Chapter 43.

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HARRY'S POV

Dire che sono in ansia è poco. Molto poco. Ho detto a mio padre che sarei andato da un amico, senza dargli troppi dettagli.
Lui semplicemente mi ha rivolto uno sguardo schifato, prima di dirmi "ah perché, hai un amico?" per poi ridere.
L'ho ignorato e sono uscito di casa.
Adesso sto camminando per le vie della mia Londra, seguendo le indicazioni per andare a casa di Louis.
Non so come comportarmi, poi magari conoscendomi meglio non gli piacerò più... In più dopo la chat di ieri non mi ha mandato più messaggi, il che non ha fatto altro che aumentare la mia ansia.
Lascio che i pensieri vaghino per la mia mente e mi dimentico di tutto quando arrivo davanti casa sua.
Comincio a sudare mentre le mani tremano leggermente, e prendo un grande respiro prima di suonare il campanello.

Cazzo cazzo cazzo.

"H-harry..."

Sussurra appena guardandomi negli occhi, mentre il mio cuore comincia a battere incontrollatamente al suono magnifico della sua voce.

Louis è qui, davanti a me. I suoi capelli sono leggermente scompigliati e danno l'impressione di essere morbidi, ed è vestito divinamente con degli skinny jeans neri e una camicia bianca. È davvero... perfetto.

Continua a guardarmi come incantato facendomi arrossire leggermente come un idiota.

"L-lou..." Balbetto leggermente abbassando lo sguardo e facendo cadere un po' di ricci in avanti, a coprirmi la vista.

D'un tratto sento delle braccia avvolgermi il corpo e mi ritrovo la testa di Louis sulla mia spalla.
Louis mi sta abbracciando.
Ricambio timidamente la stretta e sorrido sulla sua spalla. È così bello stare tra le sue braccia, vorrei che questo momento non finisse mai... La cosa più bella è come mi stringe... come se non volesse lasciarmi...
Ma dopo un po' sento la stretta allentarsi e sono costretto a lasciarlo, tornando a guardare in basso.

"Allora..." Inizia a parlare dondolandosi leggermente sui talloni.

"Dove vorresti andare?"

***

"IO AMO QUESTO POSTO!" Esclama Louis felice camminando per il parco, facendomi ridacchiare.

"Pure io..."

Mia madre mi ci portava sempre da piccolo, ci sedevamo sotto un albero, e cominciava a raccontarmi fiabe e racconti che io consideravo straordinari. Già... mia madre... Quanto mi manca...

"Hey piccolo tutto a posto?" Chiede dolcemente Louis avvicinandosi, accorgendosi dei miei occhi lucidi. Arrossisco istintivamente per come mi ha chiamato e annuisco forzando un sorriso.

"Questo parco mi ricorda tante cose..."

All'inizio penso che non mi abbia sentito, ma mi sorride dolcemente annuendo, per poi prendermi per mano.

"Ti andrebbe di salire su quell'albero?"

Mi indica un albero un po' più in là e annuisco timido col labbro tra  i denti, facendolo addolcire. Mi lascia la mano e si inginocchia davanti a me girato dall'altra parte.

"Sali." Dice semplicemente indicando la sua schiena e solo in quel momento capisco le sue intenzioni.
Arrossisco allungando le mani sul suo collo per tenermi e allaccio le gambe al suo bacino mentre lui si alza piano con me in braccio. Dio che imbarazzo.

"Non sei tanto pesante come immaginavo." Dice ridacchiando.

"Hey con questo cosa vuoi dire?" Dico scherzosamente fingendomi offeso, ma la verità è che mi ha fatto sentire male. Pensa... che sono grasso?

22 Messages.》l.s.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora