cap.16 - Harry

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La partita sarebbe iniziata alle dieci e mezza. Questo significava che, alzandomi alle otto, avrei avuto due ore per prepararmi.
La tensione però mi fece alzare alle sei, il che non è utile quando devi essere abbastanza riposato per volare almeno una buona ora e mezza. Sperai di incontrare Percy in riva al lago, ma sapevo che era stanco. La sera prima era stato sveglio fino alle due per finire una partita a scacchi contro Jason. Lo so che il quoziente intellettivo di Percy lascia desiderare, infatti Annabeth lo aiutava. O meglio gli sussurrava nell'orecchio le mosse da fare mentre lui sgranocchiava biscotti. La partita non si era conclusa ma Jason era in netto svantaggio.

L'aria era limpida e i primi raggi di sole illuminavano i fili d'erba sulla riva del lago. Un venticello fresco mi spazzolava i capelli. Ottime condizioni per una partita di Quidditch. Serpeverde contro Grifondoro.
-Li stracceremo- dissi a me stesso, ma non ne ero così convinto.
C'era anche tutta quella roba sugli Stoll da coprire in caso di emergenza che Hermione aveva creato e accuratamente messo in testa a me e Ron.
Cominciai a lanciare sassi sull'acqua fino a quando non sentii le voci andare verso gli spalti.
Non toccai cibo, e probabilmente fu la cosa migliore, perché avrei vomitato tutto in un botto. In un grosso <<bum!>>. La squadra era già al completo agli spogliatoi, in attesa di discorsi di incoraggiamento.
-Ci siamo impegnati nell'allenamento. Vinceremo. Ce la possiamo fare.- ripetevo ai componenti della squadra, soprattutto a Ron.
La voce di Zacharias Smith invase i timpani con la sua voce altezzosa e fiera:
-E ora la squadra di Grifondoro, capitanata da Harry Potter! Robins, Todd, Weasley, Weasley e i maghi americani, i gemelli Stoll, che a quanto pare riescono a fare qualche tiro decente con quella mazza.-
Connor Stoll sembrava non riuscire a decidere se lanciare direttamente la mazza sulla zucca vuota di Smith o aspettare che i Bolidi venissero liberati per poi indirizzarne uno verso il cronista.
Ci alzammo in volo sulle scope mentre Smith presentava la squadra di Serpeverde. Goyle era il capitano. Un duro colpo per Malfoy e sorrisi al pensiero della faccia di quella serpe che frignava.
Malfoy non aveva comunque rinunciato al posto nella squadra e spronava i suoi compagni a suon di "Razza di idoti! Potter sembra intelligente se paragonato a voi!" dal suo compito di semplice Cercatore.
Poi il suono di un fischietto. La pluffa in aria. Cacciatori in avanti. Partita cominciata.
Mi dissi subito di trovare il Boccino d'oro e mettere fine alla partita, senza disastri. Prima però volevo vedere come se la cavava la mia squadra e, se possibile, arrivare un po' in vantaggio rispetto a Serpeverde.
Sorvolai il campo attento a ogni minimo particolare.
Gli Stoll se la cavavano egregiamente e stavano mandando al tappeto mezza squadra avversaria ancor prima che quelli potessero capire dov'era la pluffa.
Ginny, William e Demelza si passavano la palla da un lato all'altro del campo. E poi goal da parte di Demelza.
-Dieci a zero per Grifondoro- esclamò Smith al microfono.
Ron parava benissimo e sembrava molto rilassato. Aveva un sorriso genuino stampato in faccia e sembrava sicuro e deciso.
Notai tra gli spalti Percy che faceva il tifo sventolando una bandierina rosso-oro in faccia a Leo. C'erano anche gli altri che esultavano e, in qualche modo, mi rincuorò il fatto che fossero lì.
Sorrisi come un idiota e per poco non mi feci colpire da un bolide sferrato da Goyle. -Attento, Harry!- esclamò Ginny passandomi accanto con la Pluffa.
I suoi morbidi capelli rossi fluttuavano nel vento come serpenti.
Tirò la Pluffa e segnò. Eravamo sessanta a trenta.
Un luccichio dorato brillò circa otto metri sopra gli anelli di Serpeverde e mi lanciai all'inseguimento.Tempo quaranta secondi e Malfoy mi fu alle calcagna.
-Fuggi, Potter?- disse il biondo sferzando l'aria con la scopa.
All'improvviso mi apparve un flash del Club dei Duellanti al mio secondo anno. Sorrisi scaltro al pensiero:- Ti piacerebbe.-
Il boccino volo più in alto, verso le nuvole bianche del mattino, e lo seguii. Tesi la mano per prenderlo quando due esseri neri che sembravano fatti di fumo si pararono davanti a noi, quasi disarcionando Malfoy.
-Ehila!- disse una creatura formando una testa con la nube.
-Ciao!- salutò l'altra creatura agitando una mano fatta di fumo -Ora noi vi distruggeremo-
Il primo spirito fece un gesto scattoso con il polso e mi ritrovai con le gambe sospese nel vuoto a quaranta metri da terra aggrappato alla scopa in punta di dita.
A Malfoy andò peggio: il secondo spirito gli lanciò un fulmine che gli attraversò tutto il corpo, drizzandogli i capelli in modo buffo. Gli spiriti risero. Almeno avevano il senso dell'umorismo.
Il biondo precipitò. Una parte di me sperava con tutto il cuore che si spiaccicasse a terra. Mi vergongo molto di quella parte di me che reprime rancore in modo dismisurato.
Con l'altra parte ancora cosciente afferrai la bacchetta, pensai "Arresto Momentum" e Malfoy non si spiaccicò. La parte cattiva di me guaì delusa come un cane bastonato.
Il problema era che, afferrando la bacchetta, ero rimasto aggrappato alla scopa con una mano sola e cominciai a scivolare verso il basso grazie alla magnificenza della forza di gravità. Misi via la bacchetta, feci un bel respiro, presi una spinta e, voilà, ero sopra la mia Firebolt. Acciuffai il boccino e cominciai a scendere verso il basso.
-Non penserai di andartene facilmente, mago!- esclamò uno degli spiriti -Il nostro sovrano ha grandi progetti su di te! Gli servi come ponte per arrivare oltre! Non puoi fuggire!-
Una folata di vento gelido mi fece rabbrividire, ma continuai imperterrito a scendere verso il campo. I due spiriti mi seguirono sotto forma di ombra. Il suolo era la mia unica opzione. Chiusi gli occhi e strinsi forte il manico della scopa. Poi l'impatto col terreno mi fece sprofondare nel buio.

-Ti prego, Harry, svegliati!-
Una voce familiare mi chiamava. Ginny. Aprii gli occhi. Inizialmente vidi tutto sfocato ma misi a fuoco. Sopra di me c'erano talmente tante facce che per riconoscerne alcune ci misi abbastanza tempo.
-Harry!- esclamò Ginny, e mi abbracciò -Sei sveglio!-
-Piano! Così mi stritoli!- protestai debolmente. Poi aggiunsi:- Dove sono gli spiriti? Hanno fatto danni? Abbiamo vinto?-
-Calmati, amico- rispose Percy -Non appena ti sei schiantato gli spiriti sono come svaniti. Anche se Leo crede ancora di esser stato lui a metterli in fuga...-
-Ma è la verità! Nessuno resiste alla potenza di Leo Strafigo Valdez- protestò Leo sorridendo.
-Non hanno fatto danni. E sì, abbiamo vinto la partita, poiché hai preso il boccino. Fantastico, no?- continuò Percy.
-Quei cosi cos'erano?- chiese Hermione da dietro Ginny.
-Spiriti della tempesta. Noi li chiamiamo anemoi thuellai.- rispose prontamente Leo.
-Hanno detto qualcosa sul loro sovrano...- dissi -Che mi volevano per "passare oltre"...-
-Non ne ho idea- disse Percy pensoso.
-Fine delle visite!- tuonò la voce di madama Chips -Via! Sciò!-
Chiusi di nuovo gli occhi e mi addormentai con la strana sensazione che non avrei dormito serenamente per molto tempo. E stranamente ne ero convinto.

Forse Tutto Finirà {SOSPESA} [Percy Jackson & Harry Potter]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora