Come to me >> ( parte seconda )

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Giacomo

" Non sapevo che ci fossi anche tu. " ammisi con un finto sorriso, rivolgendomi a Veronica.

Lei scrollò le spalle con nonchalance: " Non era calcolato. " tagliò corto, poi scoccò una rapida occhiata a Jonathan che prese a fissarla con aria di sfida.

" Oh, c'è anche Aurora. Ciao. " salutò Charlotte con falsa sorpresa: " Non credevo che venissi. Veronica, tu conosci Aurora? La moglie del nostro John. " 

Sottolineò la parola moglie con una certa...derisione?

Aurora guardò il profilo di Jonathan in silenzio, non aprì bocca. Non era contenta di questa "aggiunta ", l'espressione di disappunto sul suo viso era ben evidente così come il suo profondo disagio e nervosismo. Deglutì vistosamente e scosse la testa distogliendo definitivamente lo sguardo da tutti noi e piazzandolo su quelle due dolci creaturine che dormivano nel passeggino al suo fianco.  

" No, non si conoscono. Non c'è stata occasione. Veronica, lei è mia moglie. Aurora, amore mio, lei è Veronica una mia vecchia amica. " precisò mio fratello in tono confidenziale, intrecciando le dita di Aurora con le sue e posandole sul tavolo per dar maggior enfasi alle sue parole.

La fede d'oro all'anulare sinistro di Aurora messa così in risalto, scintillava neanche a farlo apposta sotto le luci calde del locale, un'altra chiara dimostrazione di quel che John intendeva trasmettere con le sue parole.

Sono soltanto suo, ormai. Il passato anche se scritto ormai non conta più. Sono un uomo nuovo.

" Ciao Charlotte. " salutò mia cognata come se nulla fosse, per poi posare gli occhi su Veronica con calma apparente.  

" Piacere di conoscerti Veronica. " mentì, allungandosi per stringerle la mano.

Che forza della natura che era Aurora. Incredibile. Avevo il giusto controllo sulle proprie emozioni. 

Veronica mosse la sua chioma voluminosa e riccia con l'altra mano: " Piacere mio, cara. " rispose con un risolino irritante.

Charlotte intanto si accomodò accanto a me, scoccandomi un rumoroso bacio sulla guancia, con le dita mi strapazzò la mascella: " Ciao cucciolone. " 

 Poi concentrò le attenzioni su John: " Oh, John. Ho saputo che sei stato poco bene qualche mese fa. Ora? "

Lui annuì: " Sto benissimo, grazie. Tu? Cosa ci fai qui? Milano ti mancava così tanto? La California non ha soddisfatto le tue alte aspettative? "

Con sguardo sognante mia moglie rispose: " Oh, a dire il vero mi mancava terribilmente tuo fratello. " e rivolgendomi uno sguardo dolce riuscì a farmi sussultare il cuore nel petto, a fargli fare persino le capriole.  Accidenti.

" Che falsa che sei. " mise subito in chiaro John con un sorrisetto furbetto, ed io sgranai gli occhi di colpo. Non mi aspettavo un dialogo così diretto, senza peli sulla lingua. 

Lei parve accusare il colpo, mise il broncio: " Io? John, sono qui per Giacomo. Devi credermi, senza di lui ho capito di non poter vivere. Perché non darmi una seconda possibilità? Non appena ho messo piede in Italia ho subito cercato te, volevo che mi aiutassi a recuperare il mio rapporto con Giacomo, lo sai? "

Inarcò un sopracciglio: " Darti una seconda possibilità? A te? Ti conosco troppo bene, Charlotte. E non mi sembra che tu abbia mostrato segni di cambiamento. "

" Tutti abbiamo commesso degli sbagli, no? Mi pare che tu non fossi così fedele alla tua amata fino a qualche mese fa. Mi sbaglio? " chiese accigliata. 

L'amore nei tuoi occhi - Trilogy of forgiveness Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora