Capitolo 54

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Entro in bagno e mi infilo sotto la doccia, nel tentativo di schiarire le idee.
Non vorrei parlare di Justin, ma non riesco a sopportare la freddezza di Shawn. Fa troppo male sentirlo così lontano da me.
Poi se riesco a parlare di Justin, magari mi sentirò più libera e riuscirò a vivere.
Shawn è la luce in fondo al mio tunnel, lui è il solo a potermi salvare ma se non gli parlo non riuscirà mai ad aiutarmi.
Esco dalla doccia, mi vesto con una tuta e mi chiudo in camera mia.
Da Cam
Com'è andata con Shawn? Sei riuscita a parlargli?
A Cam
Non ce l'ho fatta. Lui è geloso e si sta allontanando da me, lentamente ma lo sta facendo. Domani dovrò raccontargli tutto, ma ho paura Cam.
Da Cam
Vengo da te e ne parliamo. Ok?
A Cam
Va bene.

Vado in cucina e prendo del gelato da poter mangiare con il mio migliore amico, accendo la TV e mi siedo sul divano aspettando che arrivi. Qualcuno bussa alla porta e io mi affretto ad aprire.
-Shawn è incazzato nero.-sospira Cameron.
-Gli parlerò domani, gliel'ho detto.-chiudo la porta.
-Ne dubita.-si siede sul divano e prende il gelato.-E come biasimarlo? Lui non ha idea di chi sia Justin e si fa un casino di film mentali.-
Prendo a mia volta del gelato e comincio a mangiarlo.
-Non ha senso. Shawn non ha ancora capito che lo amo?! Non se lo vuole sentir dire, ma io lo amo e ci sto male a vederlo così distante da me.-affogo i miei dispiaceri nel gelato al cioccolato.
-Domani dirai tutto?-
-È questa l'idea, ma non so come fare.-
-Sei sicura di volerlo fare?-
-Sì Cam. Io Shawn lo amo, mi voglio aprire a lui e devo cominciare proprio con Justin. Ho capito che l'unico a potermi salvare è Shawn.-
-Allora , se sei sicura, ti aiuto io.-mi sorride.-Ma prima finiamo questa delizia!-e si abbuffa di gelato, facendomi ridere a crepapelle.

[Il giorno dopo]
Sono le 9 di mattina, un'ora decente per mandare un messaggio.
A Shawn
Vieni a casa mia a mezzogiorno. Ho bisogno di parlarti e già che ci siamo pranziamo insieme.

Digito velocemente e invio. Metto il telefono sul divano, metto il grembiule e mi piazzo davanti ai fornelli per preparare un pranzo con i fiocchi.
-Abbiamo ospiti?-chiede mio padre.
-Sì e avrei un favore da chiederti papà.-
-Ti ascolto tesoro.-mi sorride.
-Ecco, ho invitato Shawn a pranzo perché poi vorrei parlargli e vorrei che fossimo soli.-
-È qualcosa di grave?! Lo devo conciare per le feste quel ragazzo?!-
-No papà! Voglio parlargli di Justin.-
-Sei pronta a farlo?-si calma.
-Sì papà, mi sento pronta. Voglio che Shawn sappia la verità in modo che spenga la sua infondata gelosia.-spiego.
-Va bene. Allora io andrò a mangiare una pizza con dei colleghi di lavoro, visto che l'avevano proposto.-
-Grazie mille papà.-lo abbraccio.
-Prego tesoro mio.-mi bacia i capelli e va in camera sua a cambiarsi per uscire.-Allora io vado. A più tardi Jocelyn.-
-A più tardi papà.-saluto prima che chiuda la porta.
[...]
-Fatto!-dico felice del risultato ottenuto. Ho preparato un semplice antipasto con pomodoro, basilico e formaggio e un altro con del salame tutto su delle bruschette fatte in casa. Poi ho preparato anche una teglia di lasagne e dei dolcetti alla crema.
Rimetto tutto in ordine e corro a prepararmi. Faccio una doccia veloce, mi vesto con un leggins e una canottiera colorata, indosso le Vans e mi trucco.
Vado di nuovo in cucina e apparecchio la tavola per due. Non appena finisco il campanello suona. Guardo l'orologio e vedo che sono le 12.
-Ciao. Entra.-sorrido al ragazzo che rimane freddo. Dovevo aspettarmelo.-Avevi altri programmi per caso?-chiedo facendolo accomodare.
-Sì, ma Dallas mi ha letteralmente obbligato a venire.-dice acido.
-Potevi fregartene di ciò che ti diceva e fare ciò che avevi in programma. Non sarebbe stata di certo la prima volta.-dico guardandolo costantemente negli occhi. Resta in silenzio, senza sapere cosa rispondere. Ho toccato il tasto giusto Shawn.-Accomodati a tavola Shawn.-sorrido e lui lo fa.-Non sapendo esattamente ciò che ti piace ho preparato degli antipasti, una teglia di lasagne e dei dolcetti alla crema.-
-Per fortuna hai azzeccato.-dice aiutandomi a portare i due piatti di antipasti sul tavolo. Lo ringrazio e ci sediamo a tavola.
-Di cosa volevi parlarmi?-chiede mangiando un'altra bruschetta.
-Volevo parlarti dopo aver pranzato.-
-Ma perché aspettare?-chiede sempre con quel tono leggermente acido.
-Perché non possiamo parlarne in cucina.-
-Ok.-sospira.
Dopo gli antipasti porto in tavola le lasagne e dopo ancora i dolci alla crema.
-Pranzo delizioso Jo.-dice Shawn aiutandomi a pulire.
-Sono felice che ti sia piaciuto.-sorrido.
-Cucini bene. Chi ti ha insegnato?-
-Mio padre e il ragazzo delle foto.-nell'immediato Shawn serra la mascella e stringe i pugni.
-Sempre lui.-brontola.
Dopo aver finito di sistemare lo invito nella mia stanza.
-Che cos'è successo alle foto?-chiede osservandole. Ieri io e Cameron le abbiamo messe in un certo ordine, quasi cronologico.
-Siediti.-indico il letto.-Voglio toglierti ogni dubbio su questo ragazzo delle foto, in modo da farti capire che la tua gelosia è infondata.-comincio.-Lui è il ragazzo più importante della mia vita e nessuno potrà mai prendere il suo posto nel mio cuore.-
-Allora non ha senso che io stia qui.-Shawn si alza e va verso la porta.
-Ok, forse non ho cominciato con la frase migliore ma stammi ad ascoltare fino alla fine!-lo prendo per un polso.-Ti prego Shu...-cerco i suoi occhi ormai neri per la rabbia.
-Va bene.-sospira passandosi una mano nel ciuffo castano.
-Lui c'è sempre stato per me, mi ha sempre protetta e voluta bene. Non potrò mai dimenticarlo e se lo facessi sarei una persona terrificante.-mi avvicino alla bacheca.-Il suo aspetto lo sai già: occhi azzurri, capelli castani, alto e sorrido brillante. Ma non conosci ancora il suo nome. Lui si chiama Justin ed è due anni più grande di me.-osservo Shawn che rimane totalmente impassibile.-Questa è una delle nostre fotografie più recenti.-la stacco dalla parete.-Risale a due anni fa ed eravamo a un concerto di Eminem a Toronto. Con noi c'erano anche i ragazzi, ma Jus ha voluto che fossimo solo noi due nella foto, quasi sapesse quello che sarebbe successo da lì a poco.-sorrido con amarezza e la passo a Shawn che la guarda attentamente.-Qui invece eravamo appena usciti da scuola, in un normale giorno d'autunno e lui aveva preso il primo e ultimo dieci di matematica della sua vita.-ricordo come stava sclerando per quel voto che non ha mai più rivisto poiché odiava la materia per il semplice fatto che il prof non lo trattasse troppo bene.-Qui invece eravamo a Rio de Janeiro, in Brasile con Cam, i Jacks e altri ragazzi a svaligiare una banca.-mostro la foto in cui ci sono io sulle spalle di Justin con dietro l'enorme statua brasiliana.
-A svaligiare una banca?!-quasi urla.
-Te l'ho detto che non sono una santa.-alzo le mani in segno di difesa.-Comunque non siamo qui per parlare di questo.-prendo un'altra fotografia.-Qui eravamo al mare. Qui a Parigi per una sfilata di Victoria Secret che volevo vedere. Qui a New York per incontrare il Boss e partecipare a una corsa. Qui eravamo a Los Angeles per la Grande Corsa.-mostro la foto in cui c'è Justin che mi abbraccia da dietro mentre resta appoggiato alla mia macchina.
-Vuoi mostrarmi ancora le foto di te e questo Justin mentre eravate così felici o posso andarmene?!-si alza piazzandosi davanti a me.
-Ok, hai ragione. Forse ho parlato troppo quando tu volevi un'unica informazione: chi è Justin.-i miei occhi si inumidiscono.
-Esatto. Hai intenzione di parlare o no?!-quasi mi urla in faccia.
-J..Justin...lui è...-la mia voce trema mentre le lacrime scivolano sulle guance.-Lui è mio fratello. Lui è Justin Evans, mio fratello maggiore.-dico scoppiando in un pianto disperato.

**************
Ciao a tutti!
Onestamente, chi di voi si sarebbe aspettato che Justin fosse il fratello maggiore di Jocelyn?
Spero che il capitolo vi piaccia. Baci💋

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora