eren ed Armin, dietro di loro c'era Mikasa anche lei intenta a guardare l'ambiente circostante.

Eren ed Armin parlavano del Titano Femmina, facendo tornare alla mente di Petra i suoi compagni morti e lei schiacciata contro un albero.
Mikasa si accorse che la ragazza stava tremando, così decise di far smettere i due amici di parlare di quel titano.
Petra si fermò facendo girare i tre ragazzi nella sua direzione.

"Petra, sei sicura di stare bene?" chiese Eren.
Petra non smetteva di tremare: "i-io...sto bene, non preoccupatevi per me" disse.

I quattro stavano per rimettersi in viaggio, fino a quando...il Titano Femmina non apparì.
All'inizio Petra era immobilizza, gli tornò in mente tutto: i suoi amici ormai morti, l'incubo che l'ha accompagnata nei suoi giorni di incoscienza ed infine quella figura misteriosa che in un certo senso l'ha salvata.
Subito la paura venne sostituita dall'ira.

Con il movimento tridimensionale, si avventò sul Titano Femmina, ma non riuscì ad avvicinarsi più di tanto.
Mikasa l'aveva afferrata, portandola il più lontano possibile dal titano.

"Che stai facendo?" domandò arrabbiata Petra alla ragazza.
"Pensaci, non possiamo farcela da soli,
sai cos'è successo l'altra volta" cercò di farla ragionare.
"Ma lei è-" Petra si interruppe.
La sua attenzione venne attratta da una figura, la stessa del suo sogno, ma questa il suo viso era più cupo e non sorrideva.

~

"Cos'è stato?" domandò Sasha appollaiata, come tutti, su un ramo.
"Sarà stato Eren" rispose Connie "ma perché si è trasformato?" continuò.

Levi non perse tempo, si diresse subito verso il luogo.
Erwin lo chiamava dicendogli di fermarsi, seguito dalla squadra di Hanji.
Ma lui aveva in mente solo una cosa: Petra.

Pov's Levi

Petra

Per la prima volta...ho paura.

~
-SC

Rivetra | aot Where stories live. Discover now