Apro lentamente gli occhi e mi guardo intorno, il soffitto è nero, sembra quasi risucchiarmi.
Mi giro, so di essere in un letto, ma non è né il letto della compagna di stanza di Lyla ne quello della mia camera.
Mi giro su un fianco e capisco, guardando il comodino e le foto sopra esso, di essere nella stanza di Caleb, nel letto di Caleb... nel mio appartamento.
... e di Caleb.
Si... si anche suo.
Guardo i miei vestiti, sono ancora quelli di ieri sera con giubbotto e tutto, sto praticamente facendo la sauna.
Tolgo i primi strati dei vestiti, comprese le calze, e poggio i piedi nudi sul parquet caldo per via dei tubi di riscaldamento che passano sotto di esso.
Mi alzo e vado verso il soggiorno, la figura di un ragazzo girato di spalle dai capelli neri che armeggia con i fornelli con solo indosso un paio di boxer è davanti ai miei occhi.
Tossisco per far notare la mia presenza ma Caleb mi ignora del tutto.
Poi dalla porta di quella che doveva essere camera mia esce un ragazzo alto circa un metro e settanta con i capelli castani e un pigiama a quadri.
Il naso leggermente aquilino e degli occhiali tondi che mi ricordano molto Harry Potter.
<<ciao>>
Saluta lui per niente sorpreso di vedere una ragazza qui.
Faccio un cenno con la testa e vedo Caleb lanciargli un occhiata e poi puntare gli occhi su di me, ma appena i nostri sguardi si incrociano lui distoglie il suo.
<<vai già via? È presto, di solito le altre vanno via più->><<sta zitto Jordan>>
Lo interrompe bruscamente Caleb.
Mi viene una fitta allo stomaco, so benissimo di non aver ancora dimenticato del tutto Caleb, ma di certo non provo per lui quello che provavo prima.
<<si, scusa>>
Si scusa il ragazzo.
Mi fa un po' tenerezza.
Si chiama pena, ti fa un po' pena non tenerezza.
Anche questo è vero, insomma so per esperienza quanto Caleb possa essere freddo e scomodo come persona.
<<lei è Jennifer, la ragazza che era qui prima di te...>>
Continua.<<ah... la famosa Jennifer! Si, ho sentit->>
<<cosa non hai afferrato della frase stai zitto"?>> sospira spegnendo il fuoco e mettendo in un piatto tre pancake.
<<...prenderà il tuo posto>>
Dice tutto d'un fiato.<<in che senso?>>
Caleb, con tutta tranquillità, versa dello sciroppo sui pancake e ci mette un piccolo pezzetto di burro.
<<nel senso che devi fare le valige e andartene... Jeremy al terzo piano non ha un coinquilino, starai lí>><<Caleb, non c'è problema, davvero, troverò un altro posto dove dormire>>
Decido di intervenire, ma lui mi guarda male e si avvicina a me lasciando il piatto sul bancone della cucina.
<<e dove? Su una panchina, di nuovo? O magari questa volta andrai direttamente su un prato, o appollaita su un ramo di un albero o forae sul marciapiede davanyi allo Starbucks del campus? >>
Sì è avvicinato talmente tanto che ogni mio minimo sforzo di controbattere sarebbe inutile, mi mette troppa soggezione.
<<tu resti qui e lui va da Jeremy, fine della discussione>>
C'è come una gara di sguardi in questo momento, si,quelle gare in cui per vincere non devi distogliere lo sguardo... e non sono mai stata brava in questi giochi.
<<perché non può andare lei da Jeremy?>>
Chiede Jordan, io distolgo lo sguardo consapevole di aver perso, ma lui non si dà per vinto, continua a fissarmi e stringe i pugni.
<<ho detto: fine della discussione, hai tre ore per prendere le tue cose e trasferiti al terzo piano>>
Poi prende il piatto e va nella sua stanza sbattendo la porta.
Mestruato.
Concordo.
Io e Jordan ci scambiamo degli sguardi, io dispiaciuto e lui preoccupati.
<<certo che tu lo fai andare davvero fuori di testa...>>
Detto questo se ne va anche lui nella sua... o mia... non lo so... stanza.
Resto qualche secondo in soggiorno senza pensare a niente in particolare, poi decidi di seguire il ragazzo della mia età.
<<aspetta, ti do una mano a mettere via le cose>>

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Quel coinquilino snervante 2 - You were on my to do list
Storie d'amoreDAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di ass...