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Thomas si stese la giacca e gli occhiali da sole (anche se non servono a niente dato che è autunno).
Poi si sedettero al tavolo di fronte al nostro...

Dopo poco arrivarono le nostre ordinazioni. Fu abbastanza inquietante: ogni volta che mi giravo trovavo Thomas a fissarmi. Quindi finii la mia brioche e il mio cappuccino in fretta e ritornammo tutti a scuola per le seguenti ore di lezione.

La campanella di fine giornata suonò e presi il bus per tornare a casa.
Ero sola dato che Amanda era a casa di Ann insieme a Alice, Atena e Azzurra; invece Giorgia e Bea rimasero ad aspettare che i genitori le venissero a prendere.

Appoggiai la testa al finestrino e una voce maschile mi fece sobbalzare:
-È libero?-
-Si-
Solo in un secondo momento realizzai che si trattava di Thomas!
E seduti davanti a me c'erano Alex e Dylan, dietro invece Zack e James! Oddio!!!
-Avevi ragione prima, dovevo guardare dove stavo andando-
Rimasi in silenzio.
-Comunque mi dispiace per lo sgambetto ti sei fatta male?-
-No per fortuna!-
-Ti era caduto anche questo-(mi mostrò un orecchino dello stesso paio che mi ero messa la mattina)
Controllai e in effetti mi mancava l orecchino sinistro.
-Grazie- risposi
-Non ti preoccupare per quelle oche che mi ronzano sempre intorno, io non sono il loro Tom!-
Chissà come aveva fatto a sentire quella frase che mi aveva detto mia sorella dato che era abbastanza lontano e Amanda me la aveva sussurrata, boh chissà?
-Non mi faccio problemi per questo, solo perché mia sorella non lo capisce...-
-Come?!? Amanda Mcguire è tua sorella?-
-Sorellastra, per l'esattezza-
-Mi dispiace-
-Beh i miei nuovi genitori sono simpatici-
-Anche tu lo sei-
A quel punto spalancai gli occhi e sperai che le mie guance non fossero già diventate rosse.
-Scusa io... io non so come mi sia venuta questa frase. Scusa!!-
Disse lui mettendosi una mano alla fronte.
-Comunque io sono Thomas, per gli amici Tom- disse Tom un po' imbarazzato.
-Io mi chiamo Camilla, per gli amici Cami- dissi io sorridendo.
Il bus di fermo di colpo.
-Oh questa è la mia fermata- continuai io
-Ciao, ci vediamo a scuola, se ti serve qualcosa io sono a tua disposizione- disse con le guance tinte di rosso.
-Ok, ciao- risposi io sorridendo.
Prima di scendere dal bus diedi un ultima occhiata a Tom, ~ooooh che bello~ pensai. Scesi le scale, attraversai la strada è sotto il portico di casa suonai il campanello.

Ora inizieranno gli intrighi e spero la storia si faccia più interessante.
Un bacio a tutti
Bea💙💋

Alla luce della luna piena Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora