Chapter two

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"Bene Ally, accosta qui" dice mia cugina, indicando una casa in legno sul limitare del bosco.

Parcheggio e scendo dall'auto, andando a recuperare il mio bagaglio.

"Però... Niente male" affermo.

"Questo, invece, è da parte di tua madre"

"Immaginavo, mio padre non ha così buon gusto, a meno che non si tratti di macchine ovviamente" dico, facendo ridacchiare mia cugina.
Entriamo nella casa e subito noto quanto dentro sia ancora meglio.
Lascio la valigia accanto all'entrata e subito io e Chris facciamo un giro completo della casa, troppo curiose di vedere dove vivremo.

"Allora Chris" inizio io mentre lei si butta, letteralmente, sul divano "hai trovato un branco a cui unirti?" le domando, continuando a bere la mia birra.

"No, ho deciso di essere una lupa solitaria" lei al contrario mio ha entrambi i genitori licantropi e, di conseguenza, è una lupa.

"Mai pensato ad un eventuale compagno?" prendo un altro sorso dalla bottiglia.

"Si, ma prima o poi arriverà" dice, facendo un gesto della mano come a scacciare una mosca.

"Arriverà? Mia cara Christine, sappi che nel caso non te lo avessero detto, i compagni non cadono dal cielo. O ti sforzi anche tu di cercarlo o rimarrai zitella a vita" la riprendo.

"Parla quella che cerca di sopprimere la sua parte animale, tu si che sei un esempio da seguire Ally" mi riprende, alzando gli occhi al cielo.

"Facciamo così" mi volto verso di lei "se io lascio il via libera alla mia lupa, tu mi prometti che ti cercherai un branco e un compagno?" le tendo la mano libera.

"Mh affare fatto" me la stringe.

"Bene, quali sono i branchi nella zona?" le chiedo, andando a buttare la bottiglia ormai vuota.

"Allora... I Fairy Wolf, i Red Blood, i White Moon e... Ah già, i Dark Moon" mi elenca, e l'ultimo nome è accompagnato dal rompersi della bottiglia.

"Ally, tutto bene?" chiede preoccupata Chris.

"Si, io... credo di si" sospiro "Sarà meglio che vada a disfare la valigia" e detto ciò prendo la mia valigia e salgo su.

Riconosco la mia camera poiché su una porta c'è una targhetta d'argento con su scritto "Allison", mia madre non ha proprio badato a spese.

Entro dentro la camera e vedo che è molto grande e che comprende anche un bagno.
Butto la valigia sul letto e, successivamente, vado ad aprire la finestra per far cambiare l'aria.

Spalanco le ante dell'armadio e inizio a infilarci dentro tutti i miei vestiti, in maniera accurata e alquanto ordinata.

Dopo un paio d'ore finalmente ho finito, e nascondo la valigia sotto al letto. Ne approfitto per prendere una boccata d'aria ed esco sul balcone.

Ad attendermi, oltre al venticello fresco, c'è una vista magnifica. Da qui riesco a vedere il sole che scompare dietro le folte chiome degli alberi che vanno a creare un grandissimo bosco.

Dopo un po' rientro dentro e decido di andare a farmi una doccia per rinfrescarmi.
Mi chiudo le ante della finestra alle spalle e accosto le tende, dopodiché entro in bagno e mi faccio una doccia.

Subito il getto d'acqua calda mi colpisce e mi fa rilassare interamente, facendomi ripercorrere passo dopo passo tutta la mattinata fino ad ora.

Una volta finito esco e mi vesto, lasciando i capelli bagnati e sciolti sulle spalle.
Scendo al piano inferiore e trovo mia cugina in cucina che sta preparando la cena.

"Chris, sappi che domani e i giorni a seguire verrò assieme a te a vedere i branchi"

"Perché? Non ho più quindici anni Allison"

"Ma io infatti vengo perché devo parlare con tutti gli Alpha della zona, ma se proprio non mi vuoi allora andrò da sola" rispondo indifferente, alzando le spalle.

"Ah, okay"

"Okay, cosa?" le domando.

"Okay andiamo insieme" alza gli occhi al cielo.

"Bene cuginetta, e ora... Che stai cucinando?" mi sporgo oltre la sua spalla per vedere.

"Carne al sangue per me e cottura media per te, con patatine fritte"

"Brava, tu si che mi conosci"

"Sono quattro anni che conviviamo, ti ho persino seguita fin qui in Alaska. Qualcosa lo avrò pur imparato su di te" ridacchia.

Io nel frattempo prendo tovaglia, bicchieri, piatti, posate, tovaglioli e bibite e apparecchio.

"È pronto, passami i piatti" prendo due piatti in plastica e, mentre lei mette la carne, io metto le patatine.

Ci sediamo a tavola e mentre mangiamo, chiacchieriamo.

"Allora... quando sei arrivata mi sei sembrata parecchio sconvolta, è successo qualcosa che dovrei sapere?"

"No, non è successo niente. Ero semplicemente stanca, lo sai che odio viaggiare in aereo" dico, mangiando una patatina.

"Sarà come dici tu..." risponde solamente.

Non appena finiamo di mangiare lei sparecchia e io lavo i piatti e le padelle. Una volta finito mi rintano nella mia camera e mi metto a dormire, sapendo già che domani sarà una giornata molto stressante.

The Ruthless HunterWhere stories live. Discover now