L'ingiustizia degli autori

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Seguito di "Questa non è una fiaba"
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Quella era stata una delle giornate più stressanti da quando aveva incominciato l'ultimo anno ad Hogwarts. Hermione Granger si era svegliata con un forte mal di testa, a causa dello studio di Incantesimi, che l'aveva tenuta sveglia fino a mezzanotte e mezza, ma questo non era bastato e, quando era scesa in sala comune aveva dovuto assistere tristemente agli sbaciucchiamenti di Ron e Lavanda, che erano tornati assieme, dopo la breve storia d'amore tra Hermione e il giovane Weasley che si era conclusa in poche settimane.
La giornata, sfortunatamente, da quel momento, non migliorò affatto.
La povera ragazza dimenticò un compito e, per questo motivo, vennero tolti punti alla sua casa...

H: "Dimenticare un compito? Ci dev'essere un errore di battitura; è impossibile che io dimentichi certe cose..."
D: "Aspettate un attimo!"
H: "Cosa c'è Malfoy? Ti sei accorto di aver perso il cervello?"
D: "No, non quello! Ma io e te non eravamo sposati?!"
...
H: "In effetti... signora Autrice? Cos'è successo?"
A: "Beh, devo dire che non pensavo avrei scritto qualcos'altro su di voi, ma mi è venuta un'ispirazione, così..."
H: "Oh, ora capisco".
D: "Povero me, cosa mi toccherà subire questa volta?"
A: "Dipende tutto da voi, più mi fate arrabbiare, più io diventerò cattiva..."
H: "Va bene... comunque, tornando al discorso di prima: è impossibile che io abbia dimenticato i compiti!"
A: "Lo so cara, ma non sapevo cosa scrivere di preciso, così alla fine ho deciso di..."
H: "È ingiusto!"
D: "Mezzosangue non ha senso arrabbiarsi, pensa come me: se dai ragione all'autore non finisci dal dottore!"
H: "Dal dottore?! Cosa cavolo...?"
D: "È semplice Granger! È l'autrice che decide e se tu la fai arrabbiare, va a finire che ci rimettiamo entrambi, quindi conviene tacere, sorridere ed annuire a qualsiasi cosa questa pazza sclerotica dica o scriva, sono stato chiaro?"
A: "Pazza sclerotica?! Ma come ti permetti?!"
D: "Ops!"
H: "Complimenti Malfoy, tu si che sai come prendere gli autori..."
D: "Sta zitta Mezzosangue!"
A: "Mi sa che mi toccherà di nuovo farvi incontrare, dipende tutto da voi però se con i vestiti o senza, a voi la scelta..."
D: "Io preferirei non dover sposare per l'ennesima volta la Sangue Sporco, quindi direi che a me piacerebbe rimanere con i vestiti addosso, grazie".
H: "Non può minacciarci così, è ingiusto! Voglio un avvocato!"
D: "Vuoi un cosa?"
H: "Un avvocato, Malfoy, è una persona che tutela i tuoi diritti".
D: "Ah... non puoi semplicemente ammettere che preferiresti rimanere con i vestiti addosso e poi tacere?"
H: "No Malfoy! Non ci penso neanche a stare zitta! Io sono una delle più brillanti streghe mai esistite e..."
A: "E al vostro incontro, se ti lamenti ancora un po', sarai nuda".
H: "Cos'è? Una minaccia?"
A: "No, una semplice constatazione".
(Breve attimo di silenzio)
H: "Non è giusto!"
A: "Incredibile, sei davvero cocciuta! Comunque mi sa che tu indosserai poco o niente al vostro incontro, mentre il Serpeverde sarà vestito, se non mi fa arrabbiare nel frattempo, logicamente".
D: "Evviva, sono salvo!"
H: "Grr, che rabbia!"

Per questo motivo, molti Grifondoro, durante la giornata, la guardarono con sguardi truci, facendola sentire a disagio.
Gli unici che la trattarono come se niente fosse accaduto furono; Ron e Lavanda, che la ignorarono (come al solito) mentre si sbaciucchiavano; Harry e Ginny, persi nei loro seri discorsi su quanti figli volevano avere una volta sposati; Neville che leggeva un tomo di Erbologia e Luna, che sfogliava il Cavillo, la rivista gestita da suo padre.
In effetti Hermione si sentiva un po' sola, ignorata in quel modo da tutti i suoi amici, ma non l'avrebbe mai ammesso, orgogliosa fino al midollo com'era.
Mangiò, senza pensarci, ciò che aveva nel piatto e, alla fine del pranzo, si alzò e si diresse verso il suo dormitorio per prendere i libri che le sarebbero serviti quel pomeriggio.
Nel frattempo, il giovane Malfoy, stava guardando con occhi vacui la parete di fronte a sé.
Continuava a pensare allo strano sogno di quella notte, in cui prendeva un'eccellente di Trasfigurazioni, insomma un'avvenimento impossibile per uno come lui.
Il suo migliore amico, Blaise Zabini, gli stava parlando da più di 10 minuti di una festa che si sarebbe tenuta quella sera, nella sala comune dei Serpeverde, ma lui non era affatto interessato, era stanco di partecipare a certi avvenimenti che si ripetevano sempre uguali.
Per questo motivo, senza esitazioni...

Questa non è una fiaba (Dramione)Where stories live. Discover now