Capitolo 31

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-Ehi Mark!- urla un ragazzo dai capelli marroni avvicinandosi a noi.

-Paolo!- esclama lui battendogli poi il cinque.

-Quanto mi era mancata la mia Italia!- esclamo alzando gli occhi al cielo.

-Finalmente siete arrivati! Pensavo avessi cambiato idea!- esclama il ragazzo sorridendo, eh si, è proprio quel Paolo.

-Io mantengo sempre le promesse!- risponde Mark. -Ti presento Manuela Rossi e sua madre Mia Lampino (A: non ridete, è un 'cognome' inventato sul momento xD).- continua lui.

-Piacere.- dice sorridendomi per poi porgere la mano ad entrambe.

-Piacere mio. Paolo, giusto?- chiede mia madre leggermente fredda, cosa prevedibile.

-Si, esatto...- dice. 

-Bene, che ne dite se ci dirigiamo all'Hotel visto che ho una fame esagerata?- chiede Mark, come al solito tra l'altro.

-Non è una novità.- dico io ironicamente.

-All'Hotel? Non se ne parla nemmeno! Ho una casa bella grande con due stanze per gli ospiti, verrete lì!- esclama Paolo.

-Neanche per sogno! Non vogliamo recare disturbo a te ed alla tua famiglia.- dico io.

-Esatto, non preoccuparti Paolo, in hotel staremo più che bene.- continua Mark.

-Non recate alcun disturbo e poi mio padre è fuori per lavoro e tornerà domani sera.- dice lui.

-Meglio di no... E poi c'è tua madre, non voglio che si senta "invasa" in casa sua.- dico io. Il padre di Paolo potrebbe essere anche il mio, e mia madre rivivrebbe quei momenti di quando quell'uomo l'ha lasciata, ed io non voglio! Poi c'è anche sua madre...

-Mia madre non c'è, quindi vi ripeto che non date alcun disturbo, e poi gli Hotel in questo periodo sono molto affollati, è una perdita di tempo andarci.- continua l'italiano.
Sua madre...

-Comunque credo non si...- cerco di dire, ma continua al mio posto mia madre.

-Va bene, ma ce ne andremo il prima possibile.- dice mia madre seria.

-Cosa?- le chiedo guardandola. Sembra determinata, in effetti in questo modo sarà più facile capire se Paolo e suo padre sono le persone che stiamo cercando: domani sera sapremo la verità.

-Per me non ci sono problemi, possiamo andare anche sotto un ponte, l'importante è andare a pranzare.- dice Mark.

-A volte sei peggio di Jack.- dico io divertita.

-È colpa del mio stomaco!- esclama.

-Venite, così finalmente Jack numero due mangerà.- dice Paolo ridendo sotto i baffi che non ha.

Lo seguiamo e arriviamo a casa sua. È una villetta, ne troppo grande ne troppo piccola, con quattro stanze: una è di Paolo, una di suo padre, e le altre due sono per gli ospiti. È moderna e molto accogliente.

Come previsto andiamo a pranzare, e a cucinare è mia madre.

-Buon appetito!- esclama Mark con gli occhi che brillano, per poi iniziare a mangiare tutto nel suo modo """ bello""".

-Buon appetito eh...- dico io osservandolo: è così buffo quando mangia, ma anche così carino! Vorrei ritornare ai vecchi tempi, entrambi felici...

-Perché mi guardi?- chiede con la bocca piena.

-Ehm... Ecco... Perché, perché... Perché sei buffo!- dico imbarazzata...
Paolo si avvicina all'improvviso all'orecchio di Mark e gli sussurra qualcosa: è diventato rosso, perché?

Insieme Nonostante Tutto - Mark Evans IEDonde viven las historias. Descúbrelo ahora