Capitolo Diciotto

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Ben
Stavamo correndo come due fulmini verso la centrale di polizia passando in mezzo alla gente che ci guardava stranita.Avevo una strana eccitazione addosso.Forse lo avevano trovato o forse avevano una buona traccia.Arrivammo e subito il poliziotto rosso cldell'altra volta ci venne incontro con un sorriso nervoso e tirato e disse "Signori abbiamo una buona pista e sappiamo anche il nome dell' uomo che l'ha rapito" Viola mi strinse di più la mano e io la guardai e chiesi "Come si chiama questo bastardo?" il rosso disse "Paul,Paul Santoro".Sentii Viola stringere a morsa la mia mano e sentii il suo respiro fermarsi così le rivolsi uno sguardo e la vidi bianca come se avesse appena visto un fantasma e con gli occhi sgranati ed a bocca semi aperta.Le chiesi " Amore ma chi è?" perche effettivamente non quel nome non mi diceva proprio niente lei disse in un sussurro appena udibile "B-Ben Paul Santoro è...l-lui è...m-mio padre" .Rimasi li impalato con gli occhi sgranati sconvolto quanto lei.Suo padre la guardai e le dissi "Ma Viola tu fai di cognome Johnson non Santoro" lei mi guardo e disse "In realtà io ho origini italiane e in realtà io mi chiamo Viola Santoro,ma ho cambiato il mio cognome quando mio padre mi ha...beh quandoi ha ripudiato dopo che ha scoperto che ero incinta" a quella frase sentii una fitta al cuore,una fitta di senso di colpa.La sua vita ed i suoi rapporti con o genitori erano stati rovinati per colpa mia.Le lacrime mi inondarono gli occhi (accidenti quanto piango ultimamente) ed iniziarono a scendere sul mio volto.Viola mi guardo con tristezza ed io l'abbraccia dicendogli "È tutta colpa mia,potrai mai perdonarmi?" lei mi abbracciò e mi disse "Ma Ben io ti ho già perdonato" e mi strinse forte a se io mi feci cullare e le chiesi "Viola sai forse dove potrebbe essere?" lei mi guardo e si strinse nelle spalle poi il rosso che era stato lì tutto il tempo in silenzio disse "Non si preoccupi signorina,lo troveremo presto" lei annui e poi c'è ne andammo.Quando arrivammo alla creepyhouse lei salì in camera scura in volto senza dire niente e io mi sedetti sul divano e la pena e la colpa di ciò che avevo fatto mi presero il cuore e me lo strinsero in una morsa dolorosa.Dovevo sfogare tutto questo dolore ma non con le lacrime.Nossignore accidenti sono un killer,così ripresi la mia forma normale con occhi neri e orecchie a punta e saltai nella tv per André a mietere qualche vittima.

Autrice
Lo so non è uno dei miei migliori capitoli:( Comunque siamo quasi alla fine della storia,spero che il capitolo vi piaccia fatemi sapere per ora vi mando un grande bacio tempestoso:*

Sembra strano ma ti amo //Ben Drowned//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora