Capitolo 5

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Sono già le 10.00 ma non mi va per niente di alzarmi. Prendo il telefono e vedo un messaggio da Alessio.

< Ti passo a prendere verso le 11.00 fatti trovare pronta a dopo>

Rimango scioccata da quel messaggio e mi metto subito sotto la doccia esco e indosso un paio di pantaloncini di jeans, un top fucsia e metto un paio di sandali neri.

Mi trucco con matita nera, mascara e rossetto, faccio una treccia laterale si capelli, prendo la mia borsa e scendo di sotto.

"Giorno mamma, giorno papà " dico io.

" Giorno tesoro" risponde la mamma.

Papà è da un po di giorni che non lo vedo è sempre chiuso in camera pensieroso e triste.

" Mamma io a pranzo non ci sono" dico io.

"Perché dove vai?" domanda lei.

"Non lo so Alessio vuole farmi una sorpresa e ha detto che passa a prendermi ma io non so niente"

" Ah comunque non ti preoccupare per il vestito del mio compleanno già ce l'ho" dico io.

" A okay ma dove l'hai comprato?" dice lei con la faccia interrogativa.

" Storia lunga, ora è tardi ti spiego quando torno" dico io correndo verso la porta.

Quando la apro vedo lui vicino alla sua moto, gli corro incontro e l'abbraccio.

"Dove andiamo di bello?" chiedo io.

"Sorpresa" grida lui e mi benda gli occhi.

Partiamo ad alta velocità e io mi tengo stretta a lui, dopo qualche chilometro sento il motore della moto fermarsi e lui scendere e mi vengono i brividi.

" Siamo arrivati" dice lui.

" Dove mi hai portata?" domando io agitata.

" Tra poco lo scoprirai" dice lui.

Camminiamo un po finché non mi toglie la benda dagli occhi e vedo tanti petali di rose e un tavolo apparecchiato sulla sabbia in riva al mare, rimango a bocca aperta per tutto ciò.

" Grazie tesoro" dico io.

Lo abbraccio ma lui mi solleva da terra e inizia a correre fino a che non mi posa sulla sedia.

Intanto che aspettiamo il cameriere parliamo della scuola che prenderemo a settembre. Io prenderò il college anche Alessio prenderà lo stesso college, sono contenta e spero che capiteremo in classe insieme.

La cena è arrivata e mangiamo pasta al salmone, frittura di pesce e per dessert panna cotta.

Finito di pranzare mi prende la mano sul tavolo e sento un brivido che mi percorre tutta la schiena.

"Tu sei stata l'unica ragazza che mi hai fatto battere veramente il cuore, sei una ragazza speciale per me, anche se ci conosciamo da poco ti voglio chiedere una cosa" prende il respiro.

"Vuoi essere le mia ragazza ?" dice lui tremando.

Per un attimo mi sento mancare un battito.

" Certo, anche se ci conosciamo da ovo sei stato l'unico ragazzo che da quando sono arrivata mi ha trattato bene e mi ha fatto sentire unica" dico io.

Viene vicino a me, mi prende in braccio e inizia a correre verso la riva .

" No ti prego non mi buttare in acqua" dico io scalciando.

" Tranquilla ti fidi di me?" dice ridendo.

" Insom..." riesco a dire solo questo è mi ritrovo sotto l'acqua.

Torno in superficie e inizio a schizzargli, cerco di affogarlo ma lui mi blocca e mi bacia, un bacio al sapore di sale.

Dopo ormai tanto tempo che eravamo rimasti a nuotare decidiamo di uscire.

Ci asciughiamo e quando guardo l'orologio mi accorgo che sono già le 19.00.

" Cavolo è tardi" esclamo io.

" Tranquilla ti riaccompagno subito a casa, ma che devi fare?" domanda lui mentre si alza.

" Volevo fare li inviti per il mio compleanno" dico io sorridendo.

"Okay amore"dice lui.

Rimango stupita da quelle parole.

" Per fortuna non mi devo preoccupare per il vestito perché ci ha già pensato un ragazzo bellissimo" dico io provocandolo.

" È chi sarebbe questo ragazzo?" chiede lui.

"Tu scemo" rispondo baciandolo in punta di piedi.

Saliamo sulla moto e ci dirigiamo verso casa mia, mi saluta con un bacio e va via.

" Mamma cos'è questa puzza di bruciato" dico entrando in salone ma non trovo nessuno.

Corro in cucina, apro il forno e vedo la torta di mele tutta bruciata.

" Mamma, papà ma dove siete?" chiedo e non ricevo alcun risposta.

Decido di prendere il telefono e chiamare la mamma , dopo più di cinque squilli risponde papà e li il mio cuore perse non uno ma cento battiti.

Iniziò a farmi un milione di domande.

-perché ha risposto papà i solito mamma non glielo permette?-

Questa domanda mi tormenta la testa.

" Papà dove siete? Dov'è mamma?" dico io agitatissima.

"Tranquilla siamo in ospedale mamma si è sentita poco bene, cerca di raggiungerci" dice papà per tranquillizzarmi

"Okay ora vedo come raggiungervi" dico io e riattacco.

Ragazze l'immagine la posterò in giornata spero che il libro vi stia piacendo ❤️☺️💋

Voglio Te Where stories live. Discover now