Vacanze

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Cap.20


Era la sera di Natale e Stiles stava controllando il suo telefonino nervosamente. Avevano finito di cenare da qualche minuto e come sempresi era buttato sul divano nel salotto insieme a Scott, mentre i lorogenitori chiacchieravano in cucina, per loro era come trascorre lefeste in famiglia, avevano preso quella che da un'abitudine per non farsentire i bambini tristi, in un'amorevole tradizione.

Dopo aver guardato il display nero per la milionesima volta, decise di rassegnarsi e di posarlo sul tavolino di fronte. Era chiaro che non avrebbe ricevuto messaggi quella sera, Jackson glielo aveva detto quel pomeriggio, la sua cena di natale sarebbe stata con i colleghi del padre e molto probabilmente non avrebbe nemmeno avuto il tempo di respirare.

Mentre ripensava alla chiacchierata al telefono, un improvviso movimento di Scott lo distrasse, era scattato in avanti e poi si era girato per guardare lui.

- Perché mi fissi in quel modo? – Aveva una strana luce negli occhi.

- Raccontami tutto! –

- Cosa ti devo raccontare? Stai bene? – Non capiva davvero cosa volesse il suo migliore amico.

- Tu e Jackson lo avete fatto? –

- Tu sei pazzo! Perché dovrei farlo con lui? Da dove diamine spunta questa domanda e parla piano, per l'amor del cielo! – Il moro scoppiò a ridere, Stiles aveva creato una nuova tonalità del rosso e aveva praticamente urlando bisbigliando.

- Non state insieme? Dalla sera della partita siete inseparabili e poi mi ha raccontato come lui ti ha aiutato a "calmarti" –

- Imita il gesto delle virgolette e ti rompo le dite. Non stiamo insieme, non siamo inseparabili e non abbiamo mai veramente parlato di quello che dovrebbe esserci fra noi e prima che tu me lo chieda, non ci siamo baciati una seconda volta, né una terza o una quarta, niente da quella sera. –

- Cosa? – Non si accorse di aver urlato e di aver attirato l'attenzione degli adulti. – Stiles ha già fatto tutti i compiti per le vacanze. – Si giustificò. Si mise comodo sul divano e guardò negli occhi il ragazzo seduto al suo fianco. – Non vi capisco, vi sentite regolarmente al telefono, giusto? – Stiles fece segno di sì con la testa. – Durante le vacanze non vi siete mai visti? – Ricevette un no con un movimento di testa. – E' la prima volta che passate tanto tempo senza vedervi? – Un secondo no con la testa. – Puoi parlare! –

- Che vuoi che ti dica? Ci stiamo andando piano? Non so se fidarmi completamente di uno che fino a qualche mese fa mi odiava e mi prendeva in giro? Precisiamo che era un odio reciproco. Potrei essere una scommessa alla "Kiss me", se permetti non voglio essere preso in giro. –

- Cos'è Kiss me? – Chiese confuso Scott.

- E' un film e ti consiglio di guardarlo, magari una di queste sere con Allison. –

Finirono di chiacchierare quando i loro genitori si avvicinarono, era arrivato il grande momento: lo scambio di regali e gli auguri. Era uno di quei pochi eventi che sentiva ancora la mancanza della madre, aveva davvero pochi ricordi di lei durante il Natale, anche se il padre e la signora McCall avevano fatto di tutto per non far sentire la mancanza di sua madre a lui e quella del padre a Scott, entrambi ci pensavano in quelle occasioni in cui ci si riuniva con la famiglia per festeggiare qualche evento importante.

Come sempre, si prendeva qualche secondo per fotografare una foto mentale di quel momento: tutti i presenti scartavano il proprio regalo e ridevano felici. Nell'aria c'era un profumo dolce, il padre si stava avvicinando con le tazze di zabaione, ricetta segreta della nonna Stilinski, prima o poi gliel'avrebbe svelata!

Melodia di un pianoWhere stories live. Discover now