6. Cinema

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La settimana successiva ritornò tutto normale. Mi ero illusa che potesse essere nata un'amicizia tra me e Michele... Ma mi sbagliavo.
Era tornato nel suo mondo e sembrava che la notte di halloween avessi parlato con un'altra persona. Quel ragazzo aveva seri problemi di socializzazione. Il giorno successivo alla festa avevo anche provato ad "attaccare bottone", ma lui mi aveva liquidato velocemente. Non ritentati.
Cercai di non pensarci più di tanto, in fondo lui era così: per i fatti suoi, il copro qui e la mente altrove. Non era senza personalità o senza sentimenti, semplicemente sembrava star bene anche per i fatti suoi e nonostante avesse noi come gruppo di amici, parlava praticamene solo con Jacopo e gli altri ragazzi.
Domenica uscì con Giada, andammo a farci un giro è inevitabilmente incontrammo altre "amicizie" di questa. Era la mia migliore amica, ma tolleravo poco la sua ampia socializzazione con individui come quelli, dei ragazzi viscidi che ridevano e la guardavano come se davanti a loro ci fosse un bel giocattolo nuovo, lo vedevo nei loro occhi quanto poco gli importasse di lei. Finì per farli aggregare a noi, non li sopportavo, ma non volevo lasciare la mia amica da solo con... quelli.
Camminavamo nel largo marciapiede, circondate da questi suoi amici: quattro ragazzi tozzi, vestiti di superbia, strati e strati di superbia, con i risvoltini e il cinturino Gucci.
Uno di questi distolse lo sguardo da Giada, scrutando me, mi venne il ribrezzo quando con due passi si mise vicino a me. Provò a dire qualcosa ma non gli diedi il tempo di parlare «Giada andiamo al cinema?» le chiesi, un posto dove non si poteva parlare era perfetto.
«Lore andiamo anche noi?» chiese il ragazzo di fianco a me, era scontato venissero anche questi idioti.
Giada mi fece l'occhiolino e con una voce strana, assolutamente innaturale rispose «Certamente, ma solo se offrite voi ragazzi» le afferrai il braccio e mi avvicinai al suo orecchio «Non mi piacciono questi tipi, li consoci bene?» Fece gli occhi al cielo «Sono tranquilli, sono amici di amici, non ti preoccupare e divertiti un po'» quando faceva così non sembrava più la stessa.

Arrivati al cinema, i ragazzi scelsero il film e pagarono il biglietto, anche se io feci di tutto per impedirglielo. Giusto prima di entrare in sala incrociammo Jacopo, Ivan e Michele con tre ragazzine, sicuramente di seconda.
«Ma tu sei sempre in giro?» disse Ivan rivolto a Giada, non capì il suo tono, era seccato o cosa? «Anche voi?» rispose Giada. Michele mi guardò, teneva le mani in tasca quasi superiore a tutto quanto, Jacopo guardò la ragazza al suo fianco, poi me «Non mi sembri la tipa» capii cosa intendeva «Non lo sono» dissi digrignando i denti per la figura che stavo facendo, il ragazzo che mi si era affiancato nel marciapiede alzo l'angolo della bocca, e non potei proprio immaginare cosa pensò. Michele mi voltò le spalle ed entrò nella nostra stessa sala «Anche voi a vedere IT? » chiesi, annuì e senza aggiungere altro entrammo tutti nella sala, io e Giada accompagnate dalle risatine idiote di quei ragazzi, che si erano tenuti fuori dalla conversazione con i nostri amici.
Il film non faceva assolutamente paura, io restai tranquilla nonostante avessi due idioti affianco, Giada invece era tutta presa dal farsi "proteggere" da quel Lorenzo.
Verso il finale del film sentì improvvisamente una mano sul ginocchio, un colpo nel petto con il cuore che andava a mille, questo tocco sali su per la coscia. Con tutta la forza del mondo mi precipitati fuori dalla sala.
Che schifo, viscidi fino al midollo. Non potevo non tremare per l'accaduto, se mi fossi fatta prendere dal panico chissà cosa sarebbe successo. Senti toccarmi il fianco e urlai con forza, la sua mano mi copri immediatamente la bocca e vidi quegli occhi davanti ai miei «Ma sei completante fuori?» mi sgridò Michele, con gli occhi sbarrati, piano tolse la mano dalle mie labbra. Iniziai a lacrimare «Non è colpa mia se ho appena rischiato di essere molestata» «Cosa!?» chiese sconvolto.
Scossi la testa «Okay non proprio, però quel viscido mi stava toccando la coscia».  Cercai di calmarmi, forse avevo preso la cosa troppo male. «Guarda che è molestia anche questa»  guardai in basso, aveva ragione, non volevo essere presa per eccessiva ma così facendo avevo avuto l'effetto contrario. «Ringrazia che sono totalmente contro la violenza, sennò una gomitata sul naso non gliela toglieva nessuno» istantaneamente passò tutto il ribrezzo per ciò che era successo in sala, adesso sentivo solo la miriade di farfalle nel mio stomaco. «Dovresti dirgli qualcosa, tipo di non permettersi mai più» alzai la testa di scatto per la sua affermazione, non sapevo cosa dirgli, non avevo le palle di dire una singola parola a quel demente. «Se non lo fai tu, lo farò io» aggiunse, mi stava leggendo nella mente per caso? «No! Cosa?» risposi subito «Sicuramente io sarò più convincente» stranamente non aveva un tono ironico come al solito, anzi, era spaventosamente serio. «Questa cosa riguarda me, perché mi hai seguito qua? Non ti dovrebbe proprio interessare» i suoi occhi si socchiusero leggermente, non aveva una risposta pronta, sembrava quasi essersi reso conto lui stesso che effettivamente non doveva interessargli. «Mi fanno schifo i ragazzi così. Sono uscito dalla sala perché avendoti vista scappare così mi sono immaginato fosse successo qualcosa» lo guardi dritto negli occhi «Quei tipi sono con voi per un unico, ovvio, scopo»  ci fù qualche secondo di silenzio, mi morsi il labbro «Lo stesso scopo che avete voi con quelle regazze, d'altronde» Michele rimase visibilmente infastidito, che ipocrita, non era diverso dagli amici di Giada. Ricominciai a sentirmi nauseata. «Guarda che io non vorrei nemmeno essere qui, non provare a paragonarmi a quei tipi con voi. Sto solo aspettando che la serata finisca, saranno Jacopo e Ivan a riaccompagnare quelle ragazze, non sarò di certo io» lo osservai un po' confusa, me lo immaginavo il tipo che coglie l'occasione di una preda facile. «Anch'io voglio andarmene, ma non posso lasciare sicuramente Giada sola con quei viscidi» Michele sorrise «Sono sicuro che Ivan riporterà Giada con piacere» aggrotai la fronte «E la ragazzina con cui è?» «Penso che preferisca togliere Giada dalle grinfie di quel coglione» usò uno sguardo abbastanza eloquente, Ivan non sarà mica interessato a Giada?
«Manda un messaggio a Giada, io lo invio a Ivan. Andiamocene da qui».
Recuperai il mio telefono dalla tasca, fin troppo in fretta...

Anni fà lasciai questo capitolo a metà. Non so perché ora sono qui a finirlo... Vediamo che succederà.

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⏰ Last updated: Sep 18, 2020 ⏰

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