Prologo

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«E se ci organizzazioni per un pigiama party?» aggrottai la fronte, un po' sorpresa della proposta di Silvia «Non eri tu che volevi andare per forza all'LUV?» a me piaceva andare a ballare e non capivo perché avesse cambiato idea.
Mi sistemai meglio sulla sedia, poi osservai l'espressioni dei miei amici. Eravamo più di una settimana discutendo su cosa fare per la serata dì Halloween, ma nessuno aveva idee entusiasmanti, l'unica certezza che avevamo era quella di voler festeggiare tutti insieme. «A me piacerebbe molto, chi è che offre la propria casa in tributo?» chiese Ivan, ci fermammo tutti a pensarci «La mia casa è troppo piccola» «E la mia è troppo affollata, mia sorellina da una festa» «I miei non farebbero mai dormire dei maschi che non sono di famiglia in casa mia» gli occhi di tutti si puntarono su di me, ovviamente: la mia era una casa singola, avevo spazio ed era a portata di tutti. Feci spallucce, sospirando «E va bene, chiederò» tutti sorrisero, già convinti che mia madre fosse così disponibile da accoglierli tutti.

La campanella suonò, così infilai frettolosamente tutta la mia roba nella borsa, con mia sorpresa mi accorsi che mi aveva aspettato solo Michele. Lo guardai interrogativa, mentre mi buttavo alle spalle la borsa, più pesante del solito. «C'è qualcosa che non va?» gli chiesi quando mi si affiancò, io e lui non parlavamo praticamente mai, la maggior parte del tempo stava per i fatti suoi e al gruppo si era unito da poco, l'unica cosa che faceva era infastidirmi come fanno i bambini «Mi devi aiutare con una cosa» rimasi in silenzio, aspettando che continuasse. Uscimmo dall'aula e ci ritrovammo bloccati tra una marea di studenti tutti accalcati tra loro, peggio di un'ingorgo di macchine «Devo organizzare uno scherzo per Jacopo e visto che siamo a casa tua ho bisogno del tuo aiuto» «No, non se ne parla, lo so che creeresti un casino assurdo» spalancò la bocca scocciato.
Non volevo essere una rombi palle, ma già sapevo che avrebbe fatto uno dei suoi scherzi –quelli in grande– e sarebbe toccato ritirare e pulire tutto a me, per non parlare dell'eventualità che rompesse qualcosa. Mia madre non solo mi avrebbe ucciso, ma non mi avrebbe più fatto invitare nessuno.
«Mari, ti prego! Ho un'idea grandiosa, giuro che ritirerò tutto io dopo» scossi la testa, guardandolo dritto negli occhi, sembrava davvero infastidito dalla cosa.
«Hey Maria!» mi salutò Stefania di 3G, probabilmente stava uscendo anche lei all'una e mezza, quel giorno «Hey» la salutai con un cenno della testa, quando mi rigirai verso dove un secondo prima c'era Michele, mi accorsi della sua assenza. Scossi la testa, forse me ne pentirò.

Una volta a casa, dopo pranzo, passai tutta la sera a studiare e verso le otto cenai con la mia famiglia.
Alzai lo sguardo verso mia madre intenda a tagliare il suo pezzo di carne «Mamma?» «Mh?» la mia gamba continuava ad agitarsi sotto al tavolo, mi sarebbe dispiaciuto molto se avesse detto di no, sarebbe stato bello –per una volta– se fossi stata io ad organizzare tutto «Potrei organizzate un pigiama party con i miei amici per il 31? Non faremo casino, ci metteremo in soggiorno e non faremo chiasso fino a tardi» dissi tutto velocemente e con tranquillità «Intendi sabato?» annuì «In effetti io e tuo padre dobbiamo andare a dormire da tua nonna, in teoria dovevi venire anche tu» la guardai con gli occhi da cucciolo «D'accordo. Però più tardi mi dovrai dire bene chi ci sarà e mi dovrai portare anche un bel voto alla verifica d'inglese» mi uscì un enorme sorriso «Si sì va bene, grazie mamma» dissi alzandomi per abbracciarla. Un po' mi dispiaceva non andare da mia nonna, ci andavo sempre e le facevo sempre compagnia, a casa sua c'era pure una stanza per i miei e per me. Da quando era morto il nonno non era più la stessa e aveva bisogno dell'affetto dei suoi nipoti.

Dopo cena andai in camera e scrissi nel nostro gruppo:

A Family.
21:47

Raga, casa mia è disponibile!

Ivan: Grande Mari!

Silvi: Sei la migliore, sarà una serata pazzesca! :) :) <3

Giada: Preparatevi perché porterò la birra e giocheremo ad obbligo o verità dopo

Va bene basta che
non sporchiamo il tappeto.
Adoro quel gioco! :D

Jacopo Pani: mi devi ricordare dove sta casa tua XD

Michele Benedetti: ^_^

Speravo solamente che non si arrabbiasse con me perché non gli avevo permesso di fare lo scherzo, già io e lui non ci parlavamo, ci mancava soltanto che iniziassimo a litigare seriamente.

Come noi nessuno mai Where stories live. Discover now