Lost chance

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ATTENZIONE! Questo capitolo è ambientato durante il quarto anno ed è un prequel della mia trilogia "Mai Scommettere col Nemico". Non è necessaria la lettura della altre storie della serie.

Buona lettura!








La sala comune Serpeverde era buia e fredda.

Tutta colpa di quello stupido camino che non faceva altro che spegnersi durante la notte, a meno che non ci fosse qualcuno che lo alimentasse costantemente.

Millicent Bulstrode fu la prima a svegliarsi, la vestaglia bianca lunga che le arrivava ai piedi, i capelli crespi e neri particolarmente spettinati, il corpo grassoccio che tremava per il freddo.
Prese dalla tasca la sua bacchetta e, con un semplice incantesimo si premurò di accendere il camino.

Per quel giorno avrebbe dovuto consegnare un importante relazione per la professoressa McGranitt, ma ancora non aveva preso in mano piuma e pergamena ed era ormai rassegnata a dover chiedere aiuto a qualcuno dei suoi compagni. Di solito tendeva a chiedere a Pansy Parkinson, che copiava a sua volta da Daphne Greengrass, entrambe sue compagne di stanza. Solo che, se con la prima era riuscita ad instaurare un rapporto di amicizia, con la seconda tendevano ad ignorarsi pacificamente.

La luce verdastra che penetrava dalle finestre della sala comune non le era mai sembrata così inquietante. Un movimento attirò la sua attenzione e fissò lo sguardo sul fondale del Lago Nero che si estendeva, in tutta la sua placida bellezza, fuori dai vetri delle bifore strombate.

Il cuore, che per lo spavento aveva cominciato a martellarle in petto, tornò ad un battito normale appena si rese conto che ad attirare la sua attenzione era stata una semplice ed inutile alga marrone che ondeggiava insieme a tante altre in quell'abisso verdastro.

Si sedette sulla poltrona più vicina al camino, quella che di solito occupava Malfoy, ma dato che il biondino, per il quale un'alta percentuale di Serpeverde aveva una cotta, stava ancora dormendo, poteva approfittarne.

Si adagiò tra i cuscini color verde scuro e aprì il volume di Trasfigurazione, che si era portata dietro per cercare di capire almeno a grandi linee l'argomento su cui avrebbe dovuto preparare ben due pergamene per quella pazza della McGranitt.

Nulla. Per quanto leggesse e si sforzasse di dare un senso compiuto alle numerose frasi che riempivano il capitolo su cui doveva fare la relazione, non riusciva proprio a capirlo.
Inoltre l'argomento era così noioso che finì con l'addormentarsi su quella comoda poltrona che sembrava essere impregnata dal profumo maschile e virile di Malfoy, o almeno così pensavano le sue molte ammiratrici.

Il secondo ad entrare nella sala comune fu Gregory Goyle che, sonnambulo, aveva l'abitudine di camminare lungo i sotterranei fino ad arrivare alle cucine, fare scorta di cibo e tornare nella sua camera per continuare a dormire.

L'andata e il ritorno di Goyle non disturbarono affatto Millicent che, profondamente addormentata, stava sognando di rubare i compiti alla Granger e di spacciarli come propri, prendendo così un Eccezionale di Trasfigurazioni.

Se Goyle fosse stato cosciente avrebbe potuto, passando accanto alla ragazza, notare come stesse sorridendo a trentadue denti.

Quando l'orologio sul camino segnò le sette in punto del mattino si sentirono varie voci nei dormitori, gente che urlava, altra che mugugnava frasi sconnesse.

I Serpeverde si stavano svegliando.

Il terzo ad entrare nella sala comune fu Kain Montague che, lanciata una veloce e disgustata occhiata a Millicent, passò oltre e si diresse con passo di marcia verso la Sala Grande, desideroso di una tazza di caffè nero e magari di una pozione che gli permettesse di cancellare l'immagine della ragazza che, sulla poltrona, dormiva con un filo di bava che le usciva dalla bocca.

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⏰ Last updated: May 26, 2020 ⏰

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Questa non è una fiaba (Dramione)Where stories live. Discover now