1937

47 8 0
                                    

"Togliti i vestiti e appoggiali sul lettino!" L'ufficiale esibiva uno sguardo duro e severo, che si infilava dritto dentro gli occhi delle persone a cui si rivolgeva. Ogni ordine veniva scandito con voce chiara, limpida e terribile.

Quando il ragazzo fu completamente nudo, dalla stanza attigua collegata da una porta di vetro si fece strada un'infermiera.

La donna era grassa oltremisura e teneva tra le mani una sorta di punteruolo. Con l'oggetto ben serrato tra le dita si parò di fronte al ragazzo e con un gesto svelto gli fece segno di alzare il braccio destro davanti a sé. Ogni movimento era sbrigativo e scortese, svogliato in maniera assolutamente esasperata.

La donna applicò la punta sul dorso della mano del ragazzo, un segno di inchiostro rimase impresso, producendo solo una piccola goccia di sangue.

Il giovane non emise neppure un lamento, la donna non accennava a lasciarlo e gli  fece segno di voltare il braccio con il palmo verso l'alto e questa volta con il punteruolo disegnò una linea di puntini lunga almeno 3 centimetri all'altezza del polso.

La stanza era scarna, il pavimento era una distesa malamente spianata di cemento grigio. Le pareti erano invece piastrellate in più punti, laddove v'erano crepe, tuttavia, erano state staccate e si potevano vedere grandi cicatrici di intonaco bianco sporco.

Una lampadina nuda pendeva dal soffitto, la luce bastava a malapena per riconoscere i volti.

Dietro il generale che svettava autoritario nella stanza, un medico dal lungo camice bianco teneva le mani incrociate, appoggiato con il fondo schiena su di una scrivania fatiscente.

L'uomo portava una montatura di occhiali dai riflessi ramati e una rada sterpaglia di capelli canuti gli imbiancava il cranio leggermente deformato.

"Pare che il ragazzo abbia qualcosa di speciale, per questo l'abbiamo chiamata signore" il medico parlava con tono forzatamente reverenziale, tenendo gli occhi socchiusi, restando cautamente alle spalle del militare.

Nella sua uniforme impeccabile l'uomo, che non dimostrava più di quarant'anni, manteneva lo sguardo fisso sul ragazzo nudo nell'angolo.

"Mi hanno riferito... ma finora quello che alcuni ritenevano speciale si è rivelato essere solo fortuna," il medico fece segno all'infermiera di andare e quella se ne uscì seccata.

L'ufficiale riprese solo quando la donna ebbe chiuso la porta alle sue spalle, col tono di voce di chi non è abituato a chinare il capo in nessuna situazione, "come lei sa, ho una certa esperienza con questi casi...".

L'ufficiale si interruppe e si voltò verso il medico, questi lo invitò a seguirlo per esaminare da più vicino il ragazzino.

L'esercito sottile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora