Capitolo 6

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-SHAWN!- -JOCELYN!-esclamiamo all'unisono per poi restare muti ad osservarci. Il suo sguardo brucia con un'intensità innata sulla mia pelle, quasi a volermi spogliare.
-Mendes!-lo richiama Cameron con tono accusatorio mentre mi circonda le spalle con un braccio. Quanto è geloso!
-Sì?-fa Shawn tranquillo. Cameron alza gli occhi al cielo e sbuffa.
-I soldi.-Jackson mi passa le banconote che io metto nello zaino.
-Perciò sei tu "la Regina"?-chiede il moro osservandomi da capo a piedi.
-Sì. Ti sorprende?-alzo un sopracciglio.
-Tutto merito della Maserati.-circonda la vita a una ragazza che lo bacia avidamente sulle labbra. Siamo in un luogo pubblico!
Sei gelosa?
Coscienza, guarda, mi mancavi come l'aria!
Lo so. Sono indispensabile! E ora rispondi alla domanda Jocelyn.
Non sono gelosa. E poi di chi dovrei esserlo? Di quello là?! Non farmi ridere!
-Io vado. Domani ho scuola.-avviso i miei amici.
-Ti accompagno!-dicono all'unisono Cameron, Gilinsky e Shawn.
-Jo, chi vuoi che ti accompagni?-chiede Cameron.
-Fa lo stesso.-dico.
-Allora ti accompagno io.-Shawn mi trascina verso la sua auto e parte a tutta velocità.
-Cameron e Jack ti ammazzeranno.-guardo fuori dal finestrino.
-Resisto a tutto.-sorride fiero mentre ricevo un messaggio.
Da Jack G.
Di a Mendes che si può considerare morto. Notte piccola.
-Leggi un po.-mostro L'SMS a Shawn mentre siamo fermi ad un semaforo.
-Piccola? Siete fidanzati?-parte stringendo con forza il volante.
-No e comunque non sono tenuta a darti spiegazioni.-dico acida.
-Se prova a sfiorarmi lo troverai all'ospedale il tuo Jack.-dice acido. Alzo gli occhi al cielo mentre sposto i miei capelli biondi su una spalla.
-Geloso Mendes?-azzardo per infastidirlo.
-Io? Di te? Ma non farmi ridere!-fa una risata falsissima.-E invece tu? Gelosa mentre baciavo la tipa?-
-Assolutamente no. Mi avete fatto venire il voltastomaco però nulla di più. Comunque, la prossima volta che ti limoni una ragazza fallo in bagno o nella tua camera da letto, Conquistatore dei miei stivali.-sorrido da stronza mentre parcheggia davanti a casa mia.
-Ammettilo che avresti voluto esserci tu al posto della ragazza. Tutte lo vogliono.-si inumidisce le labbra mentre mi guarda.
-Sei solo un porco.-esco dalla Ferrari e corro verso il mio appartamento.
Quanto lo odio! Odio quando si atteggia, odio quando sottolinea i difetti della gente, odio quando fa lo stronzo senza un valido motivo. Lo odio. Odio tutto di lui.
Metto i soldi guadagnati in una busta e li lascio sul tavolo. Voglio che mio padre li trovi non appena torna da lavoro, cioè tra un'ora circa. Certo, mi farà la predica ma me ne infischierò come al solito. I soldi ci servono ora più che mai perciò mio padre non mi impedirà di guadagnarli. Ok, chiamarlo guadagno forse è un tantino inappropriato, ma sono comunque soldi.
Indosso il mio pigiama e mi infilo nel letto, cadendo in un sonno privo di sogni.
Il mattino dopo...
-Jocelyn Faith Evans, cosa sono questi?!-mio padre irrompe nella mia stanza mentre mi sto legando i capelli in una coda alta.
-Soldi.-dico mentre continua a sventolarmi la busta di ieri sera davanti agli occhi.
-Da dove vengono?-
-Non importa. Ci servono perciò usali.-
-Hai corso?!-si avvicina a me.
-Faccio quello che mi pare e piace con la mia vita e ora prendi quei soldi e risolvi quello che hai da risolvere.-metto lo zaino in spalla.
-Jocelyn, vieni immediatamente qui!-urla.-Ti ho detto di non fare più quella vita e tu? Porti un malloppo senza dirmi come hai fatto!-
-Goditi quei stra maledetti soldi maledizione!-sbatto la porta di casa e corro verso la fermata del pullman. Odio parlare così a mio padre ma non ci posso far niente. È troppo orgoglioso e testardo per poter accertare l'aiuto di qualcuno, anche se questo qualcuno è sua figlia.
-Hey ragazzina, vuoi un passaggio?-un'auto nera si ferma davanti a me e il finestrino si abbassa, mostrando Shawn.
-Non vorrei disturbare.-dico più educatamente del solito.
-Dai, sali!-mi apre e io salgo sulla lussuosa auto.
-Grazie.-sussurro continuando a pensare a mio padre.
-Sei più taciturna del solito. Sicura di star bene?-si ferma ad un semaforo rosso e mi osserva sospetto.
-Sto bene.-guardo fuori dal finestrino evitando lo sguardo del ragazzo alla guida.
-Oggi Cameron non c'è.-il semaforo è diventato verde.
-Oh...-sussurro dispiaciuta. Avevo bisogno di lui, di una delle poche persone che mi capisce.-Perché?-chiedo subito dopo.
-Non me l'ha detto. È uscito dicendo "Ho una faccenda da risolvere. Torno questa sera".-
Perché penso già di sapere dov'è andato? Speriamo che non sia ciò che penso e nel caso non fosse così, speriamo che non si cacci nei casini.
-Ragazzina!-urla Shawn nel mio orecchio facendomi saltare per la paura.
-Ma sei scemo?!-sbotto.
-Ti ho chiamato sei volte ma tu non ti muovevi. Mica è colpa mia se sei sorda.-
-Stronzo.-bisbiglio.
-Farò finta di non aver sentito.-dice mentre scendo dalla macchina.
-Shawn!-una rossa salta tra le braccia del ragazzo che la prende al volo.-E tu chi saresti?-mi guarda con superiorità.
-Di certo non sono una barbie uscita male.-la guardo indifferente.-Grazie del passaggio Mendes.-sorrido al ragazzo.
-Di niente Jo.-ricambia il mio sorriso sotto lo sguardo furibondo della rossa.
-Comunque, barbie uscita male, la prossima volta vedi di mettere la stessa quantità di carta igienica nelle coppe del reggiseno.-tolgo un fazzoletto dal reggiseno della ragazza e lo passo a Shawn.-In caso finisci i fazzoletti per il naso.-e me ne vado mentre la rossa sta cercando di scavarsi la fossa.
Volevo fare questa cosa da anni! Mio dio, quanto godo! Peccato che Cam se la sia persa.
-Jocelyn!-mi chiama qualcuno.
-Dimmi Mendes.-entro nella classe di economia.
-Ho filmato tutto. Cameron deve vedere ciò che hai fatto.-si siede accanto a me e apre un quaderno.
-Mi dispiace aver rovinato il tuo momento romantico. Non era mia intenzione.-
-A me no. Vedere la rossa nera dalla rabbia è stato molto meglio.-dice mentre la prof entra in classe.

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Where stories live. Discover now