4

553 144 187
                                    

COOPER

Il mio pensiero è solo per la chiamata di prima, non riesco più a togliermi dalla testa le sue parole.

Il letto non mi da più il solito conforto, sento che non sono sicuro, ho paura, paura di lui.

Un suono al quanto fastidioso rimbomba in tutto il vicinato, è un allarme, mi alzo velocemente e mi affaccia alla finestra che da sulla strada principale, sono paralizzato.

La macchina che emette il rumore assordante è proprio la mia, ma quello che più mi spaventa, è il fatto che accanto vi è una persona tutta vestita di nero, la faccia tinta con la stesso fisionomia dell'assassino, e guarda esattamente da questa parte, proprio su di me, sento che mi vede. Ad un certo punto curva le labbra in quello che è un sorriso. Non perdo altro tempo, corro subito di sotto, addosso ho solo un paio di jeans ma non importa. Scendo velocemente le scale, alla mano solo la mia pistola. Appena arrivo al piano di sotto apro la porta con foga e punto subito la pistola nella direzione di dove era l'uomo prima, nulla. Non c'è più, guardo meglio in ogni direzione ma l'unica cosa che vedo è un gatto che velocemente scappa dietro una casa.

La macchina sta ancora suonando, quindi con cautela mi dirigo verso quest'ultima. Dentro, nel cruscotto, scorgo subito una scritta, è in colore rosso, ma non è sangue, si capisce che è semplice tinta. Entro e prima di tutto spengo l'allarme, ormai avrà svegliato tutto il quartiere.

"Non preoccuparti, ci vedremo presto"

Ma cosa vuole da me? Perchè ce l'ha con me?

Resto qualche minuto in macchina, a riflettere sull'accaduto, dopo di che torno in casa, dopo essere entrato mi appoggio al muro, la testa mi sta esplodendo, non riesco nemmeno a pensare.

Prendo dell'acqua e ne bevo un sorso, ne avevo proprio bisogno.

Salendo le scale, noto che le luci del piano di sopra sono tutte spente, eppure sono sicuro che erano accese quando sono sceso. Lentamente prendo la pistola e la punto dritta verso il piano di sopra, con la spalle al muro salgo. Sono in cima, ma qui non c'è nessuno, non in corridoio per lo meno. Ogni stanza è come sempre, nulla è fuori posto.

Tutte.. Tranne la mia.

All'interno ci sono tantissime foto buttate in ogni angolo, sono tutte foto della mia famiglia, quando erevamo tutti insieme. C'è mio figlio, mia moglie, ed io. Ogni foto la stessa immagine.

Sul letto c'è una lettera.

"Ciao Peter, come vedi, io ti conosco, probabilmente più di quanto credi. Sai Peter, mi hanno detto che il giorno che tua moglie si suicidò, il corpo fu ritrovato con varie lesioni in viso, lesioni che non provoca una pistola. Cosa era successo? Era caduta dalle scale? Si, mi sembra che tu abbia detto proprio così. Comunque, ti è piaciuto questo regalino? Volevo farti una sorpresa, sai, ripensare alla famiglia ogni tanto fa bene. So che sei rimasto solo, tuo figlio è sparito e da quel giorno non lo vedi più, tua moglie si sparata un colpo in testa con la tua stessa pistola, proprio una brutta storia non credi? Un'ultima cosa, fossi in te andrei a casa McRoy, ho saputo che il figlio ha avuto una disgrazia.

Dark"

Non riesco a tenere ferme le mani, il dolore e l'odio che provo in questo momento.. Sono indescrivibili. Prendo il telefono e digito il numero di David. Il telefono squilla qualche secondo, ma poi sento la sua voce dall'altro lato.

"Dimmi Peter."

"David, dove sei?"

"Sono in centro con Marcus e Loyd, perchè? Che succede?"

"Dobbiamo andare a casa McRoy, sono sicuro che Dark ha colpito ancora." Spiego

"Come fai a dirlo?"

"Ho ricevuto una lettera" Dico con mezza voce.

"Cosa? Ok, io sono più vicino, ti aspetto la!> Dice, poi chiude.

Mi vesto e ancora traumatizzato dalla lettera, esco di casa.

Il tragitto mi sembra lunghissimo, la scritta che ho davanti mi inquote timore, non riesco a stare calmo, ho come la sensazione che quello che troverò non sarà una scena gradevole.

Le foglie si muovono al vento che la mia auto genera quando gli passa vicino, sto andando piuttosto veloce, in una strada in centro città,

Appena arrivo, noto David seduto sulle scale, con la mano sulla fronte che si muove con movimenti circolari. Lo raggiungo.

<Allora?> Chiedo. Alza la testa, il suo sguardo è neutro, non esprime emozioni.

<Guarda tu stesso Peter, quello è uno psicopatico>

Non ho bisogno di sentire altro, entro in casa.

<E' in giardino, dietro la casa> Mi informa prima che vada

Vedo il flash delle fotocamere, la scentifica è sul posto. Esco in giardino e rimango pietrificato, al centro di tutto, tra fiori ed un gazebo con sotto tavolo e sedie, vi è una sedia di metallo con sopra un corpo bruciato, l'odore è veramente forte, mi avvicino con una mano al naso guardo meglio per capire chi sia il membro della famiglia, anche se ho già una vaga idea, è Lucas, un ragazzo di soli 18 anni. Ma cosa!.. Non ha le dita, non ha più le dita dei piedi! Sono disgustato, non riesco nemmeno a guardare questa scena.

<Ehi tu!> Dico rivolto a uno della scentifica. <Avete trovato una lettera?>

<Si signore, è proprio lì, sul tavolo> Dopo le sue parole vado verso il gazebo e vedu subuto la lettera. Dopo essermi messo i soliti guanti comincio a leggere.

"Siete sicuri di fare il vostro lavoro? Sono sicuro che Lucas McRoy meritava più di un mese solo in carcere, ma a quanto pare, picchiare, uccidere e poi bruciare una persona per voi non è un crimine così grave. Però è strano, sapete perchè? Giusto ieri, ho saputo che una persona ha rubato una macchina, ma quando lo avete preso, avete dato un mese anche a lui. Cazzo, non sapevo che omicidio e furto fossero allo stesso livello, a quanto pare devo informarmi di più su queste cose. Voi siete dei bastardi, con la vostra carica fate delle persone quelle che volete, vi fate corrompere, picchiate, addirittura sparate a uomini disarmati. Io non merito di vivere, infatti arriverà anche il mio momento, ma di sicuro ho la coscienza più pulita della vostra. Ci sentiamo presto.

Dark"









Spazio autore:

Eccoci qui! Il tempo passa velocissimo e io ho già finito il quarto capitolo.

Per la prima volta non ci sono tutti e due i personaggi, è stata una scelta personale, ho dovuto farlo così per forza.

Commentate e lasciate tanti voti!!

Grazie a chi ha letto!

The Dark Side Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora