Capitolo 12

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Ho un appuntamento con Jake. Questa è la frase che mi sto ripetendo all'infinito in testa da due giorni. So di essere ridicola, visto che ho fatto di tutto con lui però.. dopo tutto quello che è successo, avere un appuntamento con lui è un passo importante per me. per noi.

Non so cosa significhi, ma sono troppo felice.

Nat non ne può più, è sotto esame ed io non riesco a togliermi dalla faccia il sorriso ebete.

Le sto dando sui nervi, ma vedendomi così felice e agitata, non può fare a meno di agitarsi anche lei.

Infatti ora siamo entrambe davanti all'armadio e sembra che sia più agitata lei di me.

''tra meno di un'ora verrà a prenderti e tu hai addosso solo un completino intimo.. sicura che non ci vuoi andare a letto?'' la guardo torva ''sicurissima'' ''dalla tua lingerie non si direbbe'' mi schiarisco la voce ''Nat la vuoi smettere? In ogni caso, potrei indossare i miei jeans nuovi'' ''quelli che ti fanno un culo da urlo?'' annuisco ''quelli'' ''giusto perché non ti interessa che ti guardi il culo o meno, vero?'' ridacchio ''sei impossibile, non ti sfugge niente''.

Prendo i jeans, sono bellissimi e mi fasciano le curve alla perfezione. Anche se sono particolarmente aderenti e devo quasi saltellare per la camera per indossarli.

''ok, sopra che ci metto?'' prende la mia camicia di seta bianca senza maniche ''ci starà benissimo, la infili dentro ai jeans, giusto per non mettere in primo piano il tuo didietro''dice ironica, non le rispondo, la prendo e cerco di sistemarla. È complicatissima questa camicia, è intrecciata sul davanti con due pezzi di stoffa, che, una volta in posizione, lasciano una scollatura non troppo accentuata.

Metto i miei stivaletti neri con un po' di tacco e sistemo il mio solito fiocco. Ho lasciato i capelli sciolti ondulati e passato un filo di mascara nelle ciglia.

Sono leggermente abbronzata e il bianco della camicia mi fa risaltare la pelle.

''direi che può andare'' dice Nat prima di iniziare a scattarmi fotografie ''ma che stai facendo?'' fa finta di asciugarsi una lacrima ''mi sento come una mamma quando la sua figlia femmina va al ballo della scuola''.

Ma che sta dicendo? Sono troppo agitata per ragionarci, quindi infilo un po' di soldi nelle tasche, mi spruzzo un po' di profumo alla vaniglia e poi corro ad abbracciarla.

Rischio di avere un attacco d'ansia e lei mi abbraccia sorpresa ''dio Nat sono così agitata..'' ''ti vedo, ma sono sicura che andrà tutto bene'' mi mordo un unghia ''e se.. e se stessi facendo una cazzata? Voglio dire.. non voglio stare male di nuovo, non voglio passare quello che ho..'' mi zittisce ''senti Isabel, che tu voglia ammetterlo o no, provi ancora qualcosa per Jake. E non è una semplice cotta. Ne avete passate tante, troppe e siete comunque qua, stasera ad uscire e forse a riprovarci. Non sarò la migliore a dare i consigli ma..io non credo nel destino e se voi due non riuscite a stare l'uno senza l'altro, beh.. evidentemente il vostro legame è profondo. Molto profondo, che tu voglia ammetterlo o no... dopo, che lui sia un cretino è un'altra storia''.

L'abbraccio ancora più forte cercando di non scoppiare a piangere ''Nat tu sei la migliore amica che io potessi mai avere. Sei il mio angelo custode con i capelli fucsia'' ridacchia imbarazzata mentre mi bacia sulla guancia ''e tutto tatuato''.

Sentiamo suonare il campanello e i battiti del mio cuore aumentano all'impazzata ''è lui'' dico con voce stridula ''lui chi?'' chiede facendo la finta tonta ''il nostro vicino grasso'' dico sarcastica mentre mi do l'ultima sistemata ''ah beh, i gusti son gusti''.

Alzo gli occhi al cielo mentre vado ad aprire con lei alle calcagne ''mi raccomando ti voglio a casa prima di mezzanotte e non fare cazzate. Sai cosa vogliono i ragazzi della tua età'' rido ''sei seria?'' scrolla le spalle ''no, ma ormai mi ero immedesimata nella parte della mamma ansiosa''.

l'infinito tranne noi #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora