28. Una famiglia fantastica

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La cena proseguì senza ulteriori stranezze e l'atmosfera era allegra e spensierata.

Dafne era al centro dell'attenzione e tutti si complimentavano con lei per essere stata coraggiosa, quando era stata rapita dalla ninfa innamorata di Podalirio.

Avevano ormai finito tutti di mangiare, quando una densa nebbia apparve all'improvviso in giardino e, da essa, uscirono le tre Parche.

Cupido, quando riconobbe le sue amiche, trotterellò accanto ad esse e fece loro un sorriso tutto fossette.

" Ciao signorine Pirche!" cinguettò felice.

Le tre dee accarezzarono a turno le sue ali e poi, parlando insieme, dissero:

" Abbiamo deciso di aiutare la piccola Dafne. Noi non possiamo darle la voce perché il fato vuole che sia muta, ma noi possiamo darle la capacità di farsi capire in un altro modo.
D'ora in avanti, ogni volta in cui la piccola vorrà parlare, nell'aria si scriveranno le parole da lei pronunciate, cosicché tutti la possano capire.
Così abbiamo deciso!"

Dopo aver proclamato ciò, le tre dee sparirono in una nuvola di fumo.

Dafne osservò con occhi spalancati il punto in cui erano sparite le Parche e si guardò intorno perplessa.

" Prova a dire qualcosa, amore " disse Macaone.

La bambina annuì, formulò nella mente un pensiero e subito dalla sua bocca uscì una nebbiolina colorata che si dispose nell'aria formando la frase:

" Vi voglio bene "

Tutti si commossero di fronte a ciò che era successo e si abbracciarono con gioia perché, finalmente, avrebbero potuto capire ciò che Dafne sentiva nell'animo.

Quando ormai il cielo era buio e le stelle brillavano nel cielo, gli invitati se ne andarono e nel giardino rimasero solo Harry, Louis e i loro figli.

Mentre i più piccoli giocavano a rincorrersi, Fobos si accomodò accanto al dio della guerra e Deimos accanto al riccio.

" Allora, dove siete spariti prima?" chiese Fobos.

" Prima di rispondere, papà " aggiunse Deimos rivolto a Harry " ti avviso che hai due succhiotti sul collo che prima non avevi "

Louis sospirò pesantemente e disse:

" Sapete che, per essere due maschi, siete pettegoli come due cornacchie?"

Fobos e Deimos cominciarono a brontolare, finché Harry non sollevò una mano e non li trasformò proprio negli uccelli neri che aveva nominato il marito.

" Domani, li ritrasformerò in ragazzi...forse " sogghignò prima di alzarsi e di rientrare in casa, seguito dal compagno.

Saturno si avvicinò, prese gli uccelli, se li mise sotto le braccia e si avviò verso la propria stanza per dormire.

Cupido ed Iris, invece, trotterellarono vicino all'albero di mele e dissero in coro:

" Me io e giocattoli di me io salutare voi, signorine e signorini che avere leggiuto questa istoria.
Aspettare voi in prossima ivventura di nostra famiglia e nostre manine e anche mano di scrittrice salutare voi e ringraziare per iffetto e simpatia dimostrati.
Qui sotto esserci fitigrafie di noi....sperare che piacere!
Baci piccicati a tutti!"

Ecco i componenti della famiglia più strampalata dell'Olimpo:

Harry e Louis

Dafne ( Saga di Cupido libro 11)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora